54 RAGIONAMENTI
celesti, dinotando, che i nostri piedi, cioè 1' opere, quando ci portano in
altezza, ci lievano di terra col pensìero, e con le operazioni , e cammi.
Mando andiamo per mezzo delie fatiche virtuose a trovare le cose celesti ,
considerando alli effetti del grande Iddio, e a' semi delle gran virtù polle
da sua Maestà nelle creature quaggiù, le quali quando per dono celeste
fanno in terra fra i mortali effetti grandi, sono nominati Dei terrestri ,
così come lassù in Cielo quelli anno avuto nome, e titolo di Dei celesti ;
e perchè abbiamo fatto lassù, che ogni stanza risponda a quelle da basso
per grandezza della pianta simile , e per riseontro di dirittura a piombo ,
come ora V. E. vede in quella che noi damo, nella quale sono dipinte
tutte le storie del Magnifico Cosimo vecchio de'Medici ; lassù lopra quelle
si feciono le Ilorie della Madre Cerere, la quale fu quella , che provvide
industriosamente le ricchezze, e le comodità alli uomini delli frutti della
terra, e cercò di cavar dell'inferno la figliuola rapita dal crudele Re Plu-
tone, e la ridusse in terra per godimento de'mortali , facendo e col latte
divino, e col fuoco eterno Trittolemo immortaliamo, donandogli tutte l'en-
trare,,! carri, e gli altri beni temporali, come si disse : Così il Magnifico
Cosimo anzi santissimo Vecchio, nuova Cerere, non mancò sempre prov-
vedere alla sua Città d'ogni sorte abbondanza, e grandezza , e con ogni
industria cavar da Plutone, Dio delle ricchezze terrene, i tesori per ser-
virne nella necessità la sua Patria, e acquistarne poi il cognome di Padre;
instituì poi dopo di se Trittolemo immortale con la successione divina in
Pietro suo figliuolo, e nel Magnifico Lorenzo Vecchio suo nipote, lavan-
dogli eredi della grandezza di cala sua , e del governo di quello Stato, i
quali con civile, e amorevole natura verso i suoi cittadini , e servitori ri-
cercarono al nome loro fama, con 1assi re la eredità loro oggi viva in S.E.I.
P. Mi piace, ma incominciate un poco a dirmi quello, che avete fatto in que-
lle volte così riccamente messe d'oro , e lavorate di stucchi con tante
belle bizzarrie di figure , cornici , e altre grottesche di rilievo : che ri-
tratti son quelli con abiti da centinaja d'anni in dietro ritratti di natura,
le? per chi gli avete voi fatti?
G. Signore, già se gli è detto, che tutto ha da aver lignificato; i ritratti so-
no in ogni stanza la diseendenza de' figliuoli del Magnifico Cosimo Vec-
chio, così delli amici, e suoi servitori , che appartatamente ogni camera
ha i suoi, tutti ritratti di naturale da'luoghi dove n'è rimasta memoria .
Falli ancora in ogni stanza l'arme di colui, di chi si fa le storie memorabi-
li; così ancora le imprese sue co'motti loro.
P. Voi avete preso, Giorgio mio, una gran fatica , ed una impresa molto
difficile; ma ditemi , come avete voi fatto, che tanti ritratti di uomini di
tante sorti , quante sono in quefte stanze, abbiate potuto ritrarre?
G. Signor mio, egli si è usato una gran diligenza in cercarli ; e ci ha aiuta-
to assai, che quelli, di chi si ragiona, sono fiate tutte persone grandi, e
la diligenza de'maestri di quelli tempi, che sono pure slati assai, ed eccel-
lenti in pittura, e scultura, i quali n'anno fatto memoria nell'opere, che
in que'tempi dipinsono in Fiorenza , come nel Carmine nella cappella de'
Brancacci dipinta da Malaccio ve n'è parte, e nell'opere di fra Filippo ,
e fra
celesti, dinotando, che i nostri piedi, cioè 1' opere, quando ci portano in
altezza, ci lievano di terra col pensìero, e con le operazioni , e cammi.
Mando andiamo per mezzo delie fatiche virtuose a trovare le cose celesti ,
considerando alli effetti del grande Iddio, e a' semi delle gran virtù polle
da sua Maestà nelle creature quaggiù, le quali quando per dono celeste
fanno in terra fra i mortali effetti grandi, sono nominati Dei terrestri ,
così come lassù in Cielo quelli anno avuto nome, e titolo di Dei celesti ;
e perchè abbiamo fatto lassù, che ogni stanza risponda a quelle da basso
per grandezza della pianta simile , e per riseontro di dirittura a piombo ,
come ora V. E. vede in quella che noi damo, nella quale sono dipinte
tutte le storie del Magnifico Cosimo vecchio de'Medici ; lassù lopra quelle
si feciono le Ilorie della Madre Cerere, la quale fu quella , che provvide
industriosamente le ricchezze, e le comodità alli uomini delli frutti della
terra, e cercò di cavar dell'inferno la figliuola rapita dal crudele Re Plu-
tone, e la ridusse in terra per godimento de'mortali , facendo e col latte
divino, e col fuoco eterno Trittolemo immortaliamo, donandogli tutte l'en-
trare,,! carri, e gli altri beni temporali, come si disse : Così il Magnifico
Cosimo anzi santissimo Vecchio, nuova Cerere, non mancò sempre prov-
vedere alla sua Città d'ogni sorte abbondanza, e grandezza , e con ogni
industria cavar da Plutone, Dio delle ricchezze terrene, i tesori per ser-
virne nella necessità la sua Patria, e acquistarne poi il cognome di Padre;
instituì poi dopo di se Trittolemo immortale con la successione divina in
Pietro suo figliuolo, e nel Magnifico Lorenzo Vecchio suo nipote, lavan-
dogli eredi della grandezza di cala sua , e del governo di quello Stato, i
quali con civile, e amorevole natura verso i suoi cittadini , e servitori ri-
cercarono al nome loro fama, con 1assi re la eredità loro oggi viva in S.E.I.
P. Mi piace, ma incominciate un poco a dirmi quello, che avete fatto in que-
lle volte così riccamente messe d'oro , e lavorate di stucchi con tante
belle bizzarrie di figure , cornici , e altre grottesche di rilievo : che ri-
tratti son quelli con abiti da centinaja d'anni in dietro ritratti di natura,
le? per chi gli avete voi fatti?
G. Signore, già se gli è detto, che tutto ha da aver lignificato; i ritratti so-
no in ogni stanza la diseendenza de' figliuoli del Magnifico Cosimo Vec-
chio, così delli amici, e suoi servitori , che appartatamente ogni camera
ha i suoi, tutti ritratti di naturale da'luoghi dove n'è rimasta memoria .
Falli ancora in ogni stanza l'arme di colui, di chi si fa le storie memorabi-
li; così ancora le imprese sue co'motti loro.
P. Voi avete preso, Giorgio mio, una gran fatica , ed una impresa molto
difficile; ma ditemi , come avete voi fatto, che tanti ritratti di uomini di
tante sorti , quante sono in quefte stanze, abbiate potuto ritrarre?
G. Signor mio, egli si è usato una gran diligenza in cercarli ; e ci ha aiuta-
to assai, che quelli, di chi si ragiona, sono fiate tutte persone grandi, e
la diligenza de'maestri di quelli tempi, che sono pure slati assai, ed eccel-
lenti in pittura, e scultura, i quali n'anno fatto memoria nell'opere, che
in que'tempi dipinsono in Fiorenza , come nel Carmine nella cappella de'
Brancacci dipinta da Malaccio ve n'è parte, e nell'opere di fra Filippo ,
e fra