DEL VASARI. Sr
G. Signor sì, che io ho fatto Fois, che con giudizio avendo partito le naz&
ni delle genti sue, perchè a ogn' uno tocchi così dello onore, come del
pericolo, e dell'utile, cerca con ogni sollecitudine , e forza pigliar quel-
la Terra.
P. Che artiglieria avete voi fatto, che tira per fianco dentro nella Cittì
in su quel bastione, e che scarica addosso a' Franzesi, che assaltano la Ter-
ra in quella parte, dove sono rotte le mura da' colpi de' cannoni Franzesi?
G, Quella è una colubrina, che era di smisurata grandezza, la quale Mar.
cantonio Colonna, e gli altri Capitani fecero in quel luogo scaricare spes-
so, che fece una strage grandissima di feriti, e morti in coloro, che si
asfrettavano a salire per entrar dentro, portando via i pezzi di loro stessi ,
che in ultimo riempierono il fosso i corpi de' miseri soldati; nella qual
batteria furon morti, come vede V. E. che io ho dipinto, molti forti uo-
mini, e Capitani valenti.
P. Se le figure, Giorgio, che avete fatte accanto alla muraglia fussono siate
Maggiori, come le sono troppo piccole, io vi arei confortato a farvi nella
Città Marcantonio Colonna con il ritratto de gli altri Capitani.
G. Signore, il suo ritratto vi è, ma ce ne serviremo altrove; che se io a-
vessi fatto le figure grandi, io ci arei ritratto ancora Monsignor Sciati-
glion singolar Capitano, e Io Spineo Maestro d'artiglierie industrioso, che
vi morì; dell'uno, e dell'altro abbiamo il ritratto, ma troppo sarìa stato,
se minutamente io avessi voluto in tutte quelle storie ritrarre ogn' uno;
balla bene , che io non ho mancato fare i principali capi di quello eser-
cito. Ora finito questo assalto, e inteso Fois, che lo esercito del Papa
veniva a trovarlo col Legato, e con Fabbrizio Colonna, e con Pietro
Navarra, e considerato, che egli poteva esser forzato a combattere, e of-
fuscar la gloria, e il gran nome, che egli si aveva acquistato; si partì di
Ravenna aspettando in modo la vanguardia, che quelli della Città non
potessino nuocergli molto, se avessino dato alle spalle dell'efercito.
P. Io veggo qua innanzi la fanteria, e le genti d' arme Franzesi , che si
muovono, e le conosco agli abiti, e alle insegne, ed è fra loro, come in-
nanzi diceste, e mi mostraste, Fois armato, e il Palissa, e l'Allegria. Di-
temi, ecci fra loro nessuno altro ritratto segnalato?
G. Signor sì, vi c Alfonso Duca di Ferrara giovane, il quale ha quell'elmo
in capo, e avendo menato gran numero di gente, e di artiglierie, poiché
egli era principale in quella guerra, volse satisfare col venir suo in per-
sona all' obbligo grande, che aveva col Re di Francia; dove io ho finto,
che Fois in quella storia abbia ragionato con questi Capitani , e dato la
cura al Duca Alfonso, che gli è dietro, e al Siniscalco di Normandia, che
è quel giovane armato, che ha tanti pennacchi in capo, che abbiano cu-
ra della vanguardia, e al Palissa, e all' Allegria quella della seconda, e
della terza; e vedete, ch' io fo , che Fois voltato loro le spalle cavalca,
come è costume di Generale, insieme per poter metter meglio le genti ai
luoghi suoi, e per andare secondo il bisogno intorno a' Capitani, e a' sol-
dati Franzesi, Tedeschi, e Italiani, per confortarli valorosamente a corri,
battere, con parole, e con animo grande promettendo la vittoria, e 1' o-
nore, e i premii. L P. Tue,
G. Signor sì, che io ho fatto Fois, che con giudizio avendo partito le naz&
ni delle genti sue, perchè a ogn' uno tocchi così dello onore, come del
pericolo, e dell'utile, cerca con ogni sollecitudine , e forza pigliar quel-
la Terra.
P. Che artiglieria avete voi fatto, che tira per fianco dentro nella Cittì
in su quel bastione, e che scarica addosso a' Franzesi, che assaltano la Ter-
ra in quella parte, dove sono rotte le mura da' colpi de' cannoni Franzesi?
G, Quella è una colubrina, che era di smisurata grandezza, la quale Mar.
cantonio Colonna, e gli altri Capitani fecero in quel luogo scaricare spes-
so, che fece una strage grandissima di feriti, e morti in coloro, che si
asfrettavano a salire per entrar dentro, portando via i pezzi di loro stessi ,
che in ultimo riempierono il fosso i corpi de' miseri soldati; nella qual
batteria furon morti, come vede V. E. che io ho dipinto, molti forti uo-
mini, e Capitani valenti.
P. Se le figure, Giorgio, che avete fatte accanto alla muraglia fussono siate
Maggiori, come le sono troppo piccole, io vi arei confortato a farvi nella
Città Marcantonio Colonna con il ritratto de gli altri Capitani.
G. Signore, il suo ritratto vi è, ma ce ne serviremo altrove; che se io a-
vessi fatto le figure grandi, io ci arei ritratto ancora Monsignor Sciati-
glion singolar Capitano, e Io Spineo Maestro d'artiglierie industrioso, che
vi morì; dell'uno, e dell'altro abbiamo il ritratto, ma troppo sarìa stato,
se minutamente io avessi voluto in tutte quelle storie ritrarre ogn' uno;
balla bene , che io non ho mancato fare i principali capi di quello eser-
cito. Ora finito questo assalto, e inteso Fois, che lo esercito del Papa
veniva a trovarlo col Legato, e con Fabbrizio Colonna, e con Pietro
Navarra, e considerato, che egli poteva esser forzato a combattere, e of-
fuscar la gloria, e il gran nome, che egli si aveva acquistato; si partì di
Ravenna aspettando in modo la vanguardia, che quelli della Città non
potessino nuocergli molto, se avessino dato alle spalle dell'efercito.
P. Io veggo qua innanzi la fanteria, e le genti d' arme Franzesi , che si
muovono, e le conosco agli abiti, e alle insegne, ed è fra loro, come in-
nanzi diceste, e mi mostraste, Fois armato, e il Palissa, e l'Allegria. Di-
temi, ecci fra loro nessuno altro ritratto segnalato?
G. Signor sì, vi c Alfonso Duca di Ferrara giovane, il quale ha quell'elmo
in capo, e avendo menato gran numero di gente, e di artiglierie, poiché
egli era principale in quella guerra, volse satisfare col venir suo in per-
sona all' obbligo grande, che aveva col Re di Francia; dove io ho finto,
che Fois in quella storia abbia ragionato con questi Capitani , e dato la
cura al Duca Alfonso, che gli è dietro, e al Siniscalco di Normandia, che
è quel giovane armato, che ha tanti pennacchi in capo, che abbiano cu-
ra della vanguardia, e al Palissa, e all' Allegria quella della seconda, e
della terza; e vedete, ch' io fo , che Fois voltato loro le spalle cavalca,
come è costume di Generale, insieme per poter metter meglio le genti ai
luoghi suoi, e per andare secondo il bisogno intorno a' Capitani, e a' sol-
dati Franzesi, Tedeschi, e Italiani, per confortarli valorosamente a corri,
battere, con parole, e con animo grande promettendo la vittoria, e 1' o-
nore, e i premii. L P. Tue,