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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,3,2): Monumenti storici — Pisa, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.4690#0310
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3og

§. a. Suoi monumenti a Tebe.

Dissi in altro luogo che il vasto portico, il quale
unisce con due ordini di enormi colonne i due
grandi cortili del palazzo dì Luqsor, fu opera del
Faraone Horus (i). Ma avendo questi lasciato vuo-
to gran parte del fusto delle col ine sotto il fregio
più prossimo al capitello, il nostro Menphtah III
lo adornò d'una gran fascia d 'suoi cartelli qua-
druplicati; poiché due (il prenome e il nome-pro-
prio) posti in linea orizzontale , cingono intorno
la colonna; e altri due si ripetono sulla faccia in-
terna della colonna medesima, stanti verticalmen-
te sulle lor basi, come a servir di fibula alla fascia.

A Karnac egli fece costruire un piccolo edifi-
zio quadrato > dentro al cortile peristilio, pres-
soché aderente al baloardo sinistro del primo pro-
pilèo . E benché rimanga in gran parte sepolto
nella terra e nei rottami, pure se ne discerné chia-
ramente la pianta, che consiste in tre divisioni
o camere nel senso della lunghezza, a ciascuna
delle quali corrisponde una delle tre porte che so-
no aperte di fronte . Ma non tutte le sue parti fu-
rono adorne di sculture. All'esterno solamente una
porzione del muro di faccia presenta i suoi ordina-
ri cartelli, e un quadro ove figurasi il re a riceve-

(i) Mon. Stor. t. ni, p, i, pag. 288.

T. III. P. II.

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