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Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Oth.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0107
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G. Signore son ritratti, e non solamente questi, ma tutto questo collegio,
che è intorno al Papa. L' uno delli assistenti con l'abito di Diacono a
man dritta è Francesco Piccolomini, e 1' altro col medesimo abito è
Lodovico d' Aragona. Quello primo qua innanzi , che ci volta le spallc
col piviale rosso, e con la mitra in capo di dommasco, che accenna in,
verso il Papa , è Alfonso Petrucci Cardinal Sanese , il quale parla con
Marco Cardinale Cornaro anch' egli vestito nel medesimo abito, ma di
paonazzo.
P. Quelli è quegli, che favorì tanto Leone nel conclave; ma ditemi, quegli,
che gli è vicino, mi pare Alellandro Cardinal Farnese, che fu poi Papa
Paolo terzo; mi pare aver visto quella cera altre volte; è egli esso?
G. Signore gli è deffo, e sopra lui è il Cardinale Bandinello Sauli Genove,
se; l'altro in proffilo con quella barba sì neretta è il Cardinale San Se-
verino ribenedetto da Leone , che era al concilio contra Papa Giulio, il
quale parla con Francesco Soderini Cardinale di Volterra.
P. Chi è quel piu giovane, che siede sopra, allato a lui?
G. E' Antonio Cardinale di Monte (a), il quale , perchè fu ardentissimo
nelle cofe del concilio contra il San Severino, e gli altri, sendo Auditor
di Ruota , fu da Giulio secondo fatto Cardinale.
P. Bellissima, e onorata fatica; e gran ventura di quella opera aver trova-
ti tanti ritratti di sì alti personaggi. Considerò, Giorgio, a questa felici-
tà, che pose Lui, e casa nostra in tanta altezza; e certo che avete tenu-
to nello spartirgli un bell'ordine: ma quello ignudo a giacere qua innanzi
a uso di fiume ammiratissimo, che guarda Papa Leone, che fignifica?
G. E' fatto per il fiume del Tevere, il quale appoggiato in su la sua Lu-
pa, che allatta Romolo, e Remo, e coronato di quercia, e di alloro mo-
lira la fortezza, e la grandezza dell' imperio Romano; il corno della copia ,
e il remo da barche, l'uno è per 1' abbondanza, in che tenne Leone Ra.
ma nel suo Pontificato, 1' altro per la sicurtà de' Mari: dietro v'è quella
Roma di bronzo, la quale fu per lui restaurata, passuta, e rimunerata; e
M mo.
(a) Antonio Ciocchi di Montesansavino Diogess Are-
tina ( chiamato poi il Cardinale di Monte) il di cui
padre messer Fabiano d' Antonio conseguì gli ono-
ri pubblici della Citta di Arezzo per se, e per li
suori diseendenti nel 1497 , su zio paterno di Giu-
lio III., come si dille alla pag. 42 , e tenne lunga-
mente la Propofitura del Capitolo Aretino, che c
la maggior Dignità dopo F Episcopale nell' Aretina
Chsesa, la quale fu a lui rinunziata, mente' era in
Roma Luogotenente dell' A, C., dal Propello An.
Ionio Capponi, siccome apparisee dalla se^uemoa
sua lettera, che e nell' Archivio del detto Capito,
lo Filza I. num. 27. ,, Venerabises in Christo Fra-
,, tres, & Domini honorandi comend Credo, Vostre
„ Reverente Sabbino inteso a questa bora , come fa
„ Santità di Noslro Signore di novo mi ha provino
„ della Prepositura Ecclesia: Aretine, vacante per
,, libera resìgnatione dì messer Antonio Capponi Pro-
„ pollo pollato, con lo quale so rimalo in concor-
,, dia; unde al presente occorrendomi mandare a pi-
,, gliare la pofcllione di novo de la dieta Preposta-
„ ra, pregno quelle, veglino benigne soserpere le_,
„ bolle , & ragioni mfe, & danne la posìelbone gra.
„ tamenie, & bene, e di bona volontà» come spe-

„ ro , bevendo intendane di esser buono sigliuolo
„ voltro, e nelle occurrentie comuni portarmi ine,
„ forma non vi harà da rincreseere havermi tra' vo-
„ Ori ; che dove prima ero inclinato a voslre comodi-
,, tà naturalmente , & per loro virtù, al presente ex
„ debito sarò obligato laborare pro honore & utili-
„ tate Capitali , & Canonfcorum, secondo quello co-
„ gnoseerò espediente, & così ex nane me offerisco
„ parato a ponete li amici, e quello pocho posso qui
,, a ogni vouro comandamento &c, Ex Urbe XXVII,
„ Junii 1492. Vefler tanquam klius Amonius de_,
, Monte Locumtenens , Praepositus Aretinus. A ter.
„ go » Venerabilibus in Christo Fratribus CaBoi rcis,
„ & Cavitalo Ecclesia: Aretine tanquam Patribits, &
,, Ì)omtnss„ . Fu poi il detto Propello Antonio di
Morde Auditore della Ruota Romana , e nel rgoS.
Cardinale, e rinunziò in appreso la Propositurar
Aretina: al sno nipote Glo. Maria di Monte, che
su parimente Cardinale e poi Papa col nome di
Giulio Uh, il quale pure la rifegnò nel 1514» ad
Fnnocenzfo di Monte, che ùmilmente conferai po-
fcia il Cardinalato , come nel detto Capitolare Ar-
chivio Filza 1. e ih di Lettere, Deliberazioni de!
>544» Pag 245,, e del 54% pag. ^%
 
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