Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Oth.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0148
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
i;o RAGIONAMENTI
P. Non si poteva far meglio. Dichiaratemi, quando il Duca guarda qua
non so che pianta , che cosa sia.
G. E' la pianta di tutta quella muraglia, e fortezza, mostratali da maestro
Giovanni Camerini architetto di quel luogo; vi è accanto a lui ritratto di
naturale Luca Martini provveditore di quelle fortezze, e Lorenzo Pagni
segretario, il quale, come la vede, ha un contratto in mano fatto da Sua
Eccellenza, avendo chiamato quel luogo la Città di Cosmopoli.
F. Tutto sta bene, e veggo a' piedi di Sua Eccellenza Morgante nano ritrae-
to di naturale, e là nel lontano un Nettunno, che abbraccia uua femmi-
na guidando i suoi cavalli marini con il tridente in mano, che lignifica?
G. Ho finto quella femmina per la Sicurtà denotando, che Sua Eccellenza
nell'avere edisicato quel luogo, ha apportato grandissima sicurezza al suo
Stato, e a' suoi mari.
P. L'avete significata bene; or veniamo al terzo tondo, nel quale veggo il
Duca a sedere, e a canto gli è Messer Noferi Bartolini Arcivescovo di
Pisa, e Messer Lelio Torelli primo Segretario e Auditore, e innanzi a se
ha dimolti Capitani, e Signori; che fanno?
G. Comanda a que' Signori Capitani, che vadano a dar soccorso a Seravalle,
dove nel lontano V. E. vede il soccorso, e la battaglia fatta a Seravalle,
e gl' Imperiali restano superiori.
P. Vorrei mi dichiaraste le virtù, che sono intorno a quello tondo; quella
femmina armata mi pare la Dea Bellona, e 1' altra avendo lo specchio
in mano con la serpe mi pare la Prudenza.
G. Sono come dice V. E.
P. Perchè non avete voi fatto così a tutti quelli quattro tondi, ma so-
lo a due?
G. Perchè la volta è un poco piu lunghetta per quello verso, che per quest'
altro, e per riempier meglio quello vacuo.
P. Venite alla dichiarazione di quello ultimo tondo , dove è il Duca a sede-
re in mezzo a tanti architettori, e ingegneri ritratti di naturale, con i
modelli di tante fortisicazioni.
G. Quelli sono architetti, de' quali Sua Eccellenza si è servito, e anno mo.
delli in mano di fabbriche fatte da lui; quello, che ha modelli di fon-
tane in mano, è il Tribolo, e sono le fontane fatte alla villa di Casel-
lo; il Tasso è quello, che ha il modello della Loggia di mercato nuovo,
con Nanni Unghero, e il San Marino.
P. Quest' altro appresso non ha bisogno di vostra dichiarazione, perchè co-
noseo, che siere Voi, in compagnia di Bartolommeo Ammannati scultore,
e Baccio Bandinelli; questi due, che contendono insieme, chi sono?
G. E' Benvenuto Cellini, che contende con Francesco di fer Jacopo provve-
ditore generale di quelle fabbriche.
P. Or venite qua a dirmi quello avete satto in questi ottangoh, che non
mi pare , ci abbiate fatto virtù come in quelli della camera del Signor
Giovanni, anzi ci veggo una femmina ginocchioni dinanzi al Duca.
G. Vi ho, come la vede, fatte figure grandi, che rappresentano Città, e
nel lontano le medesime ho ritratte di naturale, e in quello primo ango-
lo.
 
Annotationen