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1063

MCCCCLXXXXIX, AGOSTO.

1064

provedador Pexaro a sora veder, et ritornò, unde
per il mal in quella note era morto. Et esso capi-
tano havia posto suo fiol in loco suo, et ricomanda
la galia a sier Andrea Baxadona capitano di le galie
di Barbaria suo fradelo. Item, a hore 22 era torna
ii provedador Pexaro, et fece una deposilion, la qual
mandava inclusa, inter costerà par habi visto la nave
di Camalli, et che una galia fe’ segno a lui di pace,
li rispose in conformità, tamen ninno vene da lui.
Item, haver trovato legni, bote et biscoto in aqua,
per il naufragio seguito. La qual deposilion fo ben
formata etc. et non sarà qui posta, perchè non volsi
et era molto longa. Ilem, esso capitano mandoe la
deposition di tre schiavi fuziti. In consonantia come
scrisse sier Nicolò Marzello, la copia di la qual è
scritta per avanti, et par ditti schiavi come scrive
il capitano li fosse mandati per la galia Dandola.
Item, aspeta bordine di la Signoria nostra di quello
habi a far, hessendo l’armada separada.
Item, dii ditto capitano apresso Sapienlia a dì
23 a hore 23. Avisa dii zonzer di sier Francesco Zi-
gogna provedador, et la galia Bolana et Poiana
grossa ; conclude : consejerà con li provedadori come
sempre à fato et non torà partido se non con l’a-
vantazo, et che su dette do galie manchava assai ho-
meni, maxime sulla Bolana, et pezo era haveano con-
drite lì sfera 500 fermento quali doveano discargar
a Corphù, et la causa fu per non indusiar. Item,
à ricevuto lettere zercha il capetan di le galie dii
trafego, che havia messo su mori a far protesti a’
nostri, etc. Ha trovà la verità, procederà, etc. Ta-
men disse mori farà omnino garbujo potendo. Item,
manda la copia di una lettera, abuta da sier Seba-
stian Balbi castelam di Cerigo, zercha questa ar-
mada. Item, dii zonzer di la nave patron Francesco
Tarlao quella note. Et manda una lettera, over de-
position di la Gania zercha il premier di una pa-
landaria di turchi a Chipsam, sarà scritta di sotto.
Dii ditto, di 24, hore 21, ivi. La qual lettera è
in conclusioni quello scrisse a Corphù, et si have
per avanti dii propinquar di 1’ armada de lì di bora
in bora, erano in bordine, etc. La qual non fu leta.
E da saper in la depositimi! di tre schiavi fuziti
da le galeaze, disse questo di più di quello scrisse
sier Nicolò Marzello par sia nave di cheba 24, et
homeni 37 milia su F armada, galeaze tre di 36
banchi F una, con 200 gianizari per una, do nave
grosse, una de bote 3000 su la qual è Camalli, et
non sapevano dove la volesse andar, et che li gia-
nizari voleva saper, et li fo risposto tutto el mondo
non lo saperà

Da Malvasia, di sier Andrea da Riva podestà,
di 21, al capitano zeneral. Li avisa zercha F arma-
da turchescha, come ho scritto di sopra.
Da Cerigo, di sier Sebastiam Balbi castelam, di
18, al preditto capitano. Come la barcha di la nave
turchescha era venuta propinqua a quel loco vo- 412
lendo vituarie per li Ihoro danari, li rispose esser
contento, ma non venisse in terra li homeni per
mancho scandolo, tamen niun era parso, et lui man-
doe la ditta risposta a la nave, la qual era di bote
2000 con homini 500. Item, scrive come ha da li
homini di uno castello chiamato San Dimitri lì su
F isola di Cerigo, che uno schierazo di turchi ca -
pitò lì per fortuna, armado come galia grossa ; et
intesene F armada era velie 310, et che turchi di-
mandò il numero di F armada di la Signoria ; li
disse quel nostro era galie 70 solil, grosse 30, nave
50, et che turchi rise dicendo sapemo ben. Item,
come ditta armada turchescha era sparpagnà; et
esser sta trovà farina et cosse assai a quelle rive, et
questo per la fortuna F have a cao Mantello che per
la tramontana tutta si sparpagnò : disse voi andar
iìi Puja, dubita pur di F armada nostra.
Da la Conia. Una deposilion irata dii loco di
criminali de lì, de ... lujo. Come ha vendo inteso che
a Chipsam era sta presa una palandaria di turchi,
unde quelli di la Cania armeno quatro barche per
mandarla a tuor, et quella fo presentada con alcuni
turchi, quali examinati referisse era la ditta carga di
farine et biscoti, eran homeni 45, tra i quali 13 cri-
stiani, disse F armada esser velie 300, et a Galipoli
esser sta armade 67 galie el resto a Constantinopoli,
et per fortuna si separò, et dete in una nave su la
qual li altri homeni fuzite, et restò suso la ditta pa-
landaria solum 7 turchi, et F boro tajò F alboro, et
capitò in golfo de Chipsam, unde quelli con barche
F andono a tuor : dicono F armada va in Puja, et
le zente terrestre esser 60 milia, et li homini su l’ar-
mada esser 40 milia, ma non hanno cavalli, et ditta
palandaria era carga de biscoti, farine, armizi et ar-
tilarie, nude sier Marco Corer rector spazò tal aviso
al capitano zeneral, et li mandò do de de ditti tur-
chi acciò intendi el tutto, et terà il schierazo di bote
200, et cussi li turchi fino intendi.
Di sier Alvixe Marcello, capitano di le nave, di
20, sora Sapienla. Come el capitano à comandato le
galie grosse vengano lì, et era sta bona opinion, qual
erano venute, et venendo F armata turchescha, dice
esser mejo star in mar. Conclude à bon cuor, e scri-
ve la nova abuta di Legena, spera vitoria, promete
far, etc.
 
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