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eroi, le quali traevansi dalle istorie de' tempi andati ; onde Ausonio disse :
Clio gesta cariens transactis tempora reddit.
Di un tal costume ce ne fa fede Omero, ove scrive che Achille per sollievo del-
l' animo cantava le lodi degli eroi sulla cetra, che si era presa per se dalle spo-
glie nemiche, allorché distrusse la città di Eeziene. Timonaco nelle Cipriache presso
Ateneo racconta, che Stesandro Samio in Delfo cantava sulla cetra i carmi d'O-
mero ; e di Pittagora attesta Porfirio , eh' egli soleva cantare a suon di cetra quei
versi di Omero , ne' quali si parlava di Euforho. Quintiliano avverte , essere stata
questa una costumanza comune in tutti i conviti de' principi : Inter regalia convi-
via laudes Heroum ad citharam canebantur. Secondo lo Schott anche nel marmo
dell'Apoteosi d' Omero, Clio è rappresentata da quella Musa che nella sinistra mano
tiene la cetra, c nella destra un volume, che indica la storia, a cui presiede; ed
in fatti la Cassiana è seduta, coronata di lauro, e col precitato volume. La qual
cosa manca al sarcofago Capitolino, ed ivi la sola cetra è il suo speciale distintivo,
e con la sola cetra effigiata ancora si vede nella terza medaglia di Pomponio Musa
presso il Begero. Anche la corona d'alloro di sopra detta, con la quale ha or-
nata la fronte, e eh' era propria de' cantori, simboleggia il suo uffizio di cantare
le gesta gloriose degli eroi, come farò avvertito il lettore parlando di Tersicore a
cui apparteneva la celebrazione degli eroi, con questa differenza, ch'essa poetica-
mente con gl'inni li celebrava ancor vivi, mentre Clio rammentava solamente can-
tando ciò, che di essi ne riferisce l'istoria.
Siegue alla Clio la Musa Tersicore 1119. Essa è anche detta Terpsicore, fi-
gliuola di Giove e di Mnemosine , e presiedeva alle danze ; il suo nome significa
quello che diverte, da Ts^a xops;^ coro, danza, perchè divertiva colla sua danza le
Muse sue sorelle. D'ordinario rappresentasi coronata d'alloro, ed avente in mano
un flauto ed una cetra, oppure un doppio flauto. Siccome la danza evidentemente
contribuisce alla sanità , ed è un segno di tripudio , cosi gli antichi i quali santi-
ficavano tutto ciò che poteva esser utile, nelle religiose ceremonie compresero an-
che la danza , e siccome è dessa un' arte, stabilirono una Musa per presiedervi.
Alcuni mitologi, come Tzetzes ed Eustazio fanno Tersicore madre delle Sirene,
ma questa tradizione non è adottata ; altri dicono che ebb' essa Reso dal fiume
Strimone , e Bistone da Marte. Tersicore vien talvolta dipinta come una vispa ed
allegra donzella, coronata di ghirlande, e portante un' arpa al cui suono diri-
geva i suoi passi in cadenza. Invece di un' arpa , la vediamo alcune volte tenere
un tamburello; le piume che sul capo di lei agita il vento, il suo piede sostenuto
per aria dalla leggerezza, la gioja che brilla negli occhi suoi, caratterizzano le danze
eroi, le quali traevansi dalle istorie de' tempi andati ; onde Ausonio disse :
Clio gesta cariens transactis tempora reddit.
Di un tal costume ce ne fa fede Omero, ove scrive che Achille per sollievo del-
l' animo cantava le lodi degli eroi sulla cetra, che si era presa per se dalle spo-
glie nemiche, allorché distrusse la città di Eeziene. Timonaco nelle Cipriache presso
Ateneo racconta, che Stesandro Samio in Delfo cantava sulla cetra i carmi d'O-
mero ; e di Pittagora attesta Porfirio , eh' egli soleva cantare a suon di cetra quei
versi di Omero , ne' quali si parlava di Euforho. Quintiliano avverte , essere stata
questa una costumanza comune in tutti i conviti de' principi : Inter regalia convi-
via laudes Heroum ad citharam canebantur. Secondo lo Schott anche nel marmo
dell'Apoteosi d' Omero, Clio è rappresentata da quella Musa che nella sinistra mano
tiene la cetra, c nella destra un volume, che indica la storia, a cui presiede; ed
in fatti la Cassiana è seduta, coronata di lauro, e col precitato volume. La qual
cosa manca al sarcofago Capitolino, ed ivi la sola cetra è il suo speciale distintivo,
e con la sola cetra effigiata ancora si vede nella terza medaglia di Pomponio Musa
presso il Begero. Anche la corona d'alloro di sopra detta, con la quale ha or-
nata la fronte, e eh' era propria de' cantori, simboleggia il suo uffizio di cantare
le gesta gloriose degli eroi, come farò avvertito il lettore parlando di Tersicore a
cui apparteneva la celebrazione degli eroi, con questa differenza, ch'essa poetica-
mente con gl'inni li celebrava ancor vivi, mentre Clio rammentava solamente can-
tando ciò, che di essi ne riferisce l'istoria.
Siegue alla Clio la Musa Tersicore 1119. Essa è anche detta Terpsicore, fi-
gliuola di Giove e di Mnemosine , e presiedeva alle danze ; il suo nome significa
quello che diverte, da Ts^a xops;^ coro, danza, perchè divertiva colla sua danza le
Muse sue sorelle. D'ordinario rappresentasi coronata d'alloro, ed avente in mano
un flauto ed una cetra, oppure un doppio flauto. Siccome la danza evidentemente
contribuisce alla sanità , ed è un segno di tripudio , cosi gli antichi i quali santi-
ficavano tutto ciò che poteva esser utile, nelle religiose ceremonie compresero an-
che la danza , e siccome è dessa un' arte, stabilirono una Musa per presiedervi.
Alcuni mitologi, come Tzetzes ed Eustazio fanno Tersicore madre delle Sirene,
ma questa tradizione non è adottata ; altri dicono che ebb' essa Reso dal fiume
Strimone , e Bistone da Marte. Tersicore vien talvolta dipinta come una vispa ed
allegra donzella, coronata di ghirlande, e portante un' arpa al cui suono diri-
geva i suoi passi in cadenza. Invece di un' arpa , la vediamo alcune volte tenere
un tamburello; le piume che sul capo di lei agita il vento, il suo piede sostenuto
per aria dalla leggerezza, la gioja che brilla negli occhi suoi, caratterizzano le danze