Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Secondo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72521#0168

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
ni TERZ A PARTE
Idi 4 Ti- che hebbe da i Pittori Venetiam, furono cagione, che non 1'hebbero ne essicon
r%e , e gli tanti lorfauori, ne egli parimente . In quei mentre Taddeo, hauendo desiderio
piacquero sui di vedere Firenze, e le molte opere, che intendeuahauere fateci, e sare tutta via
'' ^"" fi il Duca Cosimo,& il principio della sala grande, che faceua Giorgio Vasariami-
molti , e del co suo mostrando vna volta d'andare a Caprarola in seruitio dell'opera , che vi
faceua,se ne venne, per vn San Giouanni , a Firenze , in compagnia di Tiberio
Calcagni , gioitane Scultore , & Architetto Fiorentino , done oltre la Città, gli
piacquero infinitamente l'opere di tanti Scultori , e Pittori eccellenti così antso
chi, come moderni. E le non hauesse hauuto tanti carichi, e tante opere alleo
mani, vi si sarebbe volentieri trattenuto qualche mese. Hauendo dunque ve-
duto l'apparecchio del Vasari per la detta sala , cioè quaranta quattro quadri
grandi, di braccia quattro, sei, sette, e dieci l'vno, ne i quali lauoraua figure,per
la maggior parte di sei,& otto braccia,e con l'aiuto solo di Giouanni Strada Ito
mingo, e Giacomo giucchi , stioi creati , e Battifta Naldini , e tutto essere slato
condotto in meno d'vn'anno, n'hebbe grandissimo piacere , e prese grandini,
mo. Onde ritornato a Roma messe mano alla detta Casella della Trinità ,con
animo d'hauere a vincere se stesso , nelle storie , che vi andauano di Nostro
Donna , come si dirà poco appresso. Hora Federigo se bene era sollecitatoa
tornarsene da Venetia, nonpotè non compiacere , e non starsi , quel carnevale
in quella Città in compagnia d'Andrea Palladio Architetto , il quale hauendo
fatto all: Signori della Compagnia della calza vn mezo teatro di legname , a vso
di Colosseo , nel quale si haueua da recitare vna Tragedia , fece fare nell' appa-
rato a Federigo dodici storie grandi , di sette piedi , e mezo l'vna per ogni ver-
so, con altre infinite cose de fatti d'Ircano, Rèdi lerusalem , secondo il /oggetto
T&toand? della Tragedia. Nella quale opera acquiltò Federigo honore assai , per iabon-
"'(F".""'& tà di quella, e prestezza , con sa quale la condusse. Dopo andando il Palladio a
,oiaFjrcfy$ fondare nel Friuli il Palazzo di Ciuitale, di cui haueua già fatto il modello , Fe-
derigo andò con esso lui, per veder quel paese,nel quale disegnò molte cos&,
che gli piacquero , poi hauendo veduto molte cose in Verona , & in molte altre
Città di Lombardia se ne venne finalmente a Firenze , quando a punto siface-
nano ricchissimiapparati , e marauigliosi , per la venuta della Rema Giovanna
d'Austria> Doue arriuato , fece , come volle il Signor Duca in vna grandissòra
tela, che copriua la Scena in teda della sala, vna bellissima , e capricciosa caccia
di colori , & alcune storie di chiaro scuro per vn'arco , che piacquero infinita-
mente . Da Firenze andato a Sant'Agnoloariuedere gli amici , e parenti latti-
no finalmente in Roma alli 6. del vegnente Genaio,ma fu di pocosoccorso in^
quel tempo a Taddeo, percioche la morte di Papa Pio Quarto , epoi quella del
Cardinal Sant'Agnolo interroppero l'opera della sala de'Rè, e quella del Pala^
Seguita r^tò zo de'Farnesi. Onde Taddeo, che haueua finito vn'altro appartamento di stan-
ra de la Tri. ze a Caprarola, e quali condotto a fine la Capella di San Marcello attenderla all'
Wtà ,ed&Cfr opera della Trinità con molta sua quiete,e conduceua il rransito di Nostra Doti'
^rarom nategli Apostoli,che sono intorno al cataletto. Et hauendo anco in quel men-
tre preso per Federigo, vna Capella da farli in fiesco nella Chiesa de'Preti rifor-
mati del Gresù alla Guglia di San Mauro, esso Federigo vi mite subitamentt)
mano . Mostraua Taddeo ( fingendoli (degnato, per hauere Federigo troppo
penato a tornare ) non curarsi molto della tornata di lui. Ma nel vero fatici
carissima , come si vide poi per gli effetti , conqofiisseche gli era di molta mo-
kllia Fhauerc a procedere la casa ( il quale sashdió gli solcila leuare Federigo)
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen