13S
LIBRO II — IL PRIMO RINASCIMENTO
a Venezia nel 1507 come l'Euclide latino della Biblioteca di Wolfenbiittel). Cfr.
G. Leidinger nei « Sitzungsberichte dei- Bayerischen Akademie der Wissenschaft-
en », 1929, fase. 3.
Sulle xilografie della Hypnerotomachia : Pillon, Quelques mots sur le songe
de Poliphile, « Gaz. d. b.-arts » 1879. Ephrussi, Etitde sur le songe de P., Pa-
rigi 1888. Appell, The dream of Poliphilus, Londra 1893, con riproduzione com-
pleta delle xilografie. Poppelreuter, Der anonyme Meister des Poliphilo, Stra-
sburgo 1904 (« Zur Kunstgesch. des Auslandes », fase. XX) che difende l'inso-
stenibile attribuzione a Palma il vecchio, nonostante che l'Ephrussi avesse già
rintracciato le marche dell'incisore. Sullo « stato attuale della questione della
H. P. » ha scritto O. Pollak nella « Kunstchronik » 1911-1912, n. 28. [C. E. Rava,
A proposito delle figure dell' Hypnerotomachia, « L'Arte » n. s. XVIII (1951-52)
33-38]. Cfr. anche la ricostruzione romantica di Roma nel codice modenese scritto
pel Marcanova, medico padovano e lettore a Bologna, pubbl. da Chr. Huelsen
col titolo : La Roma antica di Ciriaco d'Ancona, Roma 1907. [Su questo co-
dice cfr. anche E. B. Lawrence, The illustrations of the Oarrett and Modena
manuscrìpts of Marcanova, « Memoirs of the American Academy in Rome »
VI (1927) 127-131].
3. — I TEORICI PURI DEL PRIMO RINASCIMENTO
Comprendiamo sotto questo nome un gruppo di scrittori che cer-
cano di determinare i fondamenti formali delle arti figurative in senso
strettamente matematico : Francesco di Giorgio, Piero della Fran-
cesca, Luca Pacioli ; ognuno di essi rappresenta un aspetto caratteri-
stico di questa letteratura.
L'architetto, pittore e scultore senese Francesco (Cecco)
di Giorgio Martini ha composto il suo trattato sull'archi-
tettura civile e militare dopo il 1482 alla corte d'Urbino; anche ai
principi delle corti italiane del Rinascimento è rivolto questo libro
delle nobili arti della guerra e della pace. Il Martini si ricollega so-
prattutto all'antico, le asserzioni degli scrittori antichi sono la sua
guida e il punto di partenza per la valutazione e la determinazione
del concetto dell'arte. Si duole assai amaramente che, nonostante gli
sforzi di un principe come Federigo da Montefeltro, non esista ancora
alcuna traduzione di Vitruvio, — la più antica risale come è noto
all'ambiente raffaellesco romano. Anche il Martini ha dunque l'am-
bizione di creare un Vitruvio moderno, e i sette libri del suo trattato
mostrano già nelle loro introduzioni filosofiche l'aderenza al modello
antico. Come l'Alberti egli si atteggia a togato : è un capriccio classi-
cheggiante, assai notevole del resto per le piccole corti dei principi
italiani, il suo progetto di un palazzo principesco con un « orecchio
di Dionisio ».
LIBRO II — IL PRIMO RINASCIMENTO
a Venezia nel 1507 come l'Euclide latino della Biblioteca di Wolfenbiittel). Cfr.
G. Leidinger nei « Sitzungsberichte dei- Bayerischen Akademie der Wissenschaft-
en », 1929, fase. 3.
Sulle xilografie della Hypnerotomachia : Pillon, Quelques mots sur le songe
de Poliphile, « Gaz. d. b.-arts » 1879. Ephrussi, Etitde sur le songe de P., Pa-
rigi 1888. Appell, The dream of Poliphilus, Londra 1893, con riproduzione com-
pleta delle xilografie. Poppelreuter, Der anonyme Meister des Poliphilo, Stra-
sburgo 1904 (« Zur Kunstgesch. des Auslandes », fase. XX) che difende l'inso-
stenibile attribuzione a Palma il vecchio, nonostante che l'Ephrussi avesse già
rintracciato le marche dell'incisore. Sullo « stato attuale della questione della
H. P. » ha scritto O. Pollak nella « Kunstchronik » 1911-1912, n. 28. [C. E. Rava,
A proposito delle figure dell' Hypnerotomachia, « L'Arte » n. s. XVIII (1951-52)
33-38]. Cfr. anche la ricostruzione romantica di Roma nel codice modenese scritto
pel Marcanova, medico padovano e lettore a Bologna, pubbl. da Chr. Huelsen
col titolo : La Roma antica di Ciriaco d'Ancona, Roma 1907. [Su questo co-
dice cfr. anche E. B. Lawrence, The illustrations of the Oarrett and Modena
manuscrìpts of Marcanova, « Memoirs of the American Academy in Rome »
VI (1927) 127-131].
3. — I TEORICI PURI DEL PRIMO RINASCIMENTO
Comprendiamo sotto questo nome un gruppo di scrittori che cer-
cano di determinare i fondamenti formali delle arti figurative in senso
strettamente matematico : Francesco di Giorgio, Piero della Fran-
cesca, Luca Pacioli ; ognuno di essi rappresenta un aspetto caratteri-
stico di questa letteratura.
L'architetto, pittore e scultore senese Francesco (Cecco)
di Giorgio Martini ha composto il suo trattato sull'archi-
tettura civile e militare dopo il 1482 alla corte d'Urbino; anche ai
principi delle corti italiane del Rinascimento è rivolto questo libro
delle nobili arti della guerra e della pace. Il Martini si ricollega so-
prattutto all'antico, le asserzioni degli scrittori antichi sono la sua
guida e il punto di partenza per la valutazione e la determinazione
del concetto dell'arte. Si duole assai amaramente che, nonostante gli
sforzi di un principe come Federigo da Montefeltro, non esista ancora
alcuna traduzione di Vitruvio, — la più antica risale come è noto
all'ambiente raffaellesco romano. Anche il Martini ha dunque l'am-
bizione di creare un Vitruvio moderno, e i sette libri del suo trattato
mostrano già nelle loro introduzioni filosofiche l'aderenza al modello
antico. Come l'Alberti egli si atteggia a togato : è un capriccio classi-
cheggiante, assai notevole del resto per le piccole corti dei principi
italiani, il suo progetto di un palazzo principesco con un « orecchio
di Dionisio ».