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Ripa, Cesare; Castellini, Giovanni Zaratino [Hrsg.]
Iconologia di Cesare Ripa ...: divisa in tre libri ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitii, affetti, passioni humane, arti ... — Venedig, 1645

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https://doi.org/10.11588/diglit.3278#0155
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Li Primo.
R I


A*

nei Sonetto fatto da lui in quello
proposito, ad imitatione delie paro-
le di San Paolo» e dice così »
© pia d'ogn*altro raro, e pretlofb
Dono, che in mi vien dacdefte mane*,
Così hauess'io lo siilealto, e siutano.
Come fon di lodarti de sio si.
Tùincor fuperbo maitn'èambitioso
Non hai tuo albergo* ma U benigno, e kt$»
mano
Th patiente sii non opri in vane
Ne del ben sar sei tumido, è sasloso r
Ogni sofà siffri sei, e tardi, espefi*
$jon pensial maU diventa sei pieno
In ricchezze in hmor non poni affetto »
q dolce Carità <> che mai vien meno
Deb col tw suoco ibajsi miei penfìeri
Scacciale di te silmi riscaUa il petto*

D

do àpiedi.vno d'essi terrà alia detta figura ab-
braccata là destra mano.
SenzaCarità vn seguace di £hristo,è come
vn'acmonia cMonante d'vn Cimbalodiscor*
de,& vnasproportione» (come dice S.Paolo)
però la Carità si dice esser cara vaiti-» perche
con Dio, & con gl'huomini ci vnisee in amo-
re, cVin aifettionccheaccreseendo poi ime-
riti,cokerapo ci sa degni del Paradiso.
La vestero&a. lignisica Carità, per la ragio-
ne toccata disopra s; però la Sposa nella Can-
tica atmtia queRo colore nel suo diletto.
La siamma di fùocoperlà viuaciràfe c'in-
segna, che la CarirMion^mai rimane d'ope-
rare, fecondo il (olito iuo amando, ancora
per la Carità volle, che ^interpreta(Te il fuo-
co Chrifèo Nostro Sig nore in quelle parole :
lgnem veni mmsn in terrams &qtmdvo!&> nisi
Vi ardeat ì
■ Inre sanciulli* dimostrano che sé bene h
Carica è vnasola virtù, ha^ nondimeno tripli-
cata potenza, elìendo senz'erlMc la fede,& la ?
%eran^adinessùnmoraento.llehemokobe* s
^cespreilé il SigsojrGiouan Buondelmonte.

C A R I T A\
Onna vestita d'habito rollò*
che nella defìta mano tenga
vncore ardente,& con la sinistra ab*
bracci vn fanciullo.
La Carità è habito della volontà
infuso da Dioiche ciinchna ad ama£
lui, come noftro vltimofine, & il
prossjmo come noistessi, cosi la deseriuono à
Sacri Theologi ..
Et si dipinge co'l cuore ardente in manoi
&colfanciusso in braccio per notare, che la
Carità è vno afsetto, puro, & ardente nell'à»
nimo verso Dio, de verso lecreature. Ilcuo-»
se si dic^ardere quando ama perche mouen»
dosi glispiriti di qualche oggetto degno* san°
no restringere il sangue al cuore, il quale pe&
la caliditàd'etlb alterandoli* si dice che ar-
de per similitudine. Però i due Discepcli
di Christo Signor Noftro diceuano,- che
ardeua loro il cuore, mentre egliparlaua^
8c si: è poi communemente vsurpata que-
lla translation& da ti Poeti nell'amor la^

Il fanciullo si dipinge àconsótrimà dèi det-
to di C h ri sto : Quod vni ex m'mimis meis sece'
@ìs, mìhì fesiftis*.
Il veftimentorodò,- perla simiglianza che*
ha col colore del sangue, moftra che fino a!*
l'erTufione d'eflb fi ftendela vera carità, fe-
condo il ecstimonio-di S. Paolo.
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