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III. - LA TOPOGRAFIA ARTISTICA 221

Il Memoriale di molte statue e pittare della città di Firenze dell'Albertini,
Firenze, Tubini, 1510, ristampato (per nozze Mussini-Viaggio) da Gaetano e
Carlo Milanesi e cosi pure da Cesare Guasti, Firenze 1863, e nel supplemento
della traduzione del Jordan di Cbowe e Cavalcaseli^, Geschichte der italieni-
schen Malerei, Lipsia 1809, II. Bel facsimile curato da Herbert P. Home nel
«Florence Press», Letchworth, 1909; [facsimile dell'edizione originale, a cura
di Odoardo Campa per le nozze Campa-Levy, Firenze 1932]. Sulla relazione
col Vasari v. Kallab, Yasaristudien, 166 sg. Pare che A. F. Doni abbia ideato
una specie di Firenze illustrata in 6 libri. Cfr. l'indice delle opere di questo
irrequieto progettista nel suo Disegno (Venezia 1549), Appendice, 45 sgg. (let-
tera al Morosini). Là appunto altre lettere ancora cercano di dare com-
pendi delle opere d'arte pili importanti a Firenze e in altre città. Nominiamo
qui ancora una volta i diari fiorentini di Luca Landucci (dal 1450
al 1519), edizione Del Badia, Firenze 1883, e di Agostino Lapini (fino
al 1592), ed. Corazzini, Firenze 1900, pregevoli per le numerose notizie di storia
dell'arte. Il solo Landucci già nelle Memorie originali del Gualandi IV, 94, e
in Gaye, Carteggio inedito, II, 464. Lo Janitschek (prima della pubblicazione
del Del Badia) cercò dì dare in compendio le notizie più importanti, « Rep. f.
Kunstw. » III, 377 sg. Il Landucci, che del resto era anche egli un dilettante,
— nel 1505 dedica al Cronaca uno schizzo architettonico, — veramente non è
sempre sicuro (attribuisce a Donatello la tomba di Leonardo Aretino) ma molto
pregevole come testimone oculare, che segue fedelmente i numerosi eventi arti-
stici della sua città nativa.

Prima della prima edizione del Vasari del 1550 apparve inoltre la volu-
minosa descrizione dell'Italia di Fra Leandro Alberti, Descrit-
tione di tutta Italia, Bologna 1550, [Venezia 1551, 1553, 1557, 1561, ecc. fino al
1596; in latino Colonia 1566, 1567]. Contiene nel modo tradizionale liste
degli artisti e delle opere d'arte più cospicue di ogni città, con più d'una
informazione preziosa; informa qua e là anche intorno a collezioni private.
Ne cito alcune, secondo l'edizione del 1561 : fol. 44 v. chiese di Firenze, 47 v.
elenco di artisti, f. 328 Bologna, chiese, 336 pittori, scultori, architetti,
collezionisti; 348 v. Ferrara, 351 v. artisti; 394 Mantova, collezioni pri-
vate; 403 v. artisti a Brescia; 411 v. artisti a Bergamo (notizie estese sul-
l'intarsiatore Fra Damiano). In appendice, f. 75 sgg. un'ampia descrizione del
San Marco di Venezia. Degno di menzione è anche il diario di un nordico, il
giureconsulto Joh. Fichard di Francoforte, Iter Italicum, del 1536,
interamente stampato nel « Frankfurter Archiv fiir altere deutsche Literatur
und Geschichte », fase. Ili, Francoforte 1815, 1-130. Un estratto di questa opera
fatto dallo Schmorsow in « Rep. f. Kunstw. » XIV, 130 sg. Il Fichard descrive
varie opere d'arte in Roma, Napoli, Loreto, Ancona, Pisa, Lucca, Siena, Fi-
renze, Pistoia, Bologna, Pavia, Ravenna, Ferrara, Verona, e dà notevoli giu-
dizi, ma solo raramente, — assai caratteristico per un nordico, — nomi
d'artisti.

Marc'Antonio Michiel (l'Anonimo Morelliano), Notizia d'opere
di disegno (il titolo risale al Morelli); le date della raccolta del materiale
vanno dal 1521 fino al 1543, ma rimontano anche più indietro. La prima edi-
zione (secondo il ms. della Marciana) con un commento estesissimo ed eccel-
lente dell'Abate Jacopo Morelli, Bassano 1800. La seconda edizione, con buone
integrazioni alle note del Morelli, che però solo in parte sono state ristampate,
 
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