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Machiavelli, Niccolò; Valenti, Giuseppe ¬de¬ [Hrsg.]
La Sublime Scuola Italiana: Ovvero Le Più Eccellenti Opere Di Petrarca, Ariosto, Dante, T. Tasso, Pulci, Tassoni, Sannazzaro, Chiabrera, Burchiello. Macchiavelli, Boccaccio, Casa, Varchi, Sperone Speroni, Lollio, Gozzi, Martinelli, Algarotti (Prosatori ; Vol. 3): [Celebri E Interessanti Opere In Prosa Di Niccolò Macchiavelli] — Berlino, Stralsunda, 1787 [VD18 90506235]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30437#0219
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LlBRO Q ITI N T o»

28$

si crea per liberi sufFragj un Capo, ii quale chiama*
no Doge, non perchè sia assoluto Principe, nè per-
chè egli soio deliberi, rna corae Capo proponga
quelìo che dai Magtstrati e consigli loro si debba
deliberare. Ha queila città molte nobiii famiglies
le quali sono tanro potenti, cbe difficilmente sall’
iinperio de’ Magistrats ubbidiscono. Di tutte l’ al-
tre la Fregosa e 1’ Adorna sono potentissime. Da
queste nascono le divisioni di quella città, e che gli
ordini civiii si guastino, perchè combattendo fra lo^
ro non civilmente, ma i! piu delle volte con l’ armi
questo Principato, ne segue che sempre è una par.-
te afflitta, e l’ altra regge. E alctma volta occorre
che queili, che si trovano privi dcllc loro dignità,
ali’ armi tcrestiere ricorrono, e quella patria, che
eisi governar non possono, all’ imperio d’ un fore.
stiero sottomettono. Di quì nasceva e nasce che
quelli che in Lombardia regnano, il più deile volte
a Genova comandano , come allora quandì Alfonso
d’ Aragona fu preso interveniva. E tra i primi Ge-
novesi ch’ erano stati cagione di sottomerla a Filip-
po , era stato Francesco Spinola, il quale non molto
poi ch’ egli ebbe fatta 1 a sua patria serva (come in
fimili ca(i sempre interviene) diventò sospetto al
Ducn. Onde ch’ egli sdegnato s’ aveva eletto qualì
che un esilio volontario a Gaeta, dove trovandosi
quando scguì la zuffa navale con Alfonso, ed essen-
dosi portato ne’ servizj di quella impresa virtuosamen.
te, gli parve avcre di nuovo meritato tanto con ilDuca,
che potesse ahneno in premio de’ suoi rneriti star sicura-
mente a Genova. Ma veduto che il Duca seguitava
ne’ sospetti suoi, perchè egli non poteva credere che
quello che non aveva amato la libertà della sua patria

amas-
 
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