75S Palazzi e Gallerie
zione i signori Principe e Principessa. E qui non è fuor
di luogo accennare che in una di esse stanze è stato po-
sto, non ha gran tempo , il sublime ritratto del famoso
Andrea Doria: quest’opera fu eseguita da frate Sebastia-
no del Piombo con quel suo stile michelangelesco, e rie-
sce stupenda per 1’ aria della testa piena di vita , pel
colorito robusto e per un insieme d’un effetto sorpren-
dente.
PALAZZO FALCONIERI. Questo palazzo rimane
lungo la via Giulia ed è situato accanto alla chiesa di
j. Maria dell'orazione alla Morie. Esso fu rimoder-
nato con architettura di Francesco Borromini, e però vi
si veggono le stranezze d’ornati proprie di quell’artista,
che di nuovo vi fece la facciata. L’interno è bene scom-
partito, comode sono le scale, vago il cortile, e di ame-
na vista, gli appartamenti signorilmente abbelliti. In que-
sto palazzo altre volte si trovava un’accolta di quadri an-
tichi, tra quali eranvene molti assai buoni tanto de’Ga-
racci, quanto di Guercino, dell’Albano e di altri riputati
maestri : sì fatta raccolta però è andata dispersa , come
pure ha cessato di esistere l’altra che vi aveva formato
con forte dispendio e somma diligenza 1’ Eminentissimo
Cardinal Fesch, che abitò il palazzo fino che visse.
PALAZZO FARNESE. Paolo III., pontefice della
illustre famiglia de’Farnesi, fin da quando era cardina-
le incominciò a far edificare questo palazzo per sè e per
quelli di sua casa; il quale a tutto buon diritto si vuol
riporre nel novero de’ più belli e magnifici di Roma ,
tanto per l’ampiezza quanto per l’eccellenza dell’architet •
tura, e nella fabbrica furono adoperati i travertini caduti
dal Colosseo. Egli si servì nell’opera del famoso architetto
Antonio Picconi, detto da s. Gallo (Milizia, vita de'più ce-
lebri architetti}, che lo tirò su fino al cornicione, essendo-
ché questo vi fu posto con disegno di Michelangelo Buo-
zione i signori Principe e Principessa. E qui non è fuor
di luogo accennare che in una di esse stanze è stato po-
sto, non ha gran tempo , il sublime ritratto del famoso
Andrea Doria: quest’opera fu eseguita da frate Sebastia-
no del Piombo con quel suo stile michelangelesco, e rie-
sce stupenda per 1’ aria della testa piena di vita , pel
colorito robusto e per un insieme d’un effetto sorpren-
dente.
PALAZZO FALCONIERI. Questo palazzo rimane
lungo la via Giulia ed è situato accanto alla chiesa di
j. Maria dell'orazione alla Morie. Esso fu rimoder-
nato con architettura di Francesco Borromini, e però vi
si veggono le stranezze d’ornati proprie di quell’artista,
che di nuovo vi fece la facciata. L’interno è bene scom-
partito, comode sono le scale, vago il cortile, e di ame-
na vista, gli appartamenti signorilmente abbelliti. In que-
sto palazzo altre volte si trovava un’accolta di quadri an-
tichi, tra quali eranvene molti assai buoni tanto de’Ga-
racci, quanto di Guercino, dell’Albano e di altri riputati
maestri : sì fatta raccolta però è andata dispersa , come
pure ha cessato di esistere l’altra che vi aveva formato
con forte dispendio e somma diligenza 1’ Eminentissimo
Cardinal Fesch, che abitò il palazzo fino che visse.
PALAZZO FARNESE. Paolo III., pontefice della
illustre famiglia de’Farnesi, fin da quando era cardina-
le incominciò a far edificare questo palazzo per sè e per
quelli di sua casa; il quale a tutto buon diritto si vuol
riporre nel novero de’ più belli e magnifici di Roma ,
tanto per l’ampiezza quanto per l’eccellenza dell’architet •
tura, e nella fabbrica furono adoperati i travertini caduti
dal Colosseo. Egli si servì nell’opera del famoso architetto
Antonio Picconi, detto da s. Gallo (Milizia, vita de'più ce-
lebri architetti}, che lo tirò su fino al cornicione, essendo-
ché questo vi fu posto con disegno di Michelangelo Buo-