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Boccaccio, Giovanni; Valenti, Giuseppe ¬de¬ [Hrsg.]
La Sublime Scuola Italiana: Ovvero Le Più Eccellenti Opere Di Petrarca, Ariosto, Dante, T. Tasso, Pulci, Tassoni, Sannazzaro, Chiabrera, Burchiello. Macchiavelli, Boccaccio, Casa, Varchi, Sperone Speroni, Lollio, Gozzi, Martinelli, Algarotti (Prosatori ; Vol. 5): [Il Decamerone O Sia Le Cento Novelle Di Messer Giovanni Boccaccio] — Berlino, Stralsunda, 1788 [VD18 14337096]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30439#0033
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Terz a.

253

per Dio, c s’ egli questo negasse, sicuramente glidi-
teche io sìa shta quella, che questo v’ abbia detto»
e siamivene doluta. E quinci fatta la confessiohe, e
presa la penitenza, ricordandosi de’ conforti datile dal
frate dell’ opera della limosina, empiutagli nascosa-
mente la man di denari il pregò, che messe dicesse
per I’ anima de’ morti suoi, e dai piè di lui Ievatasi
a casa se ne tornò. A1 santo frate non dopo molto,
siccome usiito era, venne il valente uomo, col qua»
le, poichè d’ una cosa e d’ altro ebbcro insieme al-
quanto ragionato, tiratol da parte per assai cortese
modo il riprese dell’ attendere e del guardare, che
cgh credeva, che esso facesse a quella donna, sicco-
me ella gli aveva dato ad intendere. II valente uo-
mo li maravigliò, siccome colui, che mai guatata
non 1’ aveva, e radissirne volte cra usato di passare
davanti a casa su3, e cominciò a volersi scusare, ma
il frate non lo lasciò cìire, ma disse egii. Or non
far vissa di maravigliarti, nè perder parole in ne-
garlo, percioechè tu non puoi. Io non ho quesse
cosc sapute da vicini, ella medesima , forte di te do*
lendosi, mel’ ha dctte, e quantunque a te queste
ciance omai non ti stian bene, ti dico io dileicotan-
to, che se mai io ne trovai alcuna di queste sciochez-
ze schifa, ella è deila, e perciò per onor di te e per
consolazione di lei ti priego, te ne rimanghl, e las-
cila stare in pace. Ii valente uomo più accorto che
’1 santo frate, scnza troppo indugio la sagacità della
donna compresc, e mostrando alquanto di vergo»
gnarsi disse di più non intramettersene per innanzi,
e dal frate partitosi dalla casa n’ ando deila donna,

la
 
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