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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Secondo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72521#0140

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Salti del Car.
dmale Riccia

90
sendo finita, Francesco la finì , come s'è ragionato in Fra Baciano nella vita sui
Al Cardinale Riccio da Monte Falciano , dipinte nel fuo Palazzo di Strada Giu.
Ila vna bellissìma sala,doue fece afrescoin più quadri molte itone di Dauid, e
fra Balere vna Bersabè in vn bagno , che si lana con molte altre femine , mentre
Dauid la stàa vedere. E vna storia molto ben composta ,gratiosa , e tanto pi&
na d'inuentione, quanto altra,che si polla vedere . In vn'alrro quadro è la mor.
Deferirtene re d'Vria ; in vno l'Arca, a cui vanno molti suoni inanzi ; & in somma dopoal-
delle sori© cune altre vna battaglia , che fà Dauid con i suoi nimici , molto ben compofa
' nell© E per dirlo breuemente , l'opera di quella sala è tutta piena di gtatia , di bellini.
sal^ delcar- me fantasie,e di molte capricciose, & ingegnose inuentioni. Lo spartimentoè
° fatto con molte considerationi , & il colorito è vaghissimo ; e per dire i! vero,
sentendofr Francesco gagliardo , e copioso d'inuentione, & hauendo la mano
ubbidiente all'ingegno, harebbe voluto sempre hauere opere grandi , e ftraor-
dinarie alle mani . E non peraltro fu stranonel conuersare con gli amici, 1&
non perche essendo vario , & in certe cose poco Labile ; quello , che hoggi gli
piaceua,domani haueua in odio . E fè pochi lauori d'importanza , che non ha-
uesse in vltimoa contendere del prezzo , per le quali cofe era fuggito da molti
Dopo quelle opere, hauendo Andrea Tassini a mandar vn Pittore al Rèdi
Francia ,& hauendo l'anno 1554. in vano ricercato Giorgio Vasari ,che rifpose
non volere, per qual si voglia gran prouisione , ò promesse , ò Speranza , partii
dal seruitio del Duca Cosimo tuo Signore,convenne finalmente con Francefco,

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e lo conduce in Francia , con obligare di Satisfarlo in Roma , non lo satisfacendo
in Francia . Ma prima ,che elio Rancesco partisfe di Roma, come quello ,che
pensò non hauerui mai più a ritornare, vendè la casa, le masseritie,& ogni altra
cosa, eccetto gli vfficij , che haueua. Ma la cofa non riuscì, come si haueup

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promesso: perciochearriuato a Parigi,doue da M.Francesco Primaticcio Abba-
te di San Martino, e Pittore,& Architetto del Rè, fu riceuuto benignamente)e
' con molte cottele; fu subito corosciuto , per quello , che si dice ,per vn'huomo
così fatto. Con ciòfurfe ,che non vedesse cola ne del Rosso ,ne d'altri Maceri,
la quale egli alla (coperta, ò cosi delira mente non biasimasle. Perche aspittan-
do ogni vno da lui qualche gran cosa; su dal Cardi naie di Lorena , che là l'haue-
ua condotto , niello a fare alcune Pitture in vn suo Palazzo a Dampiera, per-
: che hauendo fatto molti disegni, mise finalmente mano all' opra sfacendo alar
mi quadri di storie a freseo sopra cornicioni di camini, & vno studiolo pienoni
storie, che dicono, che fù di gran fattura , ma che, che se ne fusse cagione , non
gli furono corali opere molto lodate. Oltre di quello non vi fù mai Francefco
molto amato,per esser di natura tutto contraria a quella de gli huomini di quel
paese. EsTenJo,che quanto vi sono hauuti cari,& amati gli huomini allegri,
giouiali , che viuonoalla libera, esi trottano volentieri in brigata, &a far ban-
chetti, tanto vi sono, non dico fuggiti,ma meno amati,e accarezzati coloro, che
sono come Francesco era, di natura malinconico, sobrio, mal sino, e stitico^ Ma
Suo genio era d'alcune cose harebbe meritato seusa , però che fe la sua complessione noiM
L Comportarla ,che s'auilupasse ne'pasti, e nel mangiar troppo, e bere , hareb-
d/ be potuto edere più dolce nel conuersare. E che è peggio, doue suo debito
era , fecondo l'vso del paese , e di quelle corti , farsi vedere , e corteggiare , egli
harebbe voluto , e pavesagli meritarlo , edere da tutto il mondo corteggiato-
In vltimo , essondo quel Rè occupato in alcune guerre , e parimente il Car-
dinale: e mancandole prouisiani , e promelle , si riloluè Francesco, dopo ""
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