0.5
1 cm

JACOPO SANSOVINO
QUADRO IN TELA DEL TINTORETTO
Alto decim. g, ’ji. Largo decim. 5, 88.
xin
Curioso, e grato oltremodo agli amatori
delle tre arti sorelle presentasi il quadro
che or pubblichiamo, o si riguardi in esso
il soggetto, o se ne ammiri la esecuzione ;
come quello in cui vedesi per mano di e-
gregio pittore la immagine di egregio scul-
tore e architetto rappresentata. È questi
Iacopo Tatti nato in Firenze nel 147 9, il qua-
le dal celebre Andrea Contucci, che gli fu
maestro per la scultura, e padre per l’afìetto
del cuore, ereditò il cognome di Sansovi-
no. Grande amico e compagno fin dalla fan-
ciullezza di Andrea del Sarto, partecipòmol-
to di quella grazia e naturalezza che distin-
gue le opere di questo sovrano pittore. Con-
dotto poi a Roma da Giuliano da Sangallo
si perfezionò studiando indefessamente le
statue antiche} talché dopo essersi ivi ac-
quistatala stima de’grandi, e l’amicizia di
tutti gli artisti, specialmente di Bramante,
Serie I. 7
QUADRO IN TELA DEL TINTORETTO
Alto decim. g, ’ji. Largo decim. 5, 88.
xin
Curioso, e grato oltremodo agli amatori
delle tre arti sorelle presentasi il quadro
che or pubblichiamo, o si riguardi in esso
il soggetto, o se ne ammiri la esecuzione ;
come quello in cui vedesi per mano di e-
gregio pittore la immagine di egregio scul-
tore e architetto rappresentata. È questi
Iacopo Tatti nato in Firenze nel 147 9, il qua-
le dal celebre Andrea Contucci, che gli fu
maestro per la scultura, e padre per l’afìetto
del cuore, ereditò il cognome di Sansovi-
no. Grande amico e compagno fin dalla fan-
ciullezza di Andrea del Sarto, partecipòmol-
to di quella grazia e naturalezza che distin-
gue le opere di questo sovrano pittore. Con-
dotto poi a Roma da Giuliano da Sangallo
si perfezionò studiando indefessamente le
statue antiche} talché dopo essersi ivi ac-
quistatala stima de’grandi, e l’amicizia di
tutti gli artisti, specialmente di Bramante,
Serie I. 7
