150 TERZA PARTE
re la rifa tè 'e''" '""' R°na a vedere, & il Papa fu il primo non hauendo patienza, ch<_,
,j operami. abalUssi la poluere per il disfare de palchi , doue Rafaello da Vrbino, che era
2ar macera a molto eccellente in imitare, vistola mutò dubito maniera , e fece a vn tratto per
Rifalle. mostrare la virtù sua i Profeti , e le Sibille dell' opera della Pace , e Bramante al-
lora tentò, che l'altra metà della Capella si desse dal Papa a Rafaello. Il che in-
teso Michelagnolo si dolse di Bramante, e dille al Papa senza hauergli rispetto
molti difetti , e della vita , e delle opere lue d'Architettura, che come s'è villo
,# io.mesiti, P°" Michelagnolo nella fabbrica di S.Pietro n'c flato correttore. Ma il Papa co-
dusse aface- noscendoogni giorno più la virrù di Michelagnolo, volse, che seguitasse, e ve-
d bell ofarfe duro l' opera (coperta, giudicò,che Michelagnolo l'altra metà la poteua miglio-,
^st. rare assai,e cosi del tutto conduce alia sine perfettaméterin venti mesi da se solo
quell'opera séza aiuto pure di chi gli macinasse i colori. Essi Michelagnolo do-
luto talvolta, che per la fretta, che li ficeua il Papa,e non la potessi finire,come
harebbe volutela modo suo dimandandogli il Papa importunamente quando,e'
finirebbe. Doue vna volta fra l'alcre gli risposc,che ella sarebbe finita,quando io
haurò sar isfatto a me,nelle cose dell'arte,e noi vogliamo,rispose il Papa, che sa-
tisfacciate a noi nella voglia,che habbiamo di farla presto, gli cóchiuse finalme-
te,che se no la finiua presto,che lo farebbe gettare giù da quel palco. Doue Mi-
chelagnolo,che temeua,& haueua da temere la furia del Papa, finì subito senza
metter tempo inquelche ci mancaua, e disfatto il resto del palco la seoper-
se la mattina d' Ogni Santi,che'l Papa andò in Capella là a cantare la messa con
satisfatione di tutta quella Città. Desideraua Michelagnolo ritoccare alcune
cose a secco come haueuon fatto que' maastri vecchi nelle storie l'otto, certi ca-
pi,e panni, & arie di azzurro oltramarino, & ornamenti d'oro in qualche luogo
acciòche gli delle più ricchezza,°e maggior v sta, perche hauédo inteso il Papa,
che ci mancaua ancor quello,desideraua sèntendola lodar tanto da chi l'hapeua
sitaariso villa, che la fornice , ma perche era truppa lunga cosa a Michelagnolo rifare il
sadel Put&e palco, restò pur così. Il Papa vedendo spesso Michelagnolo, gli diceua, che la
0/ fra,a w che Capella si arrichisca di colori, e d'oro, che i'è pouera, Michelagnolo con dome«
diceva l opera stjchezza rispondeua. Padre Santo,in quel tempo gli huomini nó portauano ad-
«sser troppo p,. dosso oro,e quelli,che son dipinti non furon mai troppo ricchi, ma santi huomi-
"r*° ni, perche gli sprezzaron le ricchezze. Fù pagato in pià volte a Michelagnolo
dal Papa a conto di quest'opera tre mila seudi,che ne douette spendere in colori
venticinque. Fù condotta questà opera con suo grandissimo disagio dello dare
a lauorare cc^apo all' insù, e talmente haueua guado la villa ,che non poteua
leggere lettere, ne guardar dissegni se non ali' in sù, che gli durò poi parecchi
mesi , & io ne posso fare fede , che hauendo lauorato cinque statue in volta per
le camere grandi del palazzo del Duca Cosimo, se io nó hauessi fatto vna sedia,
che s'appoggiaua la teda, e si staua a giacere lauorando non le conduceuo.mai,
che mi hà rovinato la vista,& indebolito la testa,di maniera che me ne sento an-
cora, e stupito, che Michelagnolo reggerli tanto a quel disagio . Impero acceso
ogni dì più dal desiderio del fare, & allo acquilo,e ùgliorameto che fece , nqn
sentiua fatica , nè curaua disagio • E' il patimento di quesV opera accomodato
co sei peducci per banda,& vno nel mezo delle faccie da piè,e da capo,ne quali
hà fatto di braccia sei di grandezza drento Sibille, e Profeti, e nel mezo dallo
to/t creatione del Mondo fino al diluuio,e la inebratiorie di Noè,e nelle lunette tut-
to della volta ta 'a generatione di Giesù Christo. Nel partimento non hà vsato ordine di pro-
efa sigaro . ' spcttiuc, chcscomno , ne v'è veduta ferma , ma è ito accomodando più il parti-
re la rifa tè 'e''" '""' R°na a vedere, & il Papa fu il primo non hauendo patienza, ch<_,
,j operami. abalUssi la poluere per il disfare de palchi , doue Rafaello da Vrbino, che era
2ar macera a molto eccellente in imitare, vistola mutò dubito maniera , e fece a vn tratto per
Rifalle. mostrare la virtù sua i Profeti , e le Sibille dell' opera della Pace , e Bramante al-
lora tentò, che l'altra metà della Capella si desse dal Papa a Rafaello. Il che in-
teso Michelagnolo si dolse di Bramante, e dille al Papa senza hauergli rispetto
molti difetti , e della vita , e delle opere lue d'Architettura, che come s'è villo
,# io.mesiti, P°" Michelagnolo nella fabbrica di S.Pietro n'c flato correttore. Ma il Papa co-
dusse aface- noscendoogni giorno più la virrù di Michelagnolo, volse, che seguitasse, e ve-
d bell ofarfe duro l' opera (coperta, giudicò,che Michelagnolo l'altra metà la poteua miglio-,
^st. rare assai,e cosi del tutto conduce alia sine perfettaméterin venti mesi da se solo
quell'opera séza aiuto pure di chi gli macinasse i colori. Essi Michelagnolo do-
luto talvolta, che per la fretta, che li ficeua il Papa,e non la potessi finire,come
harebbe volutela modo suo dimandandogli il Papa importunamente quando,e'
finirebbe. Doue vna volta fra l'alcre gli risposc,che ella sarebbe finita,quando io
haurò sar isfatto a me,nelle cose dell'arte,e noi vogliamo,rispose il Papa, che sa-
tisfacciate a noi nella voglia,che habbiamo di farla presto, gli cóchiuse finalme-
te,che se no la finiua presto,che lo farebbe gettare giù da quel palco. Doue Mi-
chelagnolo,che temeua,& haueua da temere la furia del Papa, finì subito senza
metter tempo inquelche ci mancaua, e disfatto il resto del palco la seoper-
se la mattina d' Ogni Santi,che'l Papa andò in Capella là a cantare la messa con
satisfatione di tutta quella Città. Desideraua Michelagnolo ritoccare alcune
cose a secco come haueuon fatto que' maastri vecchi nelle storie l'otto, certi ca-
pi,e panni, & arie di azzurro oltramarino, & ornamenti d'oro in qualche luogo
acciòche gli delle più ricchezza,°e maggior v sta, perche hauédo inteso il Papa,
che ci mancaua ancor quello,desideraua sèntendola lodar tanto da chi l'hapeua
sitaariso villa, che la fornice , ma perche era truppa lunga cosa a Michelagnolo rifare il
sadel Put&e palco, restò pur così. Il Papa vedendo spesso Michelagnolo, gli diceua, che la
0/ fra,a w che Capella si arrichisca di colori, e d'oro, che i'è pouera, Michelagnolo con dome«
diceva l opera stjchezza rispondeua. Padre Santo,in quel tempo gli huomini nó portauano ad-
«sser troppo p,. dosso oro,e quelli,che son dipinti non furon mai troppo ricchi, ma santi huomi-
"r*° ni, perche gli sprezzaron le ricchezze. Fù pagato in pià volte a Michelagnolo
dal Papa a conto di quest'opera tre mila seudi,che ne douette spendere in colori
venticinque. Fù condotta questà opera con suo grandissimo disagio dello dare
a lauorare cc^apo all' insù, e talmente haueua guado la villa ,che non poteua
leggere lettere, ne guardar dissegni se non ali' in sù, che gli durò poi parecchi
mesi , & io ne posso fare fede , che hauendo lauorato cinque statue in volta per
le camere grandi del palazzo del Duca Cosimo, se io nó hauessi fatto vna sedia,
che s'appoggiaua la teda, e si staua a giacere lauorando non le conduceuo.mai,
che mi hà rovinato la vista,& indebolito la testa,di maniera che me ne sento an-
cora, e stupito, che Michelagnolo reggerli tanto a quel disagio . Impero acceso
ogni dì più dal desiderio del fare, & allo acquilo,e ùgliorameto che fece , nqn
sentiua fatica , nè curaua disagio • E' il patimento di quesV opera accomodato
co sei peducci per banda,& vno nel mezo delle faccie da piè,e da capo,ne quali
hà fatto di braccia sei di grandezza drento Sibille, e Profeti, e nel mezo dallo
to/t creatione del Mondo fino al diluuio,e la inebratiorie di Noè,e nelle lunette tut-
to della volta ta 'a generatione di Giesù Christo. Nel partimento non hà vsato ordine di pro-
efa sigaro . ' spcttiuc, chcscomno , ne v'è veduta ferma , ma è ito accomodando più il parti-