D I S C O R S l
£
Datori di leggi, e altri che si sono perlaloro patria
affaticati, essere più presto ainmirate chc imitate, anzi
in tanto da ciascuno in ogni parte fuggite, che di
quell’ antica virtu non ci è rimaso alcunsegno, non
posso fare che insieme non me ne maravigli e dolga :
e tanto più , quanto io veggio nelle differenze che
tra i Cittadini civihnente nascono, o nelle malattie
nelle quali gli uomini incorrono, essersi sempre
ricorso a quei giudicj, o a quei rimedj che da-
gli antichi sono stati giudicati o ordinati. Perchè
le leggi civili non sono altro che sentenze date da-
gli antichi Giureconsulti, le quali ridotte in ordine
a’ presenti nostri Giureconsuiti giudicarc inscgnano ;
nè ancora la Medicina è altro, che esperienza fatta
dagli antichiMedici, sopra la quale fondano i Me-
dici presenti i loro giudicj. Nondimeno nello or-
dinare le Repubbliche, nel mantenere gli Stati, nel
governare i Regni, ncll5 ordinare la milizia, e
anuniniftrare la guerra, nel giudicare i sudditi,
nello accrescere lo Imperio , non si trova nè Prin-
cipe, nè Repubblica , nè Capitano, nè Cittadino,
che agli esempj degli antichi ricorra. II che mj
persuado che nasca, non tanto dalla debolezza nel-
la quale la presente educazione ha condotro il mondo,
o da quel male ch’ un ambizioso ozio ha fatto a
molte provincie e città Cristiane, quanto dal non
avere vera cognizione delle istorie, per non
trarne, leggendole, quel scnso, nè gustare di loro
quel sapore, che elle hanno in se. Donde nasce, che
infiniti che leggono, pigliano piacere di udire
quella varietà degli accidenti che in esse sì conten-
gono, senza pensare altrimenti di. imitarle, giudi-
cando
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Datori di leggi, e altri che si sono perlaloro patria
affaticati, essere più presto ainmirate chc imitate, anzi
in tanto da ciascuno in ogni parte fuggite, che di
quell’ antica virtu non ci è rimaso alcunsegno, non
posso fare che insieme non me ne maravigli e dolga :
e tanto più , quanto io veggio nelle differenze che
tra i Cittadini civihnente nascono, o nelle malattie
nelle quali gli uomini incorrono, essersi sempre
ricorso a quei giudicj, o a quei rimedj che da-
gli antichi sono stati giudicati o ordinati. Perchè
le leggi civili non sono altro che sentenze date da-
gli antichi Giureconsulti, le quali ridotte in ordine
a’ presenti nostri Giureconsuiti giudicarc inscgnano ;
nè ancora la Medicina è altro, che esperienza fatta
dagli antichiMedici, sopra la quale fondano i Me-
dici presenti i loro giudicj. Nondimeno nello or-
dinare le Repubbliche, nel mantenere gli Stati, nel
governare i Regni, ncll5 ordinare la milizia, e
anuniniftrare la guerra, nel giudicare i sudditi,
nello accrescere lo Imperio , non si trova nè Prin-
cipe, nè Repubblica , nè Capitano, nè Cittadino,
che agli esempj degli antichi ricorra. II che mj
persuado che nasca, non tanto dalla debolezza nel-
la quale la presente educazione ha condotro il mondo,
o da quel male ch’ un ambizioso ozio ha fatto a
molte provincie e città Cristiane, quanto dal non
avere vera cognizione delle istorie, per non
trarne, leggendole, quel scnso, nè gustare di loro
quel sapore, che elle hanno in se. Donde nasce, che
infiniti che leggono, pigliano piacere di udire
quella varietà degli accidenti che in esse sì conten-
gono, senza pensare altrimenti di. imitarle, giudi-
cando