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Niccolini, Antonio
Quadro in Musaico scoperto in Pompei a di 24 Ottobre 1831 — Prato: Giachetti, 1832

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https://doi.org/10.11588/diglit.73758#0075
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(69)
É noto ancora che i Romani ed i Greci sole-
vano generalmente orlare di porpora i manti e le
toghe, e le vesti delle donne. Dalle quali cose si
rileva che la porpora cessò di essere privilegio dei
re in Persia , come a Roma, e che il suo colore es-
ser doveva vivacissimo per figurare benanche nei
soli orli: e dobbiamo in fatti credere che aver do-
vesse una singolare lucentezza, se si considera che
gli scrittori, i quali tanto esaltarono il suo splen-
dore, avevano pur sotto gli occhi altri colori, dei
quali dopo diciotto secoli veggiamo tuttavia la me-
ravigliosa vivacità, e non ne fecero di questi nes-
suno degli elogi, che alla porpora marina profuse-
romanzi su di ciò Vitruvio (i) chiaramente si espri-
me dicendo. La porpora ha più di tutti gli altri
colori un apparenza eccellente e graziosa,
Le due mostre di colore, che qui in ultimo si
vedono, sono perfettamente simili, la chiara alla
tinta locale della parte sinistra, la oscura alla tinta
locale della parte destra della tunica in quistio.
ne (2). Intendo per tinta locale quella parte di un
oggetto chiaroscurato, la quale non lia chiari, nè
scuri, nè mezze tinte: or queste mostre di colore
(1) Lib. VII. Cap. XIII.
(2) Son di avviso che la differenza di tono di questi due colori dipenda
dall" essere stati adoprati due artefici diversi in fare le due parti della Tunica,
poiché si riscontra maggior finitezza in una che nell' altra , specialmente nella
precisione de' contesti delle pietre.
 
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