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Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Bearb.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0057
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DEL V A S AR 1. 39
P. Tutto ho inteso; ma incominciate un poco a dichiararmi, per che conto voi
fate nutrire Giove a quelle Ninfe, e da questa capra, e guardato da quello
pallore, con quella quercia dietro; che proprietà ha col Duca mio Signore?
G. V. E. sà, come diffi nella castrazione del Cielo, le Ninfe esser nate di
Re; qui sono le due potenze attribuite a Giove, che la Sapienza è fatta per
Melissa, e Amaltea per la Provvidenza nutrice del Duca nollro, che l'una,
converta in Ape, gli va Pillando in bocca il mele celeste, denotando, che
tutti i lacci del Mondo anno da Melila la Sapienza ; Amaltea , che è la
Provvidenza divina, trae dalla capra la sustanza del latte della carità per
nutrirlo, il quale elee dalla Capra animale caldissimo, e d'ogni tempo ab-
bondante, e purgato da'semi trilli; e così come per il benefizio degno d'ob.
bligo, che ricevè Giove da quella capra, giudicandolo degno di lempiterna
memoria, mede la sua imagine in Cielo fra le quarantotto Celesti , aggiu-
gnendoci a quella capra dal mezzo in dietro la forma d'una coda di pe-
sce, desinandola nel Zodiaco fra i dodici segni di quello , con la benignità
di sette delle sorra le corna, le quali denotano i sette (piriti di Dio , che
anno cura del Duca, e per le tre virtù Teologiche, e le quattro Morali ,
che egli arra canto, dandogli la Carità verso il prossimo, la Fede nel com-
mercio delli uomini, la Speranza che ha nel grande Dio, poi la Fortezza
contro i nemici, la Giuftizia in coloro, che elcono con la mala vita fuora
delle leggi, la Temperanza, e la Prudenza nel governo de' suoi popoli, e
a queste stelle inclinano i sette pianeti, così sono fautrici alle fette arti li.
berali, delle quali fi diletta tanto S. E.
P. Mi piace, ma perchè lo figurò così tutta capra prima, e mezzo pesce poi?
G. Perche il mese di Novembre è quello, che lasoa tutta la calidità della
state, e piglia tutta l'umidità del verno , che il caldo, e il secco resta nel-
la capra, e l'umido, e il freddo nel pesce, e gli anno dato nome di Ca.
pricorno, segno appropriato dalli Astroiogi alla grandezza de'Principi lllu.
Siri, e aseendente loro; come fu di Augusto, così è ancora del Duca Co-
simo nostro, con le medesime sette delle; e così come egli oprò , che Au-
guro fuffe Monarca di tutto il mondo, così giornalmente si vede operare
in S. E. che lo ingrandisee, e lo accresce, che poco gli manca a esser Re
di Tofcana, e ne seguita , che contro il pensiero , o la volontà di qualcu-
no fu fatto Duca di Fiorenza; e non solo quello segno, o animale si ado.
però, ma tutte le quarant'ctto imagini del Cielo vi concorsono, che mol-
to acconciamente si può riferirle a' quarant'otto Cittadini, che lo elessono
dopo la morte del Duca Alessandro Principe, e Duca di Fiorenza.
P. Significati grandissori, e miracoli del grande Dio ; ma perchè non dite
niente di quel Pallore, e dell'albero della quercia?
G. Il Pallore è figurato per il buon Principe, il quale ha cura de' soci po-
poli, che siero bene guidati, e governati; e come il Pastor buono difende
da'lupi li suoi greggi, così da'falsi giudici, e da' cattivi uomini difende i
suoi popoli questo Principe . Della quercia dissi, che era per la Fortezza ,
c^e.°^i queso Principe ha tutto lo Stato suo fortissimo, e lo fa di gior-
no in giorno più, e come in Giove fu, che provvide a quelli, che vive,
vano di ghiande, il grano, così ha provvido a noi, che viviamo oggi con
tante
 
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