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Ramusio, Giovanni Baptista
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 1): In Molti Lvoghi Corretta, Et Ampliata, Nella Qvale Si Contengono La Descrittione Dell'Africa, & del paese del Prete Ianni, con varij viaggi ... et la Nauigatione attorno il Mondo ... — Venedig, 1554

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https://doi.org/10.11588/diglit.9380#0830

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Babbiamo voluto aggiugner qui quanto Propertio Poeta, che fu già i<s0o. r
anniVscrisse della contentione,che era fra le Donne di India, di
volerfìabbrusciarecon li Ior Mariti ♦
Felix eois lex funeri* ~yna maritis,
Quos aurora suis rubra colorat eyuis.
Nancjue ybi mortifero taEla eil sax ultima ledo,
Vxorumsusis stat pia turba comis^
Et certamen habent lethi} i]u& ~yiuaseejuatur
Coniugium, pudor eft non licuifìe mori.
lArdent ~yi£lrices, & fiamma peftora pr&bent^
Imponuntqi sms oraperusta yim.
STRABON E,chefu nel tempo di Tiberio yiel libro fuo XV.de Ila cosmographia parlando della India dice.
Qui è una legge che le mo^lisi abbrucino yiue co i mariti mortitfer quefta cagione,che innamorate si alle sate
di qualche belgiouenejasjauan li manti\ouerogli auelenauano. per leuare adunque questa tale sceleraggine ,fa
satta quefta tal legge, la quale à me non par troppo ragioneuole.
DISCORSO SOPRA IL VIAGGIO DI NICOLO
DI CONTI VENETIANO»
i^étendo inte/o che già cento,<&* più anni, un Nicolo di Conti cittadino
JSenetia.no era andato per tutte l'Indie orientali,^ che ditalsìio uiaggio
era fiata fatta memoriajlimai chefojfe il douere, ch'anche quellofi leg-
ge fse nel prefente uolume. hauendo fatta ogni diligenza diritrouarlo
non Jolamente nella Citta di I^enetia,ma in molte altre dltalia,dopo mol D
te fatiche sfefe in uano, mi su detto che nella città di Lisbona fi trouaua flampato in lin-
gua Vortogbejè, il quale penfai, che traducendolo nella no/Ira ; poteua far cognojeere al
mondo la uirtu di ave fio nojlro cittadino : non dimeno hauendolo letto, Ho ritrouatogran
demente qua/lo er/corretto,finelprocedere, che sifa in queflo Viaggio, come ne i no-
mi delle Città & luoghi mai più uon uditi, ne intefi, di modo ch'io era d opinione dilajciar
loda parte , penfando che forfè un giorno potrebbe ejjer ritrouato più intero , er correi*
to, allhora con maggiorJòdisfattione de lettor ifì metter ebbe in luce ♦ "Dall'altro con*
to/limando ch'anchora ch'eifìa cofiguaflo, porgerla nondimeno non poco piacere à quelli



Cghjif&t. del qual uiaggio efendo necefsario di parlare alquanto per darne à chi legge più
chiara intelligenza,dico ch'ejfendo queflo Nicolo di Conti andato per tutta l'India , dopo
uinticinque annife ne ritornò a cafa, & perciò che per fcapolar la uitasu cojlretto a ri*
negar la fede Chrisliana, pero poich'eisu tornato, bifognò ch'egli andajje aljommo pon-
tesice per farfiasfoluere, che allhora era in Firenze, cr fichiamaua Papa Eugenio UH
che su deltanno 1444» ilqualdopo la beneditione,glidetteppenitenz<t,che co ogni ueri
ta douesfe narrar tutta la fila peregrinatile ad un ualent'huomofùoJègretario detto ntef
ser Poggio Fiorentino, il quale lafriffe con diligenza in lingua latina. Queflafcrittura do
po molti anniperuenne à notitia delSerenifimo Don Emanuel primo di quejlo nome K *

e
Ai
 
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