£" CANZONE DIDASCALICA
V.
Chi la Favola à studiata
Egiziana, o greca actica,
Che significhi ci dica
Questa d' uomini nidata.
VI.
Se i fanciulli avesser Y ali,
Lo direi nido di amori,
Che produconsi ne cori
Di noi miseri mortali.
VII.
Nel siio core Anacreonte
Ne vedea dal guscio uscire
Cento e cento, e insolentire
Quai zanzare, e mosche impronte.
Vili.
Di volar quale à desìo
Di ferir qual' è contento.
Tutti chiedono alimento
Con perpetuo pigolìo.
IX.
Ma di femmine nei petti
Nascon r uova a mille a mille,
E cred' io di Clori, e Fille
Infiniti gli amoretti.
X.
Benché l'uno l'altro atterra,
E distruggonsi trà loro :
Chi à color di argento e d'oro
Più resiste nella guerra,
Onde
V.
Chi la Favola à studiata
Egiziana, o greca actica,
Che significhi ci dica
Questa d' uomini nidata.
VI.
Se i fanciulli avesser Y ali,
Lo direi nido di amori,
Che produconsi ne cori
Di noi miseri mortali.
VII.
Nel siio core Anacreonte
Ne vedea dal guscio uscire
Cento e cento, e insolentire
Quai zanzare, e mosche impronte.
Vili.
Di volar quale à desìo
Di ferir qual' è contento.
Tutti chiedono alimento
Con perpetuo pigolìo.
IX.
Ma di femmine nei petti
Nascon r uova a mille a mille,
E cred' io di Clori, e Fille
Infiniti gli amoretti.
X.
Benché l'uno l'altro atterra,
E distruggonsi trà loro :
Chi à color di argento e d'oro
Più resiste nella guerra,
Onde