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Vasari, Giorgio
Le Vite De' Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori: Scritte Da M. Giorgio Vasari Pittore Et Architetto Aretino, Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Amplicate Con I Ritratti Loro Et con l'aggiunta delle Vite de' viui, & de' morti Dall'anno 1550. infino al 1567. (Primo Volume della Terza Parte): Delle Vite De’ Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori. Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Ampliate Con I Ritratti Loro Et con l’aggiunta delle Vite de’viui, & de’ morti Dall’anno 1550, insino al 1567 — In Fiorenza: Appresso i Giunti, 1568

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https://doi.org/10.11588/diglit.57284#0216
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i7s TERZA PART E
riofto,e d’altri (inaili pedo naggi.Costui trouandosiin Bologna per la inco-
ronazione dt Carlo quinto ; doue hauetia fatto per quello apparato gl’orna-
mentt della porta di s.Petronio,fu in tanta considerazione, per edere il pri-
mo, che introducale il buó modo di fare ritratti di naturale, in forma di me
daghe,come si è detto ; che non fu alcun grande huomo in quelle corti, per
loquale egli non lauorasse alcuna cola,con suo molto etile,& honore.Ma nó
si contentando della gloria,e vale che gli veniua dal fare opere di terra,di ce
ra, e di stucco.si misea lauorar di marmo; & acqùistò tanto in alcune cose di
non molta importanza,che fece ; che gli f u dato a lauorare in san Michele i»
boseo fuori di Bologna la sepoltura di Ramazzo tto,la qualegli acqui sio gra
dissimo honore,e fama.Dopo laquale opera,fece nella medesima città alcu-
ne storiette di marmo di mezzo rilieuo all’Arca di san Domenico nella pre-
della dell’A! tare. Fece similmente per la porta di san Petronio in alcune sto
riette di marmo a man sinistra,entrando in chiesa.la resurrezzione di diri-
tto molto bella.Ma quello,che a i Bologne!! piacque sommamente fula mor
te di N. Donna in figure tonde di mistura,& di stucco molto forte,nello spe
dale della Vi ta.nella stanza di sopra : Nella quale opera è fra l’altre cose ma-
rauiglioso il giudeo,che lascia appiccate le mani al cataletto della Madóna.
Fece anco della medesima mi siuta nel palazzo publico di quella città .nella
salà di sopra del gouernatore vn’Hercole grand e,che ha lotto l’idra m arra.
Laquale statua fu fatta a concorrenza di Zacheria da Volterra, il quale fu di
molto luperato dalla virtù & eccellenza d’Alfonso. Alla Madonna del Bara-
cane fece il medesimo due Angeli di stucco, che tengono vn padiglione di
mezzo rilieuo : Et in san Giuseppo nella nane di mezzo fra vn'arco,& l’altro
fece di terra in alcuni tondi i dodici Apostoli dal mezzo in su di condonile
no. Di terra parimente fece nella medesima città nei can toni della volta del
la Madonna del popolo,quattro figure maggiori del viuo ; cioè s.Petronio,
san Procolo,san Francesco,& san Domenico, che sono figure bellissime, &
di gran maniera.Di mano del medesimo sono alcune cose pur di stucco aca
steì Bologne(e,&alcunealtre in Cesena nella compagnia di san Giouanni.
Nè si marauigli alcuno seinsinquì non si è ragionato, che costui lauorasiè
quali altro che terra,cera,& slocchi, epochisisimo di marmo > perche oltre,
che Alfonso fu sempre in quella maniera di lauori inclinato; pallata vna Cer
ta ctà,essendo asfai bello di pedona,e d’aspetto giouinile, esierci tò l’arte piu
per piacere,e per vna certa vanagloria,che per voglia di mettersi ascarpella-
resassi. Vsòsempredi portare alle braccia,&alcollo.ene’vestimenti, orna
menti d’oro,& altre fraseherie,che lodimostrauanopiu collo huomo di cor
te,lalciuo,e vano: che artefice desideroso digloria. E nel vero quanto risplé
dono corali ornamenti in coloro,a i quali per ricchezze, slati, e nobiltà di sa
guenon diseonuengono ; tanto sono degni di biasimo negl’attefici, Scaltre
pedone,che non deano,chi per vn rispetto.e chi per vn’altro agguagliarli a
gl’huomini ricchissimi zpercioche in cambio d’esserne quelli corali lodati,
sono da gl’huomini di giudizio meno (limati,e molte volte scherniti: Ajson
lo dunque inuaghito di sc medesimo;&vlando termini, e lasciuie poco con
uenienti a virinolo Artefice.si letiòcon si fatti co (lumi alcuna volta,tutta ql
la gloria, chegl haueua acquistato l’asfaticarsi Delsino mestiero tpercioche
- * troisan-
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