»4 TERZAPARTE
da tutti i pittori : ilche asfermano alcunijche ancora si ricordano batterle ves
duro lauorare,& ne fanno fede i cartoni, che ancor si ritruouano appresso i
Cuoi successori. Parimente da sila posta fece poi il cataletto,edentroui il cor-
po morto , con Fai tre cole che gli sono intorno tanto lodate,nella (cuoia di
santa Catherina daSienaj & ancora,che alcuni Sànesi, troppo amatori del-
lalor patria attribuilchino queste opere ad altri 5 facilmente siconosce eh*
elleno sono fattura di Timoteo,cosi per la grazia,e dolcezza del coloritolo»
me per altre memorie lasciate da lui in quel nobilissimo studio d’eccellen tisi»
simi pittori.Hora benché Timoteo stesse bene,& honoratamente in Roma,
non potendo, come molti fanno, sopportaré la lontananza della patria: es-
sendoui anco chiamato ogni hora,& tiratoui da gl’auisi de gl’amici,e da i pre
ghi della madre già vecchia, (e ne tornò à Vrbino,cpn dispiacere di Raffael-
lo, che molto,per lèsue buone qùalital amaua. Ne molto dopo,hauendo Ti»
moteo à persiiasione’de’suoi preso moglie in Vrbino,& innamoratoli della
patria,nellaquale si vedeua essere molto honorato,& che è piu hauendo co»
minciato ad hauere figliuoli,fermò l’animo,&il propositodi non volere piu
andare attorno -, non ostan te; come si vede ancora per alcune lettere, che e»
gli Tulle da Raffaello richiamato à Roma. Ma non perciò resto di lauorare,e
fare di molte opere in Vrbino, e nelle citta all’intorno. In Forli dipinte vn»
cappella insiemecon Girolamo Gengasuo amicone compatriota. E dopo fe-
ce vna tauola tutta di sua mano, che fu mandata à citta di Cartello : & vn’al-
traUmilmente ài Cagliesi. Lauoròancoin frelcoàCastel Durante alcune
cose,che sono veramente da esser lodate,si come tutte l’altre opere di costui,
lequali fanno fede,che fu leggiadro pittore nelle figure, nepaesi, & in tutte
l’altre parti della pittura. In Vrbino fece in Duomo la cappella di san Mar»
tino ad instanza del Veseouo Arriuabene Man tonano,in compagnia del det»
to Genga; ma la tauola dell’al tare,& il mezzo della cappella sono interamen
te di mano di Timoteo.Dipinse ancora in detta chiesa vna Madalena in pie»
di,e vestita con picciol manto,e coperta siotto di capelli insino à terra, iquali
sono cosi belli,e veri,che pare,che il vento gli muoua,oltre la diuinita del vi
so,che nell’atto mostra veramente l’amore,ch’ella portaua al siuo maestro.
In santa Aghata è vn’altra tauola di mano del medesimo,con assai buone fi»
gure; Se in san Bernardino fuor dellacittà fece quella tanto lodata opera,
che è a ma diritta all'altare de’ Bonauenturi gentil’huomini Vrbinati 5 nella
quale è con bellissima grazia per l’annunziata, figurata la Vergine in piedi có
la faccia,& con le mani giunte, egl’occhileuati al cielo : edisiopra in aria in
mezzo àvn gran cerchio di splendore è vnfanciullino diritto,che tiene il pie
de (òpra lo spirito Santo informa di colomba, e nella man sinistra vna palla
figurata per l’imperio del mondo; & con l’altra eleuata, dà la benedizione: e
dalla destra del fanciullo è vn’angelo, che mostra alla Madonna co’lditoil
detto fanciullo. Abbasso, cioèal pari della Madonna sono dallato destro il
Battista vestitod’vna pelle di Camelo squarciata a studio, permostrareilnu»
do della figura; e dal sinistro vn san Sebastiano tutto nudo, legato con bell*
attitudine a vn’arbore, e fatto con tanta diligenza, che non potrebbe hauer
piu rilieuo,ne edere in tutte le parti piu bello. Nella corte de gl’Illustrissimi
d’Vrbino sono disua mano Apollo,e due mule mezze nude, in vno studiolo
lecrcto,
da tutti i pittori : ilche asfermano alcunijche ancora si ricordano batterle ves
duro lauorare,& ne fanno fede i cartoni, che ancor si ritruouano appresso i
Cuoi successori. Parimente da sila posta fece poi il cataletto,edentroui il cor-
po morto , con Fai tre cole che gli sono intorno tanto lodate,nella (cuoia di
santa Catherina daSienaj & ancora,che alcuni Sànesi, troppo amatori del-
lalor patria attribuilchino queste opere ad altri 5 facilmente siconosce eh*
elleno sono fattura di Timoteo,cosi per la grazia,e dolcezza del coloritolo»
me per altre memorie lasciate da lui in quel nobilissimo studio d’eccellen tisi»
simi pittori.Hora benché Timoteo stesse bene,& honoratamente in Roma,
non potendo, come molti fanno, sopportaré la lontananza della patria: es-
sendoui anco chiamato ogni hora,& tiratoui da gl’auisi de gl’amici,e da i pre
ghi della madre già vecchia, (e ne tornò à Vrbino,cpn dispiacere di Raffael-
lo, che molto,per lèsue buone qùalital amaua. Ne molto dopo,hauendo Ti»
moteo à persiiasione’de’suoi preso moglie in Vrbino,& innamoratoli della
patria,nellaquale si vedeua essere molto honorato,& che è piu hauendo co»
minciato ad hauere figliuoli,fermò l’animo,&il propositodi non volere piu
andare attorno -, non ostan te; come si vede ancora per alcune lettere, che e»
gli Tulle da Raffaello richiamato à Roma. Ma non perciò resto di lauorare,e
fare di molte opere in Vrbino, e nelle citta all’intorno. In Forli dipinte vn»
cappella insiemecon Girolamo Gengasuo amicone compatriota. E dopo fe-
ce vna tauola tutta di sua mano, che fu mandata à citta di Cartello : & vn’al-
traUmilmente ài Cagliesi. Lauoròancoin frelcoàCastel Durante alcune
cose,che sono veramente da esser lodate,si come tutte l’altre opere di costui,
lequali fanno fede,che fu leggiadro pittore nelle figure, nepaesi, & in tutte
l’altre parti della pittura. In Vrbino fece in Duomo la cappella di san Mar»
tino ad instanza del Veseouo Arriuabene Man tonano,in compagnia del det»
to Genga; ma la tauola dell’al tare,& il mezzo della cappella sono interamen
te di mano di Timoteo.Dipinse ancora in detta chiesa vna Madalena in pie»
di,e vestita con picciol manto,e coperta siotto di capelli insino à terra, iquali
sono cosi belli,e veri,che pare,che il vento gli muoua,oltre la diuinita del vi
so,che nell’atto mostra veramente l’amore,ch’ella portaua al siuo maestro.
In santa Aghata è vn’altra tauola di mano del medesimo,con assai buone fi»
gure; Se in san Bernardino fuor dellacittà fece quella tanto lodata opera,
che è a ma diritta all'altare de’ Bonauenturi gentil’huomini Vrbinati 5 nella
quale è con bellissima grazia per l’annunziata, figurata la Vergine in piedi có
la faccia,& con le mani giunte, egl’occhileuati al cielo : edisiopra in aria in
mezzo àvn gran cerchio di splendore è vnfanciullino diritto,che tiene il pie
de (òpra lo spirito Santo informa di colomba, e nella man sinistra vna palla
figurata per l’imperio del mondo; & con l’altra eleuata, dà la benedizione: e
dalla destra del fanciullo è vn’angelo, che mostra alla Madonna co’lditoil
detto fanciullo. Abbasso, cioèal pari della Madonna sono dallato destro il
Battista vestitod’vna pelle di Camelo squarciata a studio, permostrareilnu»
do della figura; e dal sinistro vn san Sebastiano tutto nudo, legato con bell*
attitudine a vn’arbore, e fatto con tanta diligenza, che non potrebbe hauer
piu rilieuo,ne edere in tutte le parti piu bello. Nella corte de gl’Illustrissimi
d’Vrbino sono disua mano Apollo,e due mule mezze nude, in vno studiolo
lecrcto,