CAPITOLO III
PIAZZALE, PORTICO E VANI CON CORRIDOIO SULLA CHINA
MERIDIONALE, A SUD DEL VANO XLVI - INTONACHI DIPINTI
A. - Un poco a sud-est del vano XLVI, quasi ai piedi della
china meridionale, tornò in luce fin dal 1906 — e si potè studiare in
dettaglio nel 1907 — un complesso di costruzioni (XLVII), le quali
presentano la stessa orientazione di quel vano e del pari sono adattate
sulla roccia. ^
Se il vano XLVI facesse parte con tali costruzioni di un unico
edificio, disposto a terrazze sul naturale pendio, non si può dire
perchè gì'infrapposti grandi muri del secondo palazzo e di un tempio
ellenico impediscono di accertarne la connessione. Ma non solo
i comuni caratteri struttivi inducono a ritenere coeve la casa XLVI
e le costruzioni suddette, chè anzi da una parte possiamo attri-
buire la prima ad epoca medio-minoica II, in base al materiale
trovatovi dentro, dall'altra le costruzioni in parola appariscono
medio-minoiche per peculiarità architettoniche che si riscontrano
nel primo palazzo.
L'angolo sud-ovest della china meridionale, nel quale esse sono
comprese, è limitato a nord e ad est dai muraglioni che, su quei
lati, formavano le facciate del secondo palazzo ; e, quando questo
era in uso, l'area libera in quell'angolo sembra che fosse adattata a
piazzale lastricato. Un avanzo di pavimento, a lastre poligonali di
calcare, trovasi infatti alla base del muraglione orientale, a m. 2,87
circa al disopra della roccia, spianata per ricavarne il pavimento
delle costruzioni suddette, i cui ruderi rimasero sepolti sotto quel
lastricato tardo-minoico.
' 169 '
22
PIAZZALE, PORTICO E VANI CON CORRIDOIO SULLA CHINA
MERIDIONALE, A SUD DEL VANO XLVI - INTONACHI DIPINTI
A. - Un poco a sud-est del vano XLVI, quasi ai piedi della
china meridionale, tornò in luce fin dal 1906 — e si potè studiare in
dettaglio nel 1907 — un complesso di costruzioni (XLVII), le quali
presentano la stessa orientazione di quel vano e del pari sono adattate
sulla roccia. ^
Se il vano XLVI facesse parte con tali costruzioni di un unico
edificio, disposto a terrazze sul naturale pendio, non si può dire
perchè gì'infrapposti grandi muri del secondo palazzo e di un tempio
ellenico impediscono di accertarne la connessione. Ma non solo
i comuni caratteri struttivi inducono a ritenere coeve la casa XLVI
e le costruzioni suddette, chè anzi da una parte possiamo attri-
buire la prima ad epoca medio-minoica II, in base al materiale
trovatovi dentro, dall'altra le costruzioni in parola appariscono
medio-minoiche per peculiarità architettoniche che si riscontrano
nel primo palazzo.
L'angolo sud-ovest della china meridionale, nel quale esse sono
comprese, è limitato a nord e ad est dai muraglioni che, su quei
lati, formavano le facciate del secondo palazzo ; e, quando questo
era in uso, l'area libera in quell'angolo sembra che fosse adattata a
piazzale lastricato. Un avanzo di pavimento, a lastre poligonali di
calcare, trovasi infatti alla base del muraglione orientale, a m. 2,87
circa al disopra della roccia, spianata per ricavarne il pavimento
delle costruzioni suddette, i cui ruderi rimasero sepolti sotto quel
lastricato tardo-minoico.
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