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Pistolesi, Erasmo; Guerra, Camillo [Ill.]
Il Vaticano (Band 5) — Rom, 1829

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https://doi.org/10.11588/diglit.8396#0058
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DBSCRITTO ED ILLUSTRATO 29

Cesare eh'avea presso a se pochi soldati. Quantunque assedialo nel suo palazzo (l),
il dittatore seppe difendersi e mantenersi, sino a tanto che avendo ricevuto soc-
corsi dalla Siria, in un combattimento sconfisse gli Egiziani, ed il giovine Tolo-
meo compreso da vergogna s' annegò nel Nilo. Cesare potendo allora senza osta-
colo incoronare Cleopatra la collocò sul trono facendole sposare il giovine suo fra-
tello (2), e partì in seguito, benché di mal animo, per terminare di sottomettere
i resti della pompejana fazione. Cleopatra partorì poco tempo dopo un figlio cui
nominò Cesarione. Ritornato a Roma, Cesare l'accolse insieme al giovine suo sposo
nel proprio palazzo (3) : fe' annoverare i suoi ospiti fra gli amici del popolo roma-
no, e collocò la statua d'oro di Cleopatra presso a quelle di Venere nel tempio,
che eresse a quella Dea (4). Allorché per la morte di Cesare divampò una nuova
guerra civile nell' impero, venne accusata Cleopatra, che mandato avesse soccorsi
a Bruto ed a Cassio. Marcantonio partendo per la guerra de' Parti, le ordinò di
condursi in Cilicia per ispiegare la sua condotta. Sembra che intraprendendo tal
viaggio mirasse piuttosto ai mezzi di piacere che di giustificarsi. Salì sopra una nave
di cui la poppa era dorata, e le vele erano di porpora. Cleopatra magnificamente
vestita era assisa sul cassero: alcuni fanciulli a'suoi piedi rappresentavano gli amo-
ri : le sue donne , tutte d' una rara bellezza, vestite da Nereidi, stavano le une
presso il timone , le altre presso i remiganti : parecchi flauti e varie lire facevano
rimbombare l'aria di melodiosi concenti, l'incenso ardeva dai bracieri. In tal guisa
Cleopatra risaliva il Cindo, qual vemere emergente dalle onde, andando a visitare
il conquistatore dell'Asia. Un popolo immenso cuopriva le due rive del fiume , e
s'innebriava di musica, di profumi ed ammirazione per tanta beltà ; in mezzo a
tale entusiasmo Cleopatra approdò a Terso. Antonio clic in allora amministrava la
giustizia restò solo co' suoi littori sul suo tribunale. Fece invitare Cleopatra a re-
carsi presso di lui ; ma la regina scusandosi per le fatiche del viaggio, mandò a
pregarlo volesse accettare un banchetto sulla sua nave. La regina d'Egitto lo trattò
con magnificenza, e , quando egli volle alla sua volta riceverla , fece vari sforzi
per sorpassarla in sontuosità (5). Non andò guari, che sedotto da tante attrattive,

(i) Duranti; tale assedio i soldati Romani avendo ap-
piccato fuoco ad un quartiere della città l'incendio si co-
municò al Bruchione , dov'era la superba biblioteca fon-
data da Tolomeo Filadelfo ; quarantamila volumi rima-
sero preda delle fiamme.

(?.) Egli era nell'età di anni undici.

(3) Accadde l'anno ^6 innanzi Cristo.

(4) Siffatti onori spiacquero ai Romani : la regina
à'Egitto tornò in breve ne' suoi stati, e Tolomeo essendo
giunto all'età di anni quattordici, fu fatto da essa avvele-
nare per restare padrona assoluta del regno.

(5) Plinio uarra che in uno di tali banchetti , cui

Cleopatra dava ad Antonio volle provare al suo amante
ch'ella lo superava in magnificenza, e che poteva spendere
fino dieci milioni di Sesstersi in un solo convito. Anto-
nio tenne la cosa per impossibile, e nè la disfidò. Cleo-
patra allora si staccò dalle orecchie due perle d'una enor-
me grossezza , si fece portare una coppa d' aceto , vi di-
sciolse una di tali perle, e la inghiottì. Disponevasi a fare
lo stesso dell'altra, quando Plauco giudice della scommessa
se ne impadroni , e dichiarò Antonio vinto. Tale seconda
perla fu conservata diligentemente, e portata a Roma dopo
la morte di Cleopatra , essa fu in seguito partita in due
e posta alle orecchie della statua di Ventre nel Panteon.
 
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