VITA DI RIDOLFO GRILLANDAI. 25
tica nella Pittura,socto Fra Bartolomeo di San Marco, ne (apra già tanto, a giu- Grillane
djcio de'migliori,che douendo Rafaello andare a Roma, chiamato da Papa Giu, arnica ^ R$-
sio Secondo, gli lafciò a finire il panno azurro, & altre poche cose , che manca- s**he 4 ''"
uano al quadro d'vna Madonna, che egli hauea fatta per alcuni GentiPhùomini ^
$aneh, il qual quadro finito, che hebbe Ridolfo con molta diligenza , lo mandò
a Siena. E non fù molto dimorato Rafaello a Romaiche cerco per molte vie di
condurre là Ridolfo,ma non hauendo mai perduto colui la cupola di veduta (co-
me si dice) ne sapendosi arrecare a viuere fuor di Firenze , non accettò mai par-
tito, che diuerso, ò contrario al suo viuere di Firenze gli fusse proposto.
Dipinfe Ridolfo nel Monasterio delle Monache di Ripoli due tauole a olio,
in vna la Coronatione di Nostra Donna , e nell' altra vna Madonna in mezoa ,
certi Santi . Nella Chieda di San Gallo fece in vna tauola Christo , che porta la
Croce con buòn numero di Soldati, e la Madonna, & altre Manesche piangono
insieme con Giovanni, mentre Veronica porge il Sudario a esso Christo con^
prontezza, e vivacità. Laquale opera, in cui sono molte teste belhssime, ritrae- Dipinse in
te dal vino, e fatte con amore , acquistò gran nome a Rodolfo .Vie ritratto suo Fsr#„ opere
padre, & alcuni garzoni , che stauano seco, e de'suoi amici il Poggino,lo Scheg- stimatsom
gin, & il Nunciata, che è vna testa Viuissima . Il quale Nunciata , se bene era di-
pintore di Fantocci, era in alcune cose persòna rara , e minimamente nel far<_,
fuochi lauorati, e le girandole , che si faceuano ogni anno , per San Giouanni; e
perche era costui persona burleuole,e faceta,hauea ognuno gran piacere in con-
uersandó con elio lui . Dicendogli vna volta vn Cittadino , che gli drfpiaceuano
certi dipintori, che non sapeuano fare se non le cose lasciue, e che perciò deside-
raua, che gli facede vn quadro di Madonna , che hauesie 1'horiesto, falle attem-
pata, e non mouesse a lasciuia; il Nunciata gliene dipinse vna con la barba . Vi?
altro volendogli chiedere vn Crocifillo per vna camera terrena , doue habitaua
la date, e non Capendo dire, se non io vorrei vn Crocifisso per la statedl Nuncia-
ta,che lo seorse per vn goffo , glie ne fece vno in calzoni . Ma tornando a Ri-
dolfo, essfendogli dato a rare per il Monasterio di Cesello , in vna tauola la Nati-
uità di Christo , affaticandoti assai , per superare gli emuli suoi', condusse quell'
opera con quella maggior fatica, é diligenza, che gli fù possìbile, facendoui lo
Madonna, che adora Christo fanci tillino, S.Gioseppe, e due figure in ginocchio-
ni,cioè S.Francesco, e S. Gieronimo. Feceui ancora vn bellillimo paese molto
limile al Sasso della Vernia, doue S.Francesco hebbe le Stimmate , e sopra la ca^
panna alcuni Angeli, che cantano. E tutta l'opera fu di colorito molto belfo , e
che hà assai rilieuo.
Nel medesimo tempo, fatta vna tauola , che andò a Pistoia, mise mano a due
altre per la Compagnia di San Zanobi,che è a canto alla Canonica di Santa Ma^
ria del Fiore , se quali haueisano a mettere in mezo la Nunciata ; che già vi fece,
Come sidile nella sisa vita, Mariotto Albertinelli . Conduce dunque Ridolfo a
fine con molta sodisfattione de gli huomini di quella Compagnia le due tauole,
facendo in vna San Zanobi, che risuscitanel borgo de gli Albizi di Firenze vn
sanciullo, che è siorir molto prónta, e vinate,per esserui tesse assairitratte di na-
turale, & alcune donne, che mostrano vilmente allegrezza,e stupor nel vede-
re risuscitare il putto, e tornargli lo Spirito; e nèrtl' altra è quando da sei Vescoui
^portato il detto'San Zanobi mortódà San Lorenzo , doue era prim4 sotterra-
to > a Santa Maria del Fiore , e che palando per la Piazza di San Giouanni , vn'
ólmo , che vi tetti ecco , ttóuà ehoggi peti memoria del miracolo vna colonna di
Voi. 2. D mar-
tica nella Pittura,socto Fra Bartolomeo di San Marco, ne (apra già tanto, a giu- Grillane
djcio de'migliori,che douendo Rafaello andare a Roma, chiamato da Papa Giu, arnica ^ R$-
sio Secondo, gli lafciò a finire il panno azurro, & altre poche cose , che manca- s**he 4 ''"
uano al quadro d'vna Madonna, che egli hauea fatta per alcuni GentiPhùomini ^
$aneh, il qual quadro finito, che hebbe Ridolfo con molta diligenza , lo mandò
a Siena. E non fù molto dimorato Rafaello a Romaiche cerco per molte vie di
condurre là Ridolfo,ma non hauendo mai perduto colui la cupola di veduta (co-
me si dice) ne sapendosi arrecare a viuere fuor di Firenze , non accettò mai par-
tito, che diuerso, ò contrario al suo viuere di Firenze gli fusse proposto.
Dipinfe Ridolfo nel Monasterio delle Monache di Ripoli due tauole a olio,
in vna la Coronatione di Nostra Donna , e nell' altra vna Madonna in mezoa ,
certi Santi . Nella Chieda di San Gallo fece in vna tauola Christo , che porta la
Croce con buòn numero di Soldati, e la Madonna, & altre Manesche piangono
insieme con Giovanni, mentre Veronica porge il Sudario a esso Christo con^
prontezza, e vivacità. Laquale opera, in cui sono molte teste belhssime, ritrae- Dipinse in
te dal vino, e fatte con amore , acquistò gran nome a Rodolfo .Vie ritratto suo Fsr#„ opere
padre, & alcuni garzoni , che stauano seco, e de'suoi amici il Poggino,lo Scheg- stimatsom
gin, & il Nunciata, che è vna testa Viuissima . Il quale Nunciata , se bene era di-
pintore di Fantocci, era in alcune cose persòna rara , e minimamente nel far<_,
fuochi lauorati, e le girandole , che si faceuano ogni anno , per San Giouanni; e
perche era costui persona burleuole,e faceta,hauea ognuno gran piacere in con-
uersandó con elio lui . Dicendogli vna volta vn Cittadino , che gli drfpiaceuano
certi dipintori, che non sapeuano fare se non le cose lasciue, e che perciò deside-
raua, che gli facede vn quadro di Madonna , che hauesie 1'horiesto, falle attem-
pata, e non mouesse a lasciuia; il Nunciata gliene dipinse vna con la barba . Vi?
altro volendogli chiedere vn Crocifillo per vna camera terrena , doue habitaua
la date, e non Capendo dire, se non io vorrei vn Crocifisso per la statedl Nuncia-
ta,che lo seorse per vn goffo , glie ne fece vno in calzoni . Ma tornando a Ri-
dolfo, essfendogli dato a rare per il Monasterio di Cesello , in vna tauola la Nati-
uità di Christo , affaticandoti assai , per superare gli emuli suoi', condusse quell'
opera con quella maggior fatica, é diligenza, che gli fù possìbile, facendoui lo
Madonna, che adora Christo fanci tillino, S.Gioseppe, e due figure in ginocchio-
ni,cioè S.Francesco, e S. Gieronimo. Feceui ancora vn bellillimo paese molto
limile al Sasso della Vernia, doue S.Francesco hebbe le Stimmate , e sopra la ca^
panna alcuni Angeli, che cantano. E tutta l'opera fu di colorito molto belfo , e
che hà assai rilieuo.
Nel medesimo tempo, fatta vna tauola , che andò a Pistoia, mise mano a due
altre per la Compagnia di San Zanobi,che è a canto alla Canonica di Santa Ma^
ria del Fiore , se quali haueisano a mettere in mezo la Nunciata ; che già vi fece,
Come sidile nella sisa vita, Mariotto Albertinelli . Conduce dunque Ridolfo a
fine con molta sodisfattione de gli huomini di quella Compagnia le due tauole,
facendo in vna San Zanobi, che risuscitanel borgo de gli Albizi di Firenze vn
sanciullo, che è siorir molto prónta, e vinate,per esserui tesse assairitratte di na-
turale, & alcune donne, che mostrano vilmente allegrezza,e stupor nel vede-
re risuscitare il putto, e tornargli lo Spirito; e nèrtl' altra è quando da sei Vescoui
^portato il detto'San Zanobi mortódà San Lorenzo , doue era prim4 sotterra-
to > a Santa Maria del Fiore , e che palando per la Piazza di San Giouanni , vn'
ólmo , che vi tetti ecco , ttóuà ehoggi peti memoria del miracolo vna colonna di
Voi. 2. D mar-