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A ricchi Al lf
a m lutto rifa*
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dall'Egitto in Europa, le quali, tranne alcune po-
chissime, sono tutte di statura colossale, o alme-
no alquanto maggiore del vero, vedesi manifesta-
mente, 0 per le iscrizioni, o per la forma, che fat-
te furono ai fine medesimo di star nel prospetto
di qualche edifizio. Quindi sono effigiate, o in pie-
di con le gambe unite, o mosse in passo, e con le
braccia pendenti e attaccate ai fianchi, e più rara-
mente recando sul petto una mano, che stringe un
papiro, o un qualche altro oggetto (e questa positu-
ra è più frequente nelle statue delle regine) ; ovve-
ro sedute sul trono, e per lo più con le mani, aper-
te o chiuse, posate sulle cosce. Le quali positure
non tanto consigliate erano dalla compostezza e de-
coro, che, nelle loro idee massimamente, alla real
maestà si conveniva, quanto comandate fossero dal-
l'armonia e regolarità delle membra architettoni-
che dell' edilizio, di cui quelle statue erano parte»
Poiché nessuna nazione fu più degli Egiziani stu-
diosa di conservare all'architettura la continuità e
rettitudine delle linee. Altre statue colossali di re
scolpivansi per stare appoggiate ai pilastri, che so-
stengono gli architravi di un edilizio; quali si veg-
gono nel Ramsesseion a Tebe, e nei templi di Ghir-
sce-Hassan e d'Ibsambul in Nubia. E queste sono
per lo più figurate con le vesti e con le insegne di
Osiride, in quel solito atteggiamento del dio, che
stretto avendo il corpo come in una custodia, e le
braccia incrociate sul petto a reggere Yuncino ed il
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chissime, sono tutte di statura colossale, o alme-
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te furono ai fine medesimo di star nel prospetto
di qualche edifizio. Quindi sono effigiate, o in pie-
di con le gambe unite, o mosse in passo, e con le
braccia pendenti e attaccate ai fianchi, e più rara-
mente recando sul petto una mano, che stringe un
papiro, o un qualche altro oggetto (e questa positu-
ra è più frequente nelle statue delle regine) ; ovve-
ro sedute sul trono, e per lo più con le mani, aper-
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non tanto consigliate erano dalla compostezza e de-
coro, che, nelle loro idee massimamente, alla real
maestà si conveniva, quanto comandate fossero dal-
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che dell' edilizio, di cui quelle statue erano parte»
Poiché nessuna nazione fu più degli Egiziani stu-
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stengono gli architravi di un edilizio; quali si veg-
gono nel Ramsesseion a Tebe, e nei templi di Ghir-
sce-Hassan e d'Ibsambul in Nubia. E queste sono
per lo più figurate con le vesti e con le insegne di
Osiride, in quel solito atteggiamento del dio, che
stretto avendo il corpo come in una custodia, e le
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