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Terzaghi, Nicola: Monumenti di Prometeo: studio esegetico
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9017#0227
TERZAGIII — MONUMENTI DI PROMETEO.
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venimento. Invece lo Jahn (Adi 1851. 279 sgg.) affermò che Hera sta sulla
sedia preparata da Efesto, dalla quale non si può muovere, mentre Pro-
meteo cerca di riconciliarla col dio del fuoco 48. Oggi siamo tornati giu-
stamente alla vecchia interpretazione del ritorno di Prometeo all' Olimpo 49 ;
anzi si può affermare col Wecklein ',0, che questo monumento è in stretta
relazione con la terza tragedia della trilogia eschilea, il IIp. Tiupcpópo;. In-
fatti esso è opera attica del V sec, ed in Attica Prometeo aveva il suo
culto '1: la Prometeide poi è certo della prima metà del V sec. Il Titano
ebbe la corona di lygos dopo la liberazione, quando tornò nel novero de-
gli dei, ciò che era rappresentato nel IIp. rcupcpópo; ; perciò si può credere
che 1' opera di Eschilo ebbe influsso diretto sull' animo dell' artista :'2. Con
Prometeo è giusto che salga al cielo anche Efesto ; e dati i numerosi rap-
porti che uniscono questi dei i quali rappresentano ambedue il principio
del fuoco, si capisce perfettamente lo scopo ed il senso delle figure dipinte
sui lati esterni della tazza.
Nicola Terzaohi.
*8) Così press'a poco dice anche il Dunini-
ler, Bonn. St. 81 sg., il quale però soggiunge
che Prometeo, domandato di consiglio dalla dea,
non sa che cosa fare. Ilera legata sulla seggiola
è dipinta certamente sul vaso Francois ; cfr. an-
che Gerhard, Etr. Sp. V Taf. 49.
M) Baumeister, Denkm. 1412.
'■'"') Aesch. Pr.8 p. 20.
Cfr. Sopii. OK 55 sg. : nop<pópog
Tixòcv Ilpoi-iyi&s'jc;.
'2) Questa kylix costituisce una prova di
più in favore della fortunata teoria del Westphal
sulla disposizione delle tragedie nella trilogia
eschilea; cfr. Proli, zu Aesch., Anhang. Infatti
essa sarebbe incomprensibile se non si riferisse
alla tragedia della deificazione di Pr., tragedia
il cui nome IIp. nupyópoc, ricorda il nome di culto
col quale il Titano veniva onorato. Cfr. la nota
precedente. E viceversa, se la terza tragedia
non fosse appunto il IIp. Tiupcpópog, giusta il mito
preesistente ad Eschilo, non si comprendereb-
bero gli dei sulle altre figurazioni vasculari.
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venimento. Invece lo Jahn (Adi 1851. 279 sgg.) affermò che Hera sta sulla
sedia preparata da Efesto, dalla quale non si può muovere, mentre Pro-
meteo cerca di riconciliarla col dio del fuoco 48. Oggi siamo tornati giu-
stamente alla vecchia interpretazione del ritorno di Prometeo all' Olimpo 49 ;
anzi si può affermare col Wecklein ',0, che questo monumento è in stretta
relazione con la terza tragedia della trilogia eschilea, il IIp. Tiupcpópo;. In-
fatti esso è opera attica del V sec, ed in Attica Prometeo aveva il suo
culto '1: la Prometeide poi è certo della prima metà del V sec. Il Titano
ebbe la corona di lygos dopo la liberazione, quando tornò nel novero de-
gli dei, ciò che era rappresentato nel IIp. rcupcpópo; ; perciò si può credere
che 1' opera di Eschilo ebbe influsso diretto sull' animo dell' artista :'2. Con
Prometeo è giusto che salga al cielo anche Efesto ; e dati i numerosi rap-
porti che uniscono questi dei i quali rappresentano ambedue il principio
del fuoco, si capisce perfettamente lo scopo ed il senso delle figure dipinte
sui lati esterni della tazza.
Nicola Terzaohi.
*8) Così press'a poco dice anche il Dunini-
ler, Bonn. St. 81 sg., il quale però soggiunge
che Prometeo, domandato di consiglio dalla dea,
non sa che cosa fare. Ilera legata sulla seggiola
è dipinta certamente sul vaso Francois ; cfr. an-
che Gerhard, Etr. Sp. V Taf. 49.
M) Baumeister, Denkm. 1412.
'■'"') Aesch. Pr.8 p. 20.
Cfr. Sopii. OK 55 sg. : nop<pópog
Tixòcv Ilpoi-iyi&s'jc;.
'2) Questa kylix costituisce una prova di
più in favore della fortunata teoria del Westphal
sulla disposizione delle tragedie nella trilogia
eschilea; cfr. Proli, zu Aesch., Anhang. Infatti
essa sarebbe incomprensibile se non si riferisse
alla tragedia della deificazione di Pr., tragedia
il cui nome IIp. nupyópoc, ricorda il nome di culto
col quale il Titano veniva onorato. Cfr. la nota
precedente. E viceversa, se la terza tragedia
non fosse appunto il IIp. Tiupcpópog, giusta il mito
preesistente ad Eschilo, non si comprendereb-
bero gli dei sulle altre figurazioni vasculari.