480 LIBRO VII — LA STORIOGRAFIA DEL BAROCCO E DEL CLASSICISMO
lui — è uno strano tipo di bohémien, Matthias Quadt von
Kinkelbach, la cui opera Teutscher Nation Heiligkeit (1609)
è come un tentativo di una storia degli artisti tedeschi; in fondo essa
è una guida per i viaggi dei nobili. Un esempio quasi isolato è l'auto-
biografia di un valente architetto tedesco, Elias Holl di Au-
gusta (1573-1646), che si provò anche nella teoria. Alla sterminata
letteratura locale italiana la Germania non può contrapporre che un
paio di opere, che si riferiscono a due dei suoi centri artistici più im-
portanti : la Historische Nachricht von den Niimbergischen Matite-
maticis und Kiinstìern di Joh. G a b r . Doppelmayr (1730)
e la Kunst-, Gewerb- und Handiverksgeschìchte che della sua patria
scrisse il patrizio di Augusta Paul von S t e 11 e n (1779-1788) ;
ambedue costituiscono il risultato finale di questo movimento, in una
caratteristica impostazione settentrionale, ad un'epoca in cui era
ormai evidente la decadenza politica e culturale delle antiche comu-
nità. Il più antico monumento della storiografia artistica di Augusta
è la descrizione del Rathaus e dei suoi dipinti uscita nel 1623.
Le Relationen dell'attivo agente artistico di Augusta Philipp
Hainhofer sono di carattere cosmopolita, ma contengono na-
turalmente una quantità di notizie importanti e pregevoli anche per
la stessa Augusta. È del 1617 la più antica descrizione della cattedrale
di Strasburgo, che conservò intatto in mezzo al barocco italiano il suo
carattere tedesco, anche prima che Goethe ne proclamasse l'intima
essenza medievale. Di E. Prick è un'antica descrizione della catte-
drale di Ulma (circa 1720). È infine da citare, per un territorio tedesco
artisticamente importantissimo, che volle però sempre avere una vita
isolata, la Tyrolis pictoria et statuaria del diligente bibliotecario di
Innsbruck Anton Roschmann (1694-1760, manoscritto nella
Biblioteca di Innsbruck).
Si possono menzionare anche le Nachrichten dello Hiisgen su ar-
tisti di Francoforte (17S0), i Beitràge zur Kumtgeschichte des Reichs-
stàdtchens Nordlingen del Beyschlag (1798) ; la Geschichte der Schicei-
zer Maler di Joh. Raspar Fiiessli (1755), amico del Winckelmann e del
Mengs. Molto materiale biografico e altro di carattere generale hanno
riunito dotti come il v. Murr, benemerito della patria sua Norim-
berga, e editore della prima bibliografia artistica tedesca e della più
antica rivista di storia dell'arte che sia apparsa in Germania, lo Hein-
ecken e il Meusel ; un altro membro della grandissima famiglia di
pittori svizzeri Fiiessli, Johann Rudolf, fece il primo dizionario te-
desco degli artisti, ancor oggi utile (I ed. 1763), il migliore certo e
il più attendibile fino alla grande opera del Nagler. Ne aveva già
lui — è uno strano tipo di bohémien, Matthias Quadt von
Kinkelbach, la cui opera Teutscher Nation Heiligkeit (1609)
è come un tentativo di una storia degli artisti tedeschi; in fondo essa
è una guida per i viaggi dei nobili. Un esempio quasi isolato è l'auto-
biografia di un valente architetto tedesco, Elias Holl di Au-
gusta (1573-1646), che si provò anche nella teoria. Alla sterminata
letteratura locale italiana la Germania non può contrapporre che un
paio di opere, che si riferiscono a due dei suoi centri artistici più im-
portanti : la Historische Nachricht von den Niimbergischen Matite-
maticis und Kiinstìern di Joh. G a b r . Doppelmayr (1730)
e la Kunst-, Gewerb- und Handiverksgeschìchte che della sua patria
scrisse il patrizio di Augusta Paul von S t e 11 e n (1779-1788) ;
ambedue costituiscono il risultato finale di questo movimento, in una
caratteristica impostazione settentrionale, ad un'epoca in cui era
ormai evidente la decadenza politica e culturale delle antiche comu-
nità. Il più antico monumento della storiografia artistica di Augusta
è la descrizione del Rathaus e dei suoi dipinti uscita nel 1623.
Le Relationen dell'attivo agente artistico di Augusta Philipp
Hainhofer sono di carattere cosmopolita, ma contengono na-
turalmente una quantità di notizie importanti e pregevoli anche per
la stessa Augusta. È del 1617 la più antica descrizione della cattedrale
di Strasburgo, che conservò intatto in mezzo al barocco italiano il suo
carattere tedesco, anche prima che Goethe ne proclamasse l'intima
essenza medievale. Di E. Prick è un'antica descrizione della catte-
drale di Ulma (circa 1720). È infine da citare, per un territorio tedesco
artisticamente importantissimo, che volle però sempre avere una vita
isolata, la Tyrolis pictoria et statuaria del diligente bibliotecario di
Innsbruck Anton Roschmann (1694-1760, manoscritto nella
Biblioteca di Innsbruck).
Si possono menzionare anche le Nachrichten dello Hiisgen su ar-
tisti di Francoforte (17S0), i Beitràge zur Kumtgeschichte des Reichs-
stàdtchens Nordlingen del Beyschlag (1798) ; la Geschichte der Schicei-
zer Maler di Joh. Raspar Fiiessli (1755), amico del Winckelmann e del
Mengs. Molto materiale biografico e altro di carattere generale hanno
riunito dotti come il v. Murr, benemerito della patria sua Norim-
berga, e editore della prima bibliografia artistica tedesca e della più
antica rivista di storia dell'arte che sia apparsa in Germania, lo Hein-
ecken e il Meusel ; un altro membro della grandissima famiglia di
pittori svizzeri Fiiessli, Johann Rudolf, fece il primo dizionario te-
desco degli artisti, ancor oggi utile (I ed. 1763), il migliore certo e
il più attendibile fino alla grande opera del Nagler. Ne aveva già