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Sanutus, Marinus; Berchet, Guglielmo [Editor]; Fulin, Rinaldo [Editor]; Barozzi, Nicolò [Editor]; Stefani, Federico [Editor]
I diarii (1496-1533) (Tomo 2): [1.10.1498 - 30.9.1499] — Venezia: Visentini, 1879

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https://doi.org/10.11588/diglit.67588#0581
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in Aste che sarano lanze 100. Per l’altra lettera di
4 avoslo: il re haverli ditto a Ginevra esser zonto
sguizari -2000, sichè sarano 1400 in campo et ne poi
haver aumei-0 10 mìlia, e poi l’orator parlò col. Car-
dinal Roana qual li disse esser lettere di oratori dii
roy apresso il re de’ romani: come quel re li havea
ditto voler pari ir in Italia insieme col roy da boni
fradelli e a questo modo l'aria l’acordo con sguizari
come vorano, zoè lasserà luor Milan al roy ci il stado
di la Signoria sia lassalo luor a lui, aliler si faria
prima turcho che lassai- luor Milan al roy, et che ’l
dillo Cardinal li disse: el roy voi andar da la rama;
et l’orator noslro exortò al tornar presto, lassava
de li cl. Cardinal, cl gran canzolier e lo so consejo.
Ilem, scrive esso oraior non poteva mandar lettere
de qui come cl vocia, perchè misier Zuam Jacomo
ha scritto non ha modo di mandar lettere de qui se
non con gran spexa, pechò non scriva se non è im-
portanlia. Per l’altra di 5 avoslo: come il re havia
spazà lettere al papa c diversi principi di Germania
438 dammelo el. signor Lodovico che havia fato venir
turchi contea la Signoria. Ilem, eri ricevete lettere
di la Signoria per Placidio, di. 19, qual le lexc al Car-
dinal per esser partilo el roy licei fosseno replichate.
Fono le prime per le qual intese a Milan esser pre-
xon uno corier et il roy ha sccillo al papa vogli sco-
munichar el signor Lodovico perchè niun non li
darà favor maxime per haver incita il. Turcho; elicmi
scrisse a li declori di l’imperio. Ilem, quella malina
il roy partite con Ire cavati, il resto li va drio per
statela, resta il Cardinal con potestà regia. Ilem,, per
Placidio inlese il. Triulzi haver preso Spina loco verso
il. zenoese, era ben 700 Uomini dentro, di lì qual ne
amazò 100, il. resto lato prosoni e minato le mura.
Ilem, por via dii ducila di Lorena ha inteso di sgui-
zari, in la rota detono al re, esser morti 300 zenti-
Ihomeni alemani et 7 conti. Ilem, a dì 3 monsignor
di Ligny partì da Liom per andar in Aste, el mon-
signor di Biau fratello dii Cardinal di Roam elicmi,
con 300 cavali, è venuto di qua da' monti. Ilem, era
li uno messo dii marchexe di Manina qual voi star
lì, come el dice, tino el suo signor habi risposi a da
la Signoria nostra. Ilem, Placidio ritorna, qual, ha
ditto al roy dii. zorno e come si habi a romper, et
che la Signoria ha tutto in ordine solum li mancha
saper questo, eie.
Vene domino Jacomo da Nola secretano dii conte
di Pitiano con uno altro secretarlo noviler venuto
chiamato Francesco... ; et expose il. conte voleva da
la Signoria ducati 2000 over li sia mantenuto la
conduta juxla la promessa; fo mandalo fuori per

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consultar et poi li fo risposto si scriverla a li prove-
dadori il. voler noslro.
Da poi disnar fo pregacli. Vene il principe, e poi
leto lettere.
Fu posto parte per li consejeri : che ogni zorno
di la setimana futura sia chiamado el pregadi e tutti
vegni solo pena di 10 ducali, a requisition di sier
Hironimo Capello stato provedador per le camere,
et bave 27 di no e fo presa : voi menar sier France-
sco Corner fo camerlengo a Padoa.
Ilem, lo posto, per li savii dii consejo e di terra
ferma, dir a. 1’oraior ispano è qui, ritorna in Spagna,
zercha le cosse dii Turcho, et danai’ il signor Lodo-
vico, et donarli 20 braza di voi odo negro. Bave 9 di
no, il resto di la parte e fu presa.
Ilem, fo posto, per li savii preditti e nui savii ai
ordeni, di scriver al provedador di Cataro logli Zupa
a la. Montagna negra con queli pati li par; ha ve una
non sincera, 3 di no, 172 di la parte. Et è da saper
fo mio aricordo che niun si ricordava di questo.
Ilem, fo posto per Ihoro savii la parte di le gra-
fie di le vendede di le caxe, cossa molto crudel et
longa; contradixe sier Gasparo Malipiero era prove-
dador sora i olici! ; li rispose sier Filippo Trum pro-
curato}’ savio dii consejo, sier Polo Pixani el cavalier
Favogador volse andar in renga; et fo terminato di-
ferir, eie.
Ilem, fo posto per li ditti far 2000 prò visionati
di castelli e teritorii nostri, exeptuando il Frinì e tri-
visan e sia fata la mostra per li capitani e vice cola-
lerali, con ducali 3 al moxe, zoè uno ducato pagi la
Signoria e do Ihoro, e siano mandali in campo, et
non hessendo boni horneni queli dii commi pagine
un bon. Et cussi poi in execution fo fate le lettere et
compartito per li teritorii zoè Padoa e li castelli pro-
visionali 500, visentin e li castelli 500, veronese
300, brexan 200, Asola e la squadra 100, Salò e la
squadra 100, Bergamo con le valle 300, che vien a
stimar lui lo prò visionali 2000 e lo mandalo via.
Ilem, fo mandato in questa sera in campo du-
cali 20 milia quasi tutti novi di zecha, e tutta via e
di festa si baie in zecha.
A dì 25 avoslo. In collegio, avanti fosse aldito 438*
ninno, fo le la;
Da Roma, di l’oraior noslro, di 17, 19 fin 20.
Come à ricevuto lettere di la Signoria nostra con li
avisi dii zeneral et di Nepanto di l’arziepiscopo, di
26, et da poi disnar quel zorno ancloe dal papa qual
aldito le nove turchesche si cavò la bercia di testa,
et, genib'ds flexis con le man zonte voltato verso una
nostra Dona, pregò Idio donasse vitoria a la Signo-

MCCCCLXXXXIX, AGOSTO.
 
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