w
6-ì‘er Toma Mocenigo. Come 1’ armada turchesca po-
rla non ussir per le provision fu la Signoria, et per
la liga fata con Pranza, et etiam vedendo il Turcho
l’asetamento di le cosse de Italia; et a la Valona non
si fa altra preparatimi se non armar 5 faste per
mandar in Puja a San Cataldo a levar il corpo di
Geni sultan.
Dii Zante, di sier Nicolò Ferro provedador, di
6 aprii. Come quella terra stava mal per questi mo-
vimenti turcheschi, et bisogneria fortificar quel ca-
stello, et voria libertà da spender.
Da Napoli di Romania, di sier Piero Sanudo
synico, di 2 aprii. Avisa nove ha di 1’ armata tur-
chescha, et voria la Signoria mandasse danari per
dar paga a li fanti che morene da fame.
Di Candia, di sier Bernardo Zuslignan capita-
no et vice ducha, di marzo.. Manda alcuni avisi di
F armata turchescha. Et faceva metter in bordine le
galie lì in Candia, solicitando a la expedition.
Di sier Nicolò da cha da Pexaro provedador di
i armada apresso Syo, di 15 marzo. Come mago-
nesi vociano retenir la nave Ghoresa, la qual dovea
andar in Candia; si à dolto etc. Ilem, dimanda sartie
che li bisogna per la sua galia.
Da Paola, di sier Bortolo Calbo conte, di 6 et 7
et di Zorzi Dragava. Zercha la barza picela, et vo-
lendo ronzarla, et essendo a charena 1’ albero, se-
guite certa movesta etc. tandem anderano clredo
ronzandola meglio potrano.
275 Da'Fellre, di sier Matio Barbaro podestà et ca-
pitano, di 8. Come ha aviso agnelini et sguizari
esser sta roti da l’imperador, et volevano renderli
la cita di Agnelina, et questo ha dii conte di Monte
Alto.
Da Treviso, di sier Andrea Dandolo podestà et
capitano, di 9. Zercha stratioti, et havia fato la
mostra lì, et voria libertà da spender per questi ;
atento quella camera è obligà al consejo di X, si-
che non poi tochar li danari. Ilem, voria li cavali
have Basilio da la Scuola.
Da Rimano, di Zorzi Franco et Marin Bian-
cho. Zercha le munition sono lì. Le qual non fo tele,
et simel altre lettere.
In questa matina fono alcliti li provedadori sora
il Polesene di Ruigo, zercha quelli haveano tolto ali-
to per le piezarie etc.
Et è da saper come la vigilia di la Sensa, li con-
sejeri fono a Rialto un’altra volta a incantar la galia
Soranza di Aque morte, et non trovono patron, si-
che è mal assai, tamen alcuni diceva era mal man-
darle, si bufava via danari di doni et è pocha utilità a
698
la terra, et io pur fui desideroso di redrezar quel
viazo per il ben universa!.
Da poi disnar fo pregadi. Et prima il principe la-
cca chiamar molti da lui ai quali dimandava danari
ad imprestedo, et cussi come prometeano prestar,
per Zacharia di Freschi era notato su una poliza, et
li danari poi portavano a li camerlenghi.
Da Roma, di l’ orator di 6, dà sua man. Come
quelli spagnoli, stati in campo nostro, erano zonti de
lì, dicono avanzarli una paga e meza, et non li era
sta data, dicendo ma] di la Signoria nostra. Ilem, el
Cardinal Borgia 1’ à acertato il papa non voi impa-
zarsi di Pisa, et il matrimonio di Valentinoes ancora
non c seguito. Ilem, era sta ditto Villa Marini esser
sta preso, tamen non è riusito. Manda lettere di
Napoli.
Da Nella, di sier Francesco Mor exini orator,
di primo mazo. Come vene uno corier di Zenoa al
re e richiese le 4 galie, et soa majestà era a Piani di
Palma a piaceri, et la rama vechia rispose: voleva
lei le galie per andar in Spagna. Et essendo a dì 30
aprii da esso re soa majestà li disse, coram oratoribus,
1’ armata turchescha farsi etiam, et era per ussir, et
che lui faria armata in ajuto di la Signoria nostra,
come fe la majestà di suo padre, ma non puoi, et è
povero, et che ’l corpo di Gem sultan eh’ era a Leze
il Turcho non lo mandava a tuor, et il re lo voi
mandargelo. Et la rezina vechia era fuora di speranza
di haver le galie di Villa Marin, voi andar fino a Ze-
noa poi montar su una nave.
Da Rhodi, di sier Alvise Malipiero consolo, di
20 mazo. Come si havea de lì per via di Syo nova
da Constantinopoli di 23 zener, e per homo a posta
partì a dì ultimo, l’armata, prepararsi, nave 20, galie
70, palandarie et faste velie 200, e presto sariano a
la velia per tutto aprii, ma le do nave grosse era per
ussir avanti l’armata; et preparavasi in Bursa el se-
rajo per il transito dii Signor con lo exercito ; e tutta
la Turchia dice 1’ armata et exercito farsi per l’im-
presa di quel loco di Rhodi ; e le do nave verà prima
per obviar qualche socorso potesse vegnir, et ivi si
steva con affanno. Era sta re tenuto tutti i navilii e
zente, e il corsaro franzese con barza di botte 600,
nominata la Pantea con homi ni 225, ofertoli per il
cardenal ducati 800 al mexe e stesse lì, voi ducati
1200, et che in tutto sarano d’ acordo. Aferma soa
santità aspetar sccorso di ponente, era in praticha di
mandar per una nave grossa zenovese, è a Syo, acciò
il Turcho non la richieda a quelli di Syo; etiam per
haver socorso à dato salvo conduto a uno fugitivo di 275 *
lì, zoè Arfan, con uno barzoto de corso è a l’ixola di
MCCCCLXXXXlX, MAGGIO.
6-ì‘er Toma Mocenigo. Come 1’ armada turchesca po-
rla non ussir per le provision fu la Signoria, et per
la liga fata con Pranza, et etiam vedendo il Turcho
l’asetamento di le cosse de Italia; et a la Valona non
si fa altra preparatimi se non armar 5 faste per
mandar in Puja a San Cataldo a levar il corpo di
Geni sultan.
Dii Zante, di sier Nicolò Ferro provedador, di
6 aprii. Come quella terra stava mal per questi mo-
vimenti turcheschi, et bisogneria fortificar quel ca-
stello, et voria libertà da spender.
Da Napoli di Romania, di sier Piero Sanudo
synico, di 2 aprii. Avisa nove ha di 1’ armata tur-
chescha, et voria la Signoria mandasse danari per
dar paga a li fanti che morene da fame.
Di Candia, di sier Bernardo Zuslignan capita-
no et vice ducha, di marzo.. Manda alcuni avisi di
F armata turchescha. Et faceva metter in bordine le
galie lì in Candia, solicitando a la expedition.
Di sier Nicolò da cha da Pexaro provedador di
i armada apresso Syo, di 15 marzo. Come mago-
nesi vociano retenir la nave Ghoresa, la qual dovea
andar in Candia; si à dolto etc. Ilem, dimanda sartie
che li bisogna per la sua galia.
Da Paola, di sier Bortolo Calbo conte, di 6 et 7
et di Zorzi Dragava. Zercha la barza picela, et vo-
lendo ronzarla, et essendo a charena 1’ albero, se-
guite certa movesta etc. tandem anderano clredo
ronzandola meglio potrano.
275 Da'Fellre, di sier Matio Barbaro podestà et ca-
pitano, di 8. Come ha aviso agnelini et sguizari
esser sta roti da l’imperador, et volevano renderli
la cita di Agnelina, et questo ha dii conte di Monte
Alto.
Da Treviso, di sier Andrea Dandolo podestà et
capitano, di 9. Zercha stratioti, et havia fato la
mostra lì, et voria libertà da spender per questi ;
atento quella camera è obligà al consejo di X, si-
che non poi tochar li danari. Ilem, voria li cavali
have Basilio da la Scuola.
Da Rimano, di Zorzi Franco et Marin Bian-
cho. Zercha le munition sono lì. Le qual non fo tele,
et simel altre lettere.
In questa matina fono alcliti li provedadori sora
il Polesene di Ruigo, zercha quelli haveano tolto ali-
to per le piezarie etc.
Et è da saper come la vigilia di la Sensa, li con-
sejeri fono a Rialto un’altra volta a incantar la galia
Soranza di Aque morte, et non trovono patron, si-
che è mal assai, tamen alcuni diceva era mal man-
darle, si bufava via danari di doni et è pocha utilità a
698
la terra, et io pur fui desideroso di redrezar quel
viazo per il ben universa!.
Da poi disnar fo pregadi. Et prima il principe la-
cca chiamar molti da lui ai quali dimandava danari
ad imprestedo, et cussi come prometeano prestar,
per Zacharia di Freschi era notato su una poliza, et
li danari poi portavano a li camerlenghi.
Da Roma, di l’ orator di 6, dà sua man. Come
quelli spagnoli, stati in campo nostro, erano zonti de
lì, dicono avanzarli una paga e meza, et non li era
sta data, dicendo ma] di la Signoria nostra. Ilem, el
Cardinal Borgia 1’ à acertato il papa non voi impa-
zarsi di Pisa, et il matrimonio di Valentinoes ancora
non c seguito. Ilem, era sta ditto Villa Marini esser
sta preso, tamen non è riusito. Manda lettere di
Napoli.
Da Nella, di sier Francesco Mor exini orator,
di primo mazo. Come vene uno corier di Zenoa al
re e richiese le 4 galie, et soa majestà era a Piani di
Palma a piaceri, et la rama vechia rispose: voleva
lei le galie per andar in Spagna. Et essendo a dì 30
aprii da esso re soa majestà li disse, coram oratoribus,
1’ armata turchescha farsi etiam, et era per ussir, et
che lui faria armata in ajuto di la Signoria nostra,
come fe la majestà di suo padre, ma non puoi, et è
povero, et che ’l corpo di Gem sultan eh’ era a Leze
il Turcho non lo mandava a tuor, et il re lo voi
mandargelo. Et la rezina vechia era fuora di speranza
di haver le galie di Villa Marin, voi andar fino a Ze-
noa poi montar su una nave.
Da Rhodi, di sier Alvise Malipiero consolo, di
20 mazo. Come si havea de lì per via di Syo nova
da Constantinopoli di 23 zener, e per homo a posta
partì a dì ultimo, l’armata, prepararsi, nave 20, galie
70, palandarie et faste velie 200, e presto sariano a
la velia per tutto aprii, ma le do nave grosse era per
ussir avanti l’armata; et preparavasi in Bursa el se-
rajo per il transito dii Signor con lo exercito ; e tutta
la Turchia dice 1’ armata et exercito farsi per l’im-
presa di quel loco di Rhodi ; e le do nave verà prima
per obviar qualche socorso potesse vegnir, et ivi si
steva con affanno. Era sta re tenuto tutti i navilii e
zente, e il corsaro franzese con barza di botte 600,
nominata la Pantea con homi ni 225, ofertoli per il
cardenal ducati 800 al mexe e stesse lì, voi ducati
1200, et che in tutto sarano d’ acordo. Aferma soa
santità aspetar sccorso di ponente, era in praticha di
mandar per una nave grossa zenovese, è a Syo, acciò
il Turcho non la richieda a quelli di Syo; etiam per
haver socorso à dato salvo conduto a uno fugitivo di 275 *
lì, zoè Arfan, con uno barzoto de corso è a l’ixola di
MCCCCLXXXXlX, MAGGIO.