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‘jCliein^
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aa^L Domenicani contrailo, de {Fendendo i lì'oro, che,se ben Fhucmonon può
Wi acquistar la grana lenza Vaiato di Dio speciale petueniente ; nondimeno
Cillfe incerto modo la volontà Tempre può contrastarui, & ricusarlo; & quando
a’rifcp Joriccue, è perche preda il (uo attenta, èc coli vuole: se non vi si vole.Ce il
(piatirà noffio attenta,non vi sarebbe causa perche tutti sion fodero cóueititi-.per-
stguiri che,secondo l’A pocalipsi, Dio ttà tempre alla porrà,& batte;& è deno de3
foenegiil Padri, fatto anco volgare , che Dio dà la grada ognuno che la vuole; &,
ipeiòen, perche la Scrittura diurna Tempre ricerca da noi quello cósenso ; che il dir8
cullali altamente^leuar la libeuàdella volontà, & dire,che Dio si violenza.
Papa Paolo III. LIBRO SECONDO. 215
volótà?che ilcredcre:&, per loia determinatione, & ri sola rione'dettavo- ‘sioTc
jon.rà?rhuomo può credere,che il numero delle stesse sia paisose coli vorrà» * i vi.
I, * Sopri; ri terzo articolo,Se per il peccato, il Libero arbitrio si perdette:
heìh pernio addotte moke & molceautoritàdi Sàt’ Agostino,checsprettamen- .
tc lo dicono,ne potédesi in altra maniera staggire,ilSotto irniente il modo,
c^'b co dire* Che la vera libertà è e quiuoca, potendo damare, onero dal nome
Ches ' libera; onero dal verbo liberare: che, nel primo Tenta, s’oppuone alla ne-
rà^ cessihà: or nei tecondo,s’oppuone alla seruirù;& che,quàdo ditte Sàt8 Ago-
stiDOjcls il Libero arbitrio è perduro, non altro volle inferire, senon?ch?è
fofto Terno del peccato5& del Diauolo:disserenza,che no fu penetrata:per-
com/r che per ciò il seruo no è libero, perche non può farla volócà Tua, ma è
cepQhl1 colhettodi seguire quella del padrone: & secondo quel Tuo parere, non si.
potetia biasmare Luthero d’hauer intitolato vn libro, De feruo arbìtrio.
ap s II quarto articolo a molti panie sciocco, quali diceuanp , che libertà il qiwtoè
di 's1!li' s’intende vna potestà ad ambidoi i compri): peto non si poteuadire che (chtrm;o<
vi siala libertà al male, se non è anco al bene» Ma quelli furono fatti ri- '
conoseere, con auuerdrglnche i Santi in Cielo, & gli Angeli beati, sono
liberi alla pane solo del bene : però non era inconueniente, che altri po-
tetterò esser liberi alla sola parte del far male.
Nell’ essaminar il quinto e iesto artieolo, del conserita, ch’il Libero
arbìtrio pretta all’inspiratione diuina, onero gratia preueniente ; i frati dì
Francescani, & Domenicani, furono d’openione diuersa, contendendo
quelli, che potendo la volontà da se medesima prepararsi, tanto piu è in
Da libertà d’accettare o rifiutar la diuina preuentione, quando Dta gli
porge aiuto, inanzi che vsi le forze della natura: & negando i DomenL
cani,che le optre precedami la vo^atione srano veramente preparatorie,
& dmdo per ciò kmpre il primo luogo a Dio. Fu nondimeno tra essì
eqoebc Incontrario dicendo Fia AloisioL' ataneo,che due Torti di gratin piene-
;vhrp piente, secondo la dottrina di San 1 homata, L io operaua nell’ animo;
Ihna, (ufficiente , l’altra efficace ; alla prima può la volontà &consentire
ncrAt & repugnare: ma alla seconda non già : chela contradittione non coni-
oto:p porta, chea-ila efficacia sia repugnao. Ailegaua, perpruoua, luoghi di
enz^a §an Gio.uanni^& di San Paolo, & espositioni diSant’Agostino molto
eltajii chiare ; rispondrua^ che apponto di qua natte, che tutti non sono con-
Jegauaoo «ertiti, perche c^ri non sono efficacemente preuenuti: che il timor di
cheolifs offendere il Lìbero arbitrio .è zttato daS. Thomaso leuaro;il qual disse,
qtJch £he sono le gota @c|e da causa cpntxaiia^ma dalia
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aa^L Domenicani contrailo, de {Fendendo i lì'oro, che,se ben Fhucmonon può
Wi acquistar la grana lenza Vaiato di Dio speciale petueniente ; nondimeno
Cillfe incerto modo la volontà Tempre può contrastarui, & ricusarlo; & quando
a’rifcp Joriccue, è perche preda il (uo attenta, èc coli vuole: se non vi si vole.Ce il
(piatirà noffio attenta,non vi sarebbe causa perche tutti sion fodero cóueititi-.per-
stguiri che,secondo l’A pocalipsi, Dio ttà tempre alla porrà,& batte;& è deno de3
foenegiil Padri, fatto anco volgare , che Dio dà la grada ognuno che la vuole; &,
ipeiòen, perche la Scrittura diurna Tempre ricerca da noi quello cósenso ; che il dir8
cullali altamente^leuar la libeuàdella volontà, & dire,che Dio si violenza.
Papa Paolo III. LIBRO SECONDO. 215
volótà?che ilcredcre:&, per loia determinatione, & ri sola rione'dettavo- ‘sioTc
jon.rà?rhuomo può credere,che il numero delle stesse sia paisose coli vorrà» * i vi.
I, * Sopri; ri terzo articolo,Se per il peccato, il Libero arbitrio si perdette:
heìh pernio addotte moke & molceautoritàdi Sàt’ Agostino,checsprettamen- .
tc lo dicono,ne potédesi in altra maniera staggire,ilSotto irniente il modo,
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arbìtrio pretta all’inspiratione diuina, onero gratia preueniente ; i frati dì
Francescani, & Domenicani, furono d’openione diuersa, contendendo
quelli, che potendo la volontà da se medesima prepararsi, tanto piu è in
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& dmdo per ciò kmpre il primo luogo a Dio. Fu nondimeno tra essì
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Ihna, (ufficiente , l’altra efficace ; alla prima può la volontà &consentire
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