Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
13

L’ordine cronologico cui siamo costretti di sottometter le opere di
Raffaello non potrebbe essere nè seguito nè inteso in questa specie d’istoria,
con quella precisione che in altri generi determina la successione regolare

Raffaello compagno di
Pinturicchio nelle pit-
ture di Siena.

qui, e come tale lo hanno notato tutti gli
itinerarj. Tale ‘quadro poco dopo la metà
del secolo passato venne trasportato in Spo-
leto per un Breve apostolico concesso alla
. suddetta famiglia, e da qifesta collocato nella
sua cappella gentilizia, dopo d’averne fatto
eseguire una stupenda copia dal cav. Seba-
stiano Coneo per l’abbazia stessg, dove tut-
tora esiste. Rappresenta esso l’adorazione
dei Magi, ed è dipinto a guazzo sopra tela.
Un intendentissimo di belle Arti, fresco an-
cora d’ averlo veduto , • così mi scrivea di
Roma intorno ad esso : « È con sì dolce e
nativa maniera dipinto, che li grandi intel-
. ligenti, che lo hanno ammirato , non sa-
priano dargli per autore che Raffaello nel
fare della sua primissima maniera : tanto vi
è impressa l’innocenza e il.candore di quel-
l’anima sua limpidissima = Posse loqui ere-
das , et simt sua scusa, iabellae. *» = Il
valent. sig. Quatremere medesimo, di nobi-
lissimo animo fornito, e mosso dal più caldo
desìo di glorificare il divin Raffaello, nello
indicarmi alcune ommissioni da lui com-
messe nella‘stampa del suo libro , mi sug-
geriva di prendere cognizione di questo
quadro , intornp al quale un suo amico , e
particolarmente il sig. Jay lo avea assicurato
essere pittura del giovane Raffaello, appog-
giando la sua asserzione a dei documenti
preziosi, che questi diceva d’avere ottenuto
dal cav. P. Fontana, segretario generale del
dipartimento del Trasimeno, al tempo del
cessato Governo italiano. Mediante la cor-
tesia non mai abbastanza lodata del già no-
minato bibliotecario di Perugia ho potuto
avere in questi ultimi giorni due lettere dallo
stesso cav. Fontana di Spoleto, una in data
dei i4 aprile, l’altra dei 9 giugno 1827 ,
nelle quali mi fa conoscere, come, essendo
caduto in qualche dubbio sulla originalità di
esso quadro, intraprendesse molte ricerche,
ma queste a nullo buon fine il condussero.
« Esaminai attentamente, così egli scrive,
tutti i registri dell’ abbazia , esistenti negli
archivi della famiglia Ancajani, scorsi mi-

nutamente tutti i libri de’ conti, ed altre
memorie degli anni in cui visse Raffaello ,
e nulla vi trovai; quantunque in essi vi fos-
sero portate le spese tutte, fatte per la
chiesa , per suppellettili della medesima ecc.
Con eguale accuratezza esaminai ancora i
registri e memorie della famiglia Ancajani,
ma nè tampoco in questi mi fu dato acqui-
stare alcun lume. » Passa quindi a far cre-
dere falsa la suindicata popolare tradizione,
giacche non esiste memoria che Raffaello sia
stato in Spoleto, ed abbia lavorato per com-
missione di questi, e* con delle savie con-
getture viene a conchiudere , che possa es-
sere dessa opera di Giovanni Spagna, con-
discepolo egli pure di Raffaello nella scuola
di Pietro , e T opere del quale prendeansi
per quelle del maestro. « Credo molto ve-
risimile questa opiniqne, seguita egli, per-
chè avendo fatto accurate indagini su questo
quadro e comparatolo colle opere di Spa-
gna qui esistenti, ho trovato in esso l’iden-
tica sua maniera di lavorare sia "pel colorito,
sia pel disegno , sia pel modo di formar le
pieghe, sia pel gettare e disporre i colori,
sia per la disposizione delle figure ecc. Che
anzi, avendo potuto avere altro quadro a
tempra, come questo, dello stesso Spagna,
in cui egualmente sono partiti i colori, ho
potuto osservare i segni dell’amatila, ed ah-
che da ciò ho potuto conoscere che la stessa
mano li ha tratti. » E così incalzando sem-
pre più il suo argomento con buonissime
osservazioni , senza essere pittore, guidato
solo dall’amor suo naturale per le Arti belle,
dalla ragione , dall’ inclinazione sua , onde
fu sempre condotto a meditare sulle opere
degli artisti, ne conchiude coLpersuadere.
In quanto a ciò che potè aver detto al sig.
Jay, allorché il conobbe in Spoleto, con-
fessa egli stesso d’esservi stato indotto dalla
tradizione popolare, cui s’attenne dapprima
inesattamente, senza aver tentato di fare
neppure una di quelle ricerche, le quali di-
poi il convinsero diversamente.
Aggiungasi a lutto questo, che lo Spagna
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen