LlSRO PRIMO.
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quando ella rimanga sopra le spalle d’uno; ma sl
bene quando ella rimane alla cura di molti, e che
a molti stia il mantcnerk. Perchè così come moltì
non sono atti ad ordinare una cosa, per non co-
nosccre il bene di quelia 3 causato dalle diverse opi-
nioni che sono fra loro, così conosciuto che l’hannó,
non si accordano a lasciarlo, E che Romolo folse
di quei che nclla morte deì fratello e del compagno
meritasse scusa, e che quello che fcce, fosse per il
benecomune, enonper ambizione propria, Io csimo-
fìra, lo avere quegli subito orcjinato un Senato, con ii
quale si consigliasse, e secondo l’opinione deì quale
cìeliberasse, E chi considcra bene i’aurorità che
Romolo lì riserbò, vcdrà non se ne essere riserhata
alcun’ ahra chc ccmandare agìi cserciti quando si
era deliberata ia gucrra, c di ragunare il Senato.
II che si vidde poi, quando Roma divenne libéra
pcr la cacciata de’ Tarquinj, dove da’Romani non
fu innovato alcun ordine dello antico, se non che
in luogo d’uno Re perpetuo, fossero due Consolì
annuali. II che testifica tutti gli ordini primi di
quella città essere fìati pìù consormi ad un viverc
civiie e libero, che ad uno assoluto e tir'annico.
Potrebbesi dare in corroborazione dcìle cose sopra
dette infiniti esempj, corae Mosc, Licurgo, Solone,
cd altri fondatori di Rcgni e di Repubbliche, i quali
poterono , per aversi attribuito un’ autorità, sor-
mare leggi a proposito cìel bcnc comune; rna gli
voglio lasciare indictro, come cosa nota. Addut-
ronnc solamente uno, non si celebrc, ma da con~
siderarsi pcr coloro che desidcrassero effcre di buonc
leggi ordinatori; iì quale è, chc desiderando. Agide
C 4
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quando ella rimanga sopra le spalle d’uno; ma sl
bene quando ella rimane alla cura di molti, e che
a molti stia il mantcnerk. Perchè così come moltì
non sono atti ad ordinare una cosa, per non co-
nosccre il bene di quelia 3 causato dalle diverse opi-
nioni che sono fra loro, così conosciuto che l’hannó,
non si accordano a lasciarlo, E che Romolo folse
di quei che nclla morte deì fratello e del compagno
meritasse scusa, e che quello che fcce, fosse per il
benecomune, enonper ambizione propria, Io csimo-
fìra, lo avere quegli subito orcjinato un Senato, con ii
quale si consigliasse, e secondo l’opinione deì quale
cìeliberasse, E chi considcra bene i’aurorità che
Romolo lì riserbò, vcdrà non se ne essere riserhata
alcun’ ahra chc ccmandare agìi cserciti quando si
era deliberata ia gucrra, c di ragunare il Senato.
II che si vidde poi, quando Roma divenne libéra
pcr la cacciata de’ Tarquinj, dove da’Romani non
fu innovato alcun ordine dello antico, se non che
in luogo d’uno Re perpetuo, fossero due Consolì
annuali. II che testifica tutti gli ordini primi di
quella città essere fìati pìù consormi ad un viverc
civiie e libero, che ad uno assoluto e tir'annico.
Potrebbesi dare in corroborazione dcìle cose sopra
dette infiniti esempj, corae Mosc, Licurgo, Solone,
cd altri fondatori di Rcgni e di Repubbliche, i quali
poterono , per aversi attribuito un’ autorità, sor-
mare leggi a proposito cìel bcnc comune; rna gli
voglio lasciare indictro, come cosa nota. Addut-
ronnc solamente uno, non si celebrc, ma da con~
siderarsi pcr coloro che desidcrassero effcre di buonc
leggi ordinatori; iì quale è, chc desiderando. Agide
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