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Rubens, Peter Paul
Palazzi di Genova — Antwerpen, 1622 [Cicognara, 4084]

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https://doi.org/10.11588/diglit.1673#0005
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AL BENIGNO LETTORE.

EDIAMO che in quesfe parti, si<và poco à foco inuecchiando (§•» abolendo la manie-
ra d'Architettura, che fi chiama Barbara fo Gothica-, & che alcuni bellisimi inge-
gni introducono la evera simmetria di quella ,conforme le regole de gli antichi, Gra-
ci e Romani, con grandifiimo fslendore 6* ornamento della latria -, come asfare netti
Temsij famcjì satti di jrefico dalia <vcnerabil Società di IE s v, nelle citta di Brufi
felles Anucrfa. Li quali fe ser la dignità del Vfficio dittino meritamente doma-
no esfer e i frimi a cangiarfie in meglio ; non fero fer ciò si deuono negligere li edificij
priuati,poi che mila quantità loro fubfisie il corpo di tutta la citta , Oltra che la
commoàita delli edificij quafi femfre concorre colla bellezza i meglior forma di quelli. Mi e sarfo donque
di fare <vna opera meritoria cucrfo il ben publico di tutte le Frouincie Oltramontane, pr&ducendo in lu-
ce li disfegni da me raccolti nella mia peregrinatane Italica, d " alcuni "Palazzi della superba citta di Ge-
ttona. Perchì fi come quella Refublica e propria de Gentiluomini ,cofi le lorofahriche jeno beliisiime ecom-
modifime, a froportione più tolto de famigle benché numerose di Gentiluomini particolari, che di njna
Corte d'wn Pyincipe assoluto. Come fi e de per esifempio nel Palalo de Pitti inFiorenzai&>il Parnefimno
in Roma, la Cancellaria, Caprorola, 6- infiniti altri per tutta iPt alia, fi come ancora la famosifiima fa-
brica della Regina Madre nel borgo di S. Germano a Parigi. Li quali tutti eccedono di grande^a,
di fito e ffcfa,le facuita di Gentiluomini priuati. Ala io correi fruire alwfo commune» e più tossogio-
mre a molti eli a pochi. Et perciò faremo la diBintione di quefia maniera , che chiamar emo Palazzo di
<run Principe affoluto, quello che hauerà il Cortile in me^Jo, ér lafabrica tutta attorno, di capacita com-
petente ad alloggiar runa Corte: ér in contrario farà detto da noi Palalo o cafa friuata ,purgrande e
belk cheila fi fia, quella che haura la forma di <rvn cubo folido col falone in me"^Jo, b evero repartito in
apartamenti contigui fenfa luce fia me^Jo, come fono la maggior parte tutti li Palaci Genouefi. E ben
wero che tra qnefìi edisicìj ch'io *i7i rapprèfimo 3fon& aIcumì eUawno de Covtìlotti particolarmente di willa,
ma non sono dì quella maniera che fi e detta di fopra. Se daranno donque in quena mia Operetta le piante
albati e porfidi con li loro tagli in croce, d'alcuni Palaci da me raccolti in Genoua, con qualque fatica e
siefa &> alcun buon rincontro di potermi freualere in parte delle altrui fatiche. Ho poFÌo li numeri &*
misure di ciaficun membro, non per tutto , ma doue fi hanno potuto hauere : li quali quando talvolta
non corresfonde/fero co fi a punto olii mifure del Sefto, bifognarà in cio<rufar della diferetione, &^ifcufar il
disegnatore & intagliatore, fer efser le sigure alquanto minute. Sarà ben ancora d'auertire, che le quat-
tro Reggioni non fono fosse d'ordine confuto , girando di Leuante everfo Ponente, anfi al rouerfeio, de-
rivando quesfo inconueniente dalla fiamfa. Egli e pero ^vn fcrupolo di foca confequen\a. Non habbia-
mo poFli li nomi delli Padroni, ser chi ogni cofa in quetfo mondo
Permutat dominos, & transìt in altera iura.
fi come alcuni de quesfi Palaci fefono già alienati d'alli primi loro sojsefsori,<cr a dire il mero, asfresso
li disfegni non cerano i nomi, eccetto di due che fi fono fosfi, come io credo a caso,per esfer notifiimi in
strada noua. Del resfo^vi rimetto alle sigure^ le quali fi forfè fureranno poche, faranno sero lodeuoli, per
esfer le prime che fiano fin adefso comparfe nella luce public a ; e fi come ogni principio e debbole^ daranno
forfè animo ad altri di far cofe maggiori.
Pietro Paolo Rubens.
 
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