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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0567
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s. Marta al Vaticano 541
Sull’altar maggiore si vide ne’tempi passati il bel-
lissimo quadro di Raffaello, rappresentante s. Luca in
atto di dipingere Maria vergine; ora però quel capo-la-
voro viene custodito entro le sale dell’Accademia, ed
in luogo di esso si osserva una eccellente copia ese-
guita da Antiveduto Gramatica , pittore di molto me-
rito , ed ottimo in copiare specialmente le teste. La
statua giacente della santa titolare fu scolpita in mar-
mo da Niccola Menghino. L’altare da man destra sa-
cro a s. Lazzaro monaco e pittore , fu eretto a spese
e con disegno di Lazzaro Baldi, che ne dipinse il qua-
dro , rappresentandovi il santo a cui vengon bruciate
le mani d’ ordine di Teofìlo imperatore, per aver di-
pinto delle immagine di Maria e del Salvatore. Nell’al-
tare incontro vedesi il quadro coll’Assunta , opera fra
le più stimate di Sebastiano Conca napolitano, che fé-
cene dono alla chiesa.
Entrando in essa, dalla parte sinistra presso il pi-
lo dell’acqua benedetta, si vede la memoria sepolcra-
le, eretta nel 1670 all* eccellente miniatrice Giovanna
Garzoni da Ascoli, col ritratto di lei ed una iscrizione:
il monumento fu posto dall’accademia di s. Luca, a cui
la Garzoni lasciò, morendo, tutti i suoi beni. Dirimpetto
osservasi il deposito di Antonio Balestra veronese , il
quale instituì del pari l’Accademia per sua erede uni-
versale , e fu inoltre institutore di quel concorso di
giovani studenti in belle arti, detto concorso Balestra,
dal nome del fondatore.
Discendendo nella chiesa sotterranea a volta pia-
na di mirabile struttura, ornata di buoni stucchi, s’in-
contra il monumento sepolcrale composto di marmi fi-
ni, eretto dall’Accademia al ricordato Pietro da Corto-
na, e vi si vede il suo ritratto in un busto di marmo
bianco, con una lunga iscrizione che ricorda le molte
 
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