VITA DI RIDOLFO GRILLANDAI. 19
riti# molto lodare di fabbriche , di Pirture , & altre cole singili, che giornalmente
sifaceuano. Et vn giorno, che il Signor Duca era fuor di Firenze, fattosi porta-
re sopra la sua seggiola in Palazzo , vi desinò, e stette tutto quel giorno a guar-
dare il Palazzo tanto rauolto , e rimutato da quello , che già era , che egli non lo
riconosceua. E la sera nel partirli dille, io moro contento , però che potrò por.
tarnuoua di là a inoltri Artefici, d'hauere veduto risuscitare vn morto, vn brut-
to diuenir bello, & vn vecchio ringiouemto . Ville Ridolfo anni settantacinque,
emorìl'anno 1560. e fù sepolto doue isuoi maggiori in Santa Maria Nouella. E Morte di Ri.
Michele suo creato, il quale, come hò detto, non e chiamato altrimenti,che Mi# delsiche con.
chele di Ridolfo,hà fatto dopo che Ridolfo lasciò l'arte, tre grandi archi a freseo tento morì.
sopr&alcune porte della Città di Firenze. A S.Gallo la N. Donna, S.Giq. Batti-
fa e S.Cosimo, che son fatte con bellissima prattica. Alla porta al prato altre,
figure limili. Et alla porta alla Croce la N.Donna, S.Giouanni Battista, e S.Am-
brogio . E tauole , e quadri senza fine, fatti con buona prattica . Et io per la sua
bontà, e sufficienza l'hò adoperato più volte , insieme con altri nell' opere di Pa-
lazzo, con mia molta sodisfattione, e d'ogni vno. Ma quello, che in lui mi piace Michele fi
{ottimamente , oltre all' esfere egli veramente huomo da bene , costumato, e ti- honorm,efc
morato di Dio,siè,che hà tempre in bottega buon numero di giouinetti, ', s"om ^
ai quali insegna con incredibile amoreuolezza. Fù anche discepolo
di Ridolfo, Carlo Portelli dal loco di Valdarno : di sopra , di ma-
no del quale sono in Firenze alcune tauole, & infiniti qua-
dri in S.Maria Maggiore,in S.Felicita, nelle Monache
di Monticelli. Et in Cestello la tauola della Ca-
pella de' Baldesi a man ritta all'entrare di
Chiesà , nella quale èil martirio di
Santo Romulo Vescouo di
Ftesolc•
tisine della vita di Ridolso Grillandai Tittor Fiorentinq.
.GIOÌ
riti# molto lodare di fabbriche , di Pirture , & altre cole singili, che giornalmente
sifaceuano. Et vn giorno, che il Signor Duca era fuor di Firenze, fattosi porta-
re sopra la sua seggiola in Palazzo , vi desinò, e stette tutto quel giorno a guar-
dare il Palazzo tanto rauolto , e rimutato da quello , che già era , che egli non lo
riconosceua. E la sera nel partirli dille, io moro contento , però che potrò por.
tarnuoua di là a inoltri Artefici, d'hauere veduto risuscitare vn morto, vn brut-
to diuenir bello, & vn vecchio ringiouemto . Ville Ridolfo anni settantacinque,
emorìl'anno 1560. e fù sepolto doue isuoi maggiori in Santa Maria Nouella. E Morte di Ri.
Michele suo creato, il quale, come hò detto, non e chiamato altrimenti,che Mi# delsiche con.
chele di Ridolfo,hà fatto dopo che Ridolfo lasciò l'arte, tre grandi archi a freseo tento morì.
sopr&alcune porte della Città di Firenze. A S.Gallo la N. Donna, S.Giq. Batti-
fa e S.Cosimo, che son fatte con bellissima prattica. Alla porta al prato altre,
figure limili. Et alla porta alla Croce la N.Donna, S.Giouanni Battista, e S.Am-
brogio . E tauole , e quadri senza fine, fatti con buona prattica . Et io per la sua
bontà, e sufficienza l'hò adoperato più volte , insieme con altri nell' opere di Pa-
lazzo, con mia molta sodisfattione, e d'ogni vno. Ma quello, che in lui mi piace Michele fi
{ottimamente , oltre all' esfere egli veramente huomo da bene , costumato, e ti- honorm,efc
morato di Dio,siè,che hà tempre in bottega buon numero di giouinetti, ', s"om ^
ai quali insegna con incredibile amoreuolezza. Fù anche discepolo
di Ridolfo, Carlo Portelli dal loco di Valdarno : di sopra , di ma-
no del quale sono in Firenze alcune tauole, & infiniti qua-
dri in S.Maria Maggiore,in S.Felicita, nelle Monache
di Monticelli. Et in Cestello la tauola della Ca-
pella de' Baldesi a man ritta all'entrare di
Chiesà , nella quale èil martirio di
Santo Romulo Vescouo di
Ftesolc•
tisine della vita di Ridolso Grillandai Tittor Fiorentinq.
.GIOÌ