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verso Virgiliano, dove parlasi veramente del colle Cauloniatc (1);
Caulonisque arces , et navifragum Scylacaeum.
Nelle quali parole egli aggiunse: Aulon est mons Calabriae , por
la quale Calabria egli intese senza fallo l’odierna per quel che sog-
giunse : Horat. et amicus Aulon, in quo oppidum fuit a Locris
conditura , quandoché Orazio parlato aveva dell’ Anione Tarenti-
no , e non del Cantone della moderna Calabria , c Virgilio parlò
di questo, e non di quello. È degno da notarsi però, che a’tempi
dj Servio , cioè verso la fine del IV secolo cristiano , la Brezia
aveva già preso il nome di Calabria , quandoché il Pellegrino , il
Berciti , e cento altri riposero questo passaggio di nome dalla Ca-
labria Salentina alla Brezia nei tempi posteriori. Noi anche altrove
ne abbiamo parlato (2) . Dal Barrio si attribuì ancora la descri-
zione di Orazio al Cantone in Calabria , come anche 1’ epigram-
ma di Marziale : Felix vitibus Aulon , dove si parla senza fallo
del Paventino . Egli fu corretto dall’ ab. Troili , che distinse bene
1’ uno dall’ altro (5) .
Di questo medesimo monte si fa menzione nella tavola del Peu-
tingerò , ma ella in nessuno altro luogo è così depravata , come
in questo . La prima diffalta consiste nel segnar Scyle dopo Leu-
copetra andando per settentrione colla distanza di XX miglia. Ma
qual città fu mai in questo sito col nome di Scyle ? e se questa
In 1’ oppidum Scyllaeum , certamente , che deve restituirsi allo
stretto siciliano. Indi segnò Lucis invece di Locris colla distanza
di LX, sebbene la prima cifra può dinotare ancora un 1 , ed al-
lora si leggerebbe IX. Segue poi Caulon a XXX miglia : di-
stanza molto esagerata , o corrotta , partendo da Locri, che non
è più , che di circa 19 miglia . Vedi le nostre rettificazioni a
questa tavola (4) , in cui sono stati restituiti i veri nomi , e le
giuste distanze .
(Q S^rv' ™ lihF citat- (3) Troll. St. del R. tom. i.p. 197.
r edi Brezia Promoiit. Fatìcan. (/[) F. Tab. I. N. 2.
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verso Virgiliano, dove parlasi veramente del colle Cauloniatc (1);
Caulonisque arces , et navifragum Scylacaeum.
Nelle quali parole egli aggiunse: Aulon est mons Calabriae , por
la quale Calabria egli intese senza fallo l’odierna per quel che sog-
giunse : Horat. et amicus Aulon, in quo oppidum fuit a Locris
conditura , quandoché Orazio parlato aveva dell’ Anione Tarenti-
no , e non del Cantone della moderna Calabria , c Virgilio parlò
di questo, e non di quello. È degno da notarsi però, che a’tempi
dj Servio , cioè verso la fine del IV secolo cristiano , la Brezia
aveva già preso il nome di Calabria , quandoché il Pellegrino , il
Berciti , e cento altri riposero questo passaggio di nome dalla Ca-
labria Salentina alla Brezia nei tempi posteriori. Noi anche altrove
ne abbiamo parlato (2) . Dal Barrio si attribuì ancora la descri-
zione di Orazio al Cantone in Calabria , come anche 1’ epigram-
ma di Marziale : Felix vitibus Aulon , dove si parla senza fallo
del Paventino . Egli fu corretto dall’ ab. Troili , che distinse bene
1’ uno dall’ altro (5) .
Di questo medesimo monte si fa menzione nella tavola del Peu-
tingerò , ma ella in nessuno altro luogo è così depravata , come
in questo . La prima diffalta consiste nel segnar Scyle dopo Leu-
copetra andando per settentrione colla distanza di XX miglia. Ma
qual città fu mai in questo sito col nome di Scyle ? e se questa
In 1’ oppidum Scyllaeum , certamente , che deve restituirsi allo
stretto siciliano. Indi segnò Lucis invece di Locris colla distanza
di LX, sebbene la prima cifra può dinotare ancora un 1 , ed al-
lora si leggerebbe IX. Segue poi Caulon a XXX miglia : di-
stanza molto esagerata , o corrotta , partendo da Locri, che non
è più , che di circa 19 miglia . Vedi le nostre rettificazioni a
questa tavola (4) , in cui sono stati restituiti i veri nomi , e le
giuste distanze .
(Q S^rv' ™ lihF citat- (3) Troll. St. del R. tom. i.p. 197.
r edi Brezia Promoiit. Fatìcan. (/[) F. Tab. I. N. 2.
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