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Trombetta, Paolo
Donatello — Roma [u.a.]: Loescher, 1887

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https://doi.org/10.11588/diglit.66195#0300
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— 228 —

n
I simboli degli Evangelisti.
Non son opera di Donato, ma, sotto la direzione di lui,
eseguiti da quattro fra’ più valorosi discepoli suoi : Giovanni
e Anton Celino, entrambi da Pisa, Francesco del Valente e
Urbano da Cortona. Furon lavorati, martellando le piastre di
bronzo, in modo da produrre il rilievo designato. E, anche
nei più minuti accessori, dimostrano essere stati condotti con
rarissima diligenza. Li1 Angelo di 8. Matteo è il più bello dei
quattro.
IX.
La statua equestre d’Erasmo Da Narni
detto il Gattamélata.
(Padova).
L’Opera di Donatello a Padova fu coronata con la statua
equestre, eretta per decreto della Repubblica di Venezia al-
l’illustre capitano, designato dagli storici sotto i vari nomi
d’Erasmo, Stefano e Francisco da Narni, soprannominato il
Gattamelata, a cagione dell’astuzia e rapidità de’ suoi movi-
menti in guerra.
Figlio d’un fornaio, fin da giovane, seppe segnalarsi per
la sua prestanza, per l’ardir grande, per tutte quelle doti
che valevan sole a rendere l’uomo rispettabile e rispettato
(avremmo detto meglio temibile e temuto) in una società
che avea sì poco salde basi, senza leggi protettrici, senza
 
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