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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0653

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Aper LA QVARTA RE LA TI ONE» iSs
\ Co ^° sàputqche sia successo di lui.credo ben^che à Dio piaccendo3faranno assai^er-
cotn a/n<^a" con ^ uon apparecchio d'artiglieria, di munì rioni, di ballestrieri S>C di caualli.
e'i Cortefe mandò ~yn Capitano per riconoscer la prouincia dtMechuacan &4el preferite li su
Wto.della città detta Hwciala, & di Ciacatulà. dellaproumcia nominata Coltman* alla quale
andatoJen^a licenzia il detto Capitano con la fra gente <& altra d'amici furono rotti .
JQ r & facciati dal paefe, & come di ciò ne su punito il detto Capitano*
Uier eci%>ermedesirnamente alla Maesti vostra ne gli auifì mandatile per Giouandi ri-
vna prouincia grade detta Mechuacan, il Signor della qual è chiamato Casulci,
UeiJa °fferto con essoil Signore ÒC suoi natiui di star soggettaà vostra Maestà, dC mi ha-
Vetl n Portato certo presente,chì'o le mandai ed Procuratori,che di qui della nuoua Spagna
tiser-ero à lei, 8c per esser essa prouincia 5C dominio del Casulci grande/econdomi hauean
<Ìq c c{? alcuni Spagnuoli,che io vi mandai,per haueruisi veduti segni di gran ricchezza/ett
vn r Pr°lsima à quella gran città: ranetta tomi con alquanto più gete,cV caualli,vi mandai
fiCo aP»ano con settanta caualli cV dugento fanti ben armati, con artiglieria,ad effetto che
t^- °kessero tutta quella prouincia,cY suoi segreti,8c" caso che fusse tale^habitassero in
^al?C^a Cltta clUIU' Pr,ncipale.arriuatilà3furono ben raccolti da quel Signor èVpaesani, Huicìdla
k O^1'1" in essa città.alli quali oltre alla prouisionelornecessaria di vettouaglie,essi die citta.
°rQh tte mdamarcm d'argento misto con metallo , qual sarebbe mezzo argento , dC
il s-J1^ circa sei mila ducati castigliani misto fìmilmente con argento, di che non s'è fatto
V0s^§!° > 8c" panni di bambagia con altre cosette/fte loro vsano. d'onde tratto il quinto di
^ac^ > u comparti il resto fra Spagnuoli,che andaron la\i quali come non ben
Hi0 attidel paese per habitarui }fìmostraronmaldispostià ciò, sfecero inoltre qualche
cò^!^°>di che fur puniti. Perilche feci ritornar di là quelli,che volsero tornare , de a gl'altri
ac*aijch'andassero con vn Capitano nel mare di verso mezzo di,oue io ho fatto habitar Cia«mh
brj terra detta CiacatulàjCento leghe lontan da Huicicilà.cV quiui tengo quattro nauili fa- (Pumc,a-
^aratidinuouointerra/pcrscoprir(quanto mi saràpossibile,c¥ sarà seruitiodiDio in quel ediman
1^ € » andando questo Capitan cogente àCiacatula,hebbero indino di vna prouincia no- quinci*,
^isi ta Col»man,lontana cinquata leghe dal viaggiq.ch'eghno haueuan da fare insu la man-
^ tta Verso Ponente.doue egl'andò senza mia licenza con elso tal gente,cV con molt'altra Rottadc.
de [J%i della prouincia di Michuacan.cV entrouui alquante giornate,con qualche incontro 5PaSuuoh*
cij P^sanisuoi contrari, d'onde ancor che fussero in tutto quaranta caualli dC più di cento,
S{jac°nballestre,c\: chi con rotelle à piedi 3furon rottiA: cacciati del paese con morte di tre
dUl§nuoli dC di molti de gl'amici, dC andorno à Ciacatulà.ilche saputofì da me3mi feci con-
cPseso il Capitano3cV lo punij per la disubbidienza.
0rne Pietro d^éluarado mandato allaprouincia Tutepecjue prefe il Signor di quella col figliuolo ; del
PYesente,che li secero.della terra detta segura la frontura, & in che modo il Cortefe sece habi-
tarla.della settajchefecero i reggenti di quella terta^per la qual fu dishabitata.'come i n-
belli suronpresi,&della lor condannagione+come morto il Signor di Tatubeteque,
la qual con l'altre s'eran ribellateci Cortese yi mando Pietro d^éluarada
p col sigliuol del Signor ,& tutte quelle terre s'arrefero*
% ne' c*ar conto * v°stra Maesti Cesarea,qualmente io haueo mandato Pietro d'Al-
le **? nella prouincia di Tutepeque » qual è sopra'I mare di verso mezzo di3non mi occor- Frontiera.
£li ^l'arla3se non ch'egli vi era arriuato,6<: vi hauea preso il Signor d'essa col figliuolo,^ che
iw au«uan fatto certo presente d'oro, con alcune mostre fattegli d'oro di minere53C perle, If™^
K\x st rendoperallhora altro da scriuere : saprà vostra Maestàjch'in risposta di tal nuoue wT'
h^u Vte da lui,li commandai/h'ei cercasse in quella prouincia conueneuol fìto, dC vi facesse
^ h^eicommettendo iq,che gli habitatori della terra di Segura la frontiera, si trasferissero gassaca
r qulul'-Però che quelche là si habitaua non era più necestario, essendo quiui assai Coaciahua
^sirri oal che fatto cmamossi la terra segura la frontiera, come il principio dell'altra fatto «•
^Il^^compartironsiconessogli habitatori di tal terra natiui di quella prouincia 5cV di Igjgjg
iillla l^uassacàcVCoaclancV di CoasclahuacacV di TachquiacocV d'altre conuicine.cVser 0jPuincia'
it^^^^^cV li profittauano molto voIentieri.&T resto quiui mio Luogotenente Pietro d'Al-
*uari?s Accadde,che metre io conquistauo la prouincia di Panuco5come io racconterò più
l>" capi dC reggenti di quella terra pregarpn Pietro d'AIuarado à venir con lor manda

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