VITA DI FRANCESCO PRIMATICCIO. 215
tònore,e come hò detto,è dato molto amorevole a 1 nostri Artefici.Quàdo man-
dò a chiamare,come s'è detto Prospero Fontana gli mandò,perche potesse con-
durli in Francia,vna buona somma di danari. La quale,essendosi infermato, non
potè Prospero con sue opere, e lauori (contare ne rendere. Perche parlando io
Fanno I56;.per Bologna gli raccomàdai per quello conto,Prospero.E Ri tanta
la cortesia del Primaticcio,che auanti io parrissi di Bologna vidi vno scritto dell'
Abbate, nel quale donaua liberaméte a Prospero tutta quella somma di danari, D^ri^o #
che per ciò hauesse in mano; per le quali cole è tanta la beneuolenza,ch'egli si Font^m#.
hà acquistata appreso gli Artefici,che lo chiamano,& honorano come padre.E
per dire ancora alcun'altra cosa di elio Prospero ; non tacerò, che fù già con sua
molta lode adoperato in Roma da Papa Giulio III. in Palazzo,alla vigna Giulia,
& al Palazzo di Campo Marcio, che allora era del Sig.Balduino Móti,& hoggi
è del Sg.Hernando Cardinale de'Medici, e figliuolo del Duca Cosimo. In Bo<
sogna hà fatto il medesimo molte opere a olio, & a fresco,e particolarmente—,
nella Madonna del Baracano in vna tauola a olio, vna S.Catterina che alla pre-
senza del Tiranno disputa con Rlososi , e Dottori, che è tenuta molto bell'
opera, & hà d pinco il medesimo nel Palazzo, doue stà il Gouernatore, nello.
Cape la principale molte Pitture a fresco. E anco molto amico del Primaticcio
Lorenzo Sabatini Pi tore eccellente, e le non fusse slato carico di moglie,e_, stemmi ^
moli figliuoli,1'harebbe l'Abbate condot o in Francia,conoscendo,che hà buo- celiente Fife
nissima maniera , e gran pra cica in tutte le cose, come si vede in molte opere, cere,
che hà fatto in Bologna. E l'anno 1566. le ne seruì il Vasari nell'apparato, che
si fe.e in Firenze per le dette nozze del Principe , e della Sereniss. Regina Gio-
nanna d'Austria ; facendogli fare nel ricetto , che è ftà la sala de i Dugento, e la
grande,sei figure a fresco,che sono molto belle>e degne veramente di edere lo-
date. Mà perche questo valente Pittore vàtuttauia acquistando, non dirò di lui
altro,se non che se ne spera,attendendo come fa a gli studij dell'arte,honoratis-
sima riuscita. Hora con l'occasione dell'Abbate, e de gli altri Bolognesi,de'quali
sièin fin quì fatto mentione,dirò alcuna cosa di Pellegrino Bolognese , Pittore Migrino
di somma aspettatione,e di bellissimo ingegno. Costui dopo hauere ne'suoi pri- Pitiore di beh
mi anni atteso a disegnare l'opere del Vasari,che sono a Bologna nel Refettorio " %%"°t
di S.Michele in Bosco,e quelle d'altri Pittori di buon nome; andò a Roma l'an-
no I547.doue attese insino all'anno 1550.2 disegnare le cose più notabili,lauo-
rando in quel mentre, e poi in Calle! S.Agnolo alcune cose d'intorno all'opere,
che fece Perino del Vaga.Nella Chiesa di S.Luigi de'Francesi fece nella Capel-
lo di S. Dionigi in mezo d'vna volta , vna storia a fresco, d'vna battaglia , nella
quale si portò di maniera , che ancorché Giacomo del Conte Pittore Fiorenti-
no,e Girolamo Siciolàte da Sermoneta haueslero nella medesima Capella mol-
te cose lauorato;non fù loro Pellegrino punto inferiore, anzi pare a molti,che si
portale meglio di loro nella fierezza,gratia,colorito,e disegno di quelle sue Pit- opere di p±
ture;le quali poi furono cagione,che Monsig.Poggio si serule assai di Peliegri- leprino ftimL
• no. Percioche hauendo in sui monte Esquihno,doue haueua vna sua vignadab^ " i» Bolegn^
bricato vn Palazzo fuor della porta del Popolo , volle che Pellegrino gli facesse &^R^®
alcune figure nella facciata,e che poi gli dipignesse détro vna loggia,che è volta
verso il Tenere,la quale condusse con tanta diligenza,che è tenuta opera molto
bella, e gratiosa. In casa di Francesco Tormento , frà la strada del Pellegrino,e
Parione fece in vn cortile vna facciata,e due altre figure. E con ordine de'Minfo
stri di Papa Giulio III, lauorò in Beluedere vn'armc giàdc,con due figure;© fuo-
tònore,e come hò detto,è dato molto amorevole a 1 nostri Artefici.Quàdo man-
dò a chiamare,come s'è detto Prospero Fontana gli mandò,perche potesse con-
durli in Francia,vna buona somma di danari. La quale,essendosi infermato, non
potè Prospero con sue opere, e lauori (contare ne rendere. Perche parlando io
Fanno I56;.per Bologna gli raccomàdai per quello conto,Prospero.E Ri tanta
la cortesia del Primaticcio,che auanti io parrissi di Bologna vidi vno scritto dell'
Abbate, nel quale donaua liberaméte a Prospero tutta quella somma di danari, D^ri^o #
che per ciò hauesse in mano; per le quali cole è tanta la beneuolenza,ch'egli si Font^m#.
hà acquistata appreso gli Artefici,che lo chiamano,& honorano come padre.E
per dire ancora alcun'altra cosa di elio Prospero ; non tacerò, che fù già con sua
molta lode adoperato in Roma da Papa Giulio III. in Palazzo,alla vigna Giulia,
& al Palazzo di Campo Marcio, che allora era del Sig.Balduino Móti,& hoggi
è del Sg.Hernando Cardinale de'Medici, e figliuolo del Duca Cosimo. In Bo<
sogna hà fatto il medesimo molte opere a olio, & a fresco,e particolarmente—,
nella Madonna del Baracano in vna tauola a olio, vna S.Catterina che alla pre-
senza del Tiranno disputa con Rlososi , e Dottori, che è tenuta molto bell'
opera, & hà d pinco il medesimo nel Palazzo, doue stà il Gouernatore, nello.
Cape la principale molte Pitture a fresco. E anco molto amico del Primaticcio
Lorenzo Sabatini Pi tore eccellente, e le non fusse slato carico di moglie,e_, stemmi ^
moli figliuoli,1'harebbe l'Abbate condot o in Francia,conoscendo,che hà buo- celiente Fife
nissima maniera , e gran pra cica in tutte le cose, come si vede in molte opere, cere,
che hà fatto in Bologna. E l'anno 1566. le ne seruì il Vasari nell'apparato, che
si fe.e in Firenze per le dette nozze del Principe , e della Sereniss. Regina Gio-
nanna d'Austria ; facendogli fare nel ricetto , che è ftà la sala de i Dugento, e la
grande,sei figure a fresco,che sono molto belle>e degne veramente di edere lo-
date. Mà perche questo valente Pittore vàtuttauia acquistando, non dirò di lui
altro,se non che se ne spera,attendendo come fa a gli studij dell'arte,honoratis-
sima riuscita. Hora con l'occasione dell'Abbate, e de gli altri Bolognesi,de'quali
sièin fin quì fatto mentione,dirò alcuna cosa di Pellegrino Bolognese , Pittore Migrino
di somma aspettatione,e di bellissimo ingegno. Costui dopo hauere ne'suoi pri- Pitiore di beh
mi anni atteso a disegnare l'opere del Vasari,che sono a Bologna nel Refettorio " %%"°t
di S.Michele in Bosco,e quelle d'altri Pittori di buon nome; andò a Roma l'an-
no I547.doue attese insino all'anno 1550.2 disegnare le cose più notabili,lauo-
rando in quel mentre, e poi in Calle! S.Agnolo alcune cose d'intorno all'opere,
che fece Perino del Vaga.Nella Chiesa di S.Luigi de'Francesi fece nella Capel-
lo di S. Dionigi in mezo d'vna volta , vna storia a fresco, d'vna battaglia , nella
quale si portò di maniera , che ancorché Giacomo del Conte Pittore Fiorenti-
no,e Girolamo Siciolàte da Sermoneta haueslero nella medesima Capella mol-
te cose lauorato;non fù loro Pellegrino punto inferiore, anzi pare a molti,che si
portale meglio di loro nella fierezza,gratia,colorito,e disegno di quelle sue Pit- opere di p±
ture;le quali poi furono cagione,che Monsig.Poggio si serule assai di Peliegri- leprino ftimL
• no. Percioche hauendo in sui monte Esquihno,doue haueua vna sua vignadab^ " i» Bolegn^
bricato vn Palazzo fuor della porta del Popolo , volle che Pellegrino gli facesse &^R^®
alcune figure nella facciata,e che poi gli dipignesse détro vna loggia,che è volta
verso il Tenere,la quale condusse con tanta diligenza,che è tenuta opera molto
bella, e gratiosa. In casa di Francesco Tormento , frà la strada del Pellegrino,e
Parione fece in vn cortile vna facciata,e due altre figure. E con ordine de'Minfo
stri di Papa Giulio III, lauorò in Beluedere vn'armc giàdc,con due figure;© fuo-