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P33

MCCCCLXXXXlX, LUGLIO.

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fusse qui el reverendissimo vice canzelier, et dannò
quel re, et fu remessa la cossa a consultar a un altro
concistorio. Per l’altra, di 15 ; come ozi a bore 5 di
note Ascanio era partito di lì insalutato ospite con
tutte le robe di la canzelaria et altro che ha via in
Roma, et lui con 4 cavalli andoe a Genizano loco di
Colonesi, poi va a Neptuno, et monterà in galia dove
sono tre galie armate a Napoli, mena la raina, et an-
elerà a Zenoa, et prima partisse spazò uno corier a
Napoli. ZZem, era lettere di Zenoa che ’l ducha di
Milan per 1’ armata si fa in Provenza di nave 20, ha-
via fato retenir a Zenoa 8 nave, la qual armata fino
18 non era partita di Provenza ; et ha mandà a far
2000 fanti et 400 cavalli lizieri per custodia di Ze-
noa. Zzem, di la morte dii Buzardo arziepiscopo di
Arles, et il papa ancora non 1’ à dato via.
Da Turin, di Zuam Dolze secretario, di 16.
Come avisa, a dì 11 il roy intrò in Liom, a di 8
monsignor d’Ghigni passò per Monchalier, vien lo-
cotenente in Aste a l’impresa di Milan, poi torna a
Susa a far passar il resto di la zen te, et passava gua-
sconi 4000 tuttavia, et 4 compagnie di zente d’arme,
monsignor Rubinct et li altri, et la compagnia dii
ducha di Valentinoes a uno loco di Savoja, et fono
a le man con quelli di la terra, ne amazono 8, et fo
poi sedato le cosse. ZZe/n, quel Marchiai feva zente a
furia, disse per guardia di confini, ma è per servicii
dii roy, fa fanti 2000 et cavalli lizieri. ZZem, manda
copie di nove abute, di 3, di questa terra, mandate de
lì per uno secretario : tutto avisa copiosamente, et
che ’l ducha di Milan havia ditto, qual ha inteso, pri-
ma el Turche sarà a Veniexia che francesi in Milan ;
et quel secretario milanese, fo zà li, lo nomina, avisa
che la Signoria nostra tuoi barcharuoli et li dà 8 lire
al mese per mandar in armada. Urbim cavalcherà in
Frinì, zà 10 mesi non à auto danari ; li oratori di Pran-
za voi cavalli da la Signoria, quella non risponde,
perchè non vociano. Zzem, el Turcho vien a’ danni
di la Signoria. Et dii partir, a dì primo, dii proveda-
dor Zanchani, perchè turchi vien in Frinì, et dii par-
364 tir di sier Andrea Loredam per Corphù, et dii tuor
di ducati 18 milia a imprestedo dii zeneral, et dii
mandar le galie grosse in armada, et dii retenir uno
secretario di Mantoa, si disse esser stato dal Turcho.
Zzem, el prelato Zuam Dolze dimanda danari da
spender.
Di l’ amico fidel da Lion, di 6. Zanze assai : la
impresa si frequenta, et il roy si aspeta, li picardi,
scocesi et guasconi a furia vieneno zoso, et harà il
roy 20 milia fanti, etc.
Da Bergamo, di rectori. Come hanno avisi : il du-

cha di Milan oltra la descrìlion di zente fata, tuoi an-
cora 15 milia fanti tra Adda et Tesin, quali voi pa-
garli, et vengi in suo ajuto.
Da Brexa, di rectori, di 17. Come madona Ca-
tarina, fo mojer dii signor Rodolfo, era stata dallioro
et parlateli, lei oferse a la Signoria nostra arzenti et
zoje per l’impresa contro turchi, disse non ha da-
nari ; 1’ hanno ringraciata. Iteri, di capi di lanza,
quel da Gotolengo si offerisse etc. Et mandono lette-
re da Breno, di 16, di Piero de Federicis, li avisa che
sguizari hanno brusà Slander, terra apresso Meran,
et uno orator di Milan era stato in campo de’ sgui-
zari per veder di adatarli a la pace, nominato domino
Galcazo Visconte. Et per un’ altra lettera, essi rectori
scrivono brexani haver fato il suo consejo, sono con-
tenti di pagar il sussidio, et provederano.
Di Valchamonicha, di Zuam di Bulgari capi
tono, data a Breno, a dì 16. Drizata ai rectori di
Brexa. Haver nova, per 3 sguizari, come è el campo
verso Cuora in uno loco ditto San Petrom, a dì 13
di questo fu sabado fono a le man con alemani, di
qual tedeschi fono amazati 15 milia, ch’è gran nova.
Da Pontevicho, di sier Francesco Valvaresso ca-
stelam, ed una di Zuam da Feltre conteslabele. Li avi-
sano el conte di Cajazo quella sera, a dì 16, era ve-
nuto a Rebecho, loco di Milan, a l’incontro di Pon-
levico, e vederano de intender, et aviserà.
Da Rovere, di sier Nicolò da cha da Pexaro po-
destà, di 17. Avisa il campo regio, parte di Lez per
andar a Slander, et zà esser partito 3 bandiere, et il
capitano poi seguirà, è discordia tra paesani et fo-
restieri in campo. Et por uno di Mantoa venuto lì, à
inteso il re di romani, a di 10, montò in barcha a
Fclchirch per andar a Costanza. Item, esser passate
de lì, do vien da Milan, si disse porta assai danari,
vanno al preditto re, et in campo regio è solum
3000 persone. Item, che a la Piera era un saxo con
una croze, la qual era sta questi zorni spegazata, ch’è
cossa d’importantia, à voluto avisar per esser lì li
confini di la Signoria nostra con tedeschi, et la Si-
gnoria ordeni.
Da Verona, di sier Jacomo Liom, et sier Iliro-
nimo da cha da Pexaro rectori. Zercha il sussidio
cristiano, veronesi sono contenti, et alacri animo
veleno pagar ; et nel consejo alcuni citadini parlono
in favor, ma soprazonse una lettera di sier Hironimo
Capello fo provedador con 1’ autorità di cai di X,
zercha il scuoder di vichariadi, la qual molte à in-
versiado el cuor di quelli citadini, sichè non era in
proposito al presente.
Da Feltre, di sier Malhio Barbaro podestà et
 
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