Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0735
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
s. Sebastiano fuori ie mura 705
l'antico cimiterio di Calisto, detto propriamente le ca-
tacomba le più famose e rinomate, giacché si pretende
vi fossero sepolti oltre 74 mila martiri della fede. Anche ì
corpi de’ss. Pietro e Paolo vi rimasero lungamente nasco-
sti. Non si sa precisamente da chi, e quando la chiesa
fosse edificata, quantunque sia opinione di molti scritto-
ri, che s. Silvestro I. la facesse erigere e la consacrasse
di sua mano. Altri pretendono che s. Damaso papa la
rifabbricasse nel 367, e che poscia la ristorasse Adria-
no I. nel secolo Vili. Il Severano però dice , che gli
scrittori in questo fatto equivocarono, giacché i detti
pontefici ornarono e ristaurarono non la chiesa ma le
catacombe. Vedi Severano memor. delle sette chiese,
pag. 445. Per altro, da una pietra esistente in essa chie-
sa, portante questa iscrizione : Temporibus Innocentiì
Episcopi. Proclinus et Ursus praesbyt. Titilli Bizantis,
s. martiri Sebastiano ex voto fecerunt, alcuni han
congetturato che Innocenzo I. , inalzasse il tempio o
nel suo pontificato fosse eretto a causa d* un voto. Il
Severano però arreca molti dubbi intorno a questa opi-
nione; talché malamente si potrebbe difinir con cer-
tezza chi ne fosse il primo fondatore. L’ autore stesso
soggiunge dipoi, esser vero che s. Leone I., il quale
fu nel 440, edificò una chiesa a s. Cornelio papa e mar-
tire presso il cimiterio di Calisto , e che sì crede sia
quella di cui trattiamo, forse ampliata e dedicata a s. Cor-
nelio, come per lo avanti lo era a s. Sebastiano Vedi
Severano oper. cit. pag. 445.
Lasciando però da parte questa disputa diremo, che
la Basilica di s. Sebastiano rimase in pessimo stato fino
a che il card· Scipione Borghese, che l’ebbe in commen-
da, non la riedificò quasi per intero con architetture di
Flaminio Ponzio , aggiungendovi il portico, la facciata
ed il soffitto co’disegni di Giovanni Vasanzio fiammin-
 
Annotationen