112RAGIONAMENTI
ventiquattro di Febbrajo, il giorno di San Mattia Apostolo, natale di sin
Maestà, e fatale, come sa V. E., per le sua vittorie. Fecesi un grandissi.
mo, e bello apparato di panni, li quali erano del Papa, contesi ricchissi-
inamente di seta, e oro nella Chiesa di San Petronio, dove, come vede
V. E., ho figurato un' andare di legno finto di pietra, pieno di colonne,
e di cornici di componimento Jonico, coprendo l' ordine Tedesco, col qua-
le è murata detta Chiesa ; feci qua avanti quell' ordine di scalee, dove si
vede parte della piazza principale innanzi alla Chiesa, e Palazzo de' Signo.
ri, nella quale sono le fanterie, e gli altri soldati d'Antonio di Leva ar-
mati all' antica in varj modi ; parte de' quali per allegrezza arrostiseono
quel bue intero, salvo la testa, e le gambe, con quella macchina bilicata
di ferro, e un' altra parte in compagnia loro mangiano con allegria, altri
come si vede portano legne, e chi conduce pane, e chi comanda loro.
P. So che si riconosce ogni minuzia, fino a quel soldato armato, che insala
quel bue.
G. Quivi sono tutti i trombetti a cavallo con la gente d' arme Tedesca,
Spagnuola , e Italiana; ma voltiamo gli occhi sopra que' tre gradi, dove è
il piano della Chiesa parato tutto di panno verde, come sta ordinaria-
mente la Cappella del Papa, e San Pietro di Roma quando Sua Santità
vi canta la messa, e 1' aitar maggiore coperto dall' ombrella, Umilmente 1'
altre cose sacre con tutti gli strumenti ricchissimi al proposito di quella
cerimonia . Ho (partito il coro, come la vede, dove attorno seggono tutti
i Cardinali col restante de' Vescovi in Pontificale , e dietro loro ho messo
tutti li Ambasciadori, e molti Signori, e Baroni, dove son posti nella pri.
ma fila gli Ambasciadori Veneziani , che sono tutti ritratti di naturale;
quel primo senza niente in testa con la barba canuta in toga di velluto
rosso volto è Messer Matteo Dandolo; l'altro, che ha il capo coperto con
la berretta di velluto e toga paonazza con la barba grigia, è Messer Je.
ronimo Gradenigo ; quelle quattro tede in fila sono uno Messer Luigi Mo-
cenigo, Messer Lorenzo Bragadino, Messer Niccolò Tiepolo, e Mesfer Ga-
briello Veniero ; vi sono ancora Messer Antonio Suriano, e Messer Gaspa-
ro Contarino, come distintamente puo vedere.
P. Chi è quello , che apre le braccia con quella veste alla franzese rossa ,
che parla con quel vecchio?
G. E' il Signor Bonifazio Marchese di Monferrato, che porta la corona di
serro a sua Maestà di Lombardia , il quale parla con Paolo Valerio, che
aveva ancor lui portato la corona d' argento della Magna : dietro a loro c
Don Alverio Orsorio Marchese d' Astorga, che portò in quello trionfo lo
seettro d'oro; e accanto a loro è Don Diego Pacecco Duca d' Alcalona ,
che quando sua Maestà andò in Chiesa portò la spada di Cesare in un fo-
dero lavorato d' oro traforato con ornamenti di figure, tutto pien di gio-
je. Io era, Signor Principe, dispoflo di sarvi molti altri ritratti; ma le fi-
gure son tanto alte da terra, e piccole, e difficili a farle, e a guardarle
ancora per essere nel cielo della volta , che non si sarebbe veduto quello ci
avessi fatto; però ho lasciato molte cose indietro.
P. E' ben assai quello si vede: ma seguitate ; chi sono quelli Signori armati
d' arme bianca, che tengono que' sette stendardi?
ventiquattro di Febbrajo, il giorno di San Mattia Apostolo, natale di sin
Maestà, e fatale, come sa V. E., per le sua vittorie. Fecesi un grandissi.
mo, e bello apparato di panni, li quali erano del Papa, contesi ricchissi-
inamente di seta, e oro nella Chiesa di San Petronio, dove, come vede
V. E., ho figurato un' andare di legno finto di pietra, pieno di colonne,
e di cornici di componimento Jonico, coprendo l' ordine Tedesco, col qua-
le è murata detta Chiesa ; feci qua avanti quell' ordine di scalee, dove si
vede parte della piazza principale innanzi alla Chiesa, e Palazzo de' Signo.
ri, nella quale sono le fanterie, e gli altri soldati d'Antonio di Leva ar-
mati all' antica in varj modi ; parte de' quali per allegrezza arrostiseono
quel bue intero, salvo la testa, e le gambe, con quella macchina bilicata
di ferro, e un' altra parte in compagnia loro mangiano con allegria, altri
come si vede portano legne, e chi conduce pane, e chi comanda loro.
P. So che si riconosce ogni minuzia, fino a quel soldato armato, che insala
quel bue.
G. Quivi sono tutti i trombetti a cavallo con la gente d' arme Tedesca,
Spagnuola , e Italiana; ma voltiamo gli occhi sopra que' tre gradi, dove è
il piano della Chiesa parato tutto di panno verde, come sta ordinaria-
mente la Cappella del Papa, e San Pietro di Roma quando Sua Santità
vi canta la messa, e 1' aitar maggiore coperto dall' ombrella, Umilmente 1'
altre cose sacre con tutti gli strumenti ricchissimi al proposito di quella
cerimonia . Ho (partito il coro, come la vede, dove attorno seggono tutti
i Cardinali col restante de' Vescovi in Pontificale , e dietro loro ho messo
tutti li Ambasciadori, e molti Signori, e Baroni, dove son posti nella pri.
ma fila gli Ambasciadori Veneziani , che sono tutti ritratti di naturale;
quel primo senza niente in testa con la barba canuta in toga di velluto
rosso volto è Messer Matteo Dandolo; l'altro, che ha il capo coperto con
la berretta di velluto e toga paonazza con la barba grigia, è Messer Je.
ronimo Gradenigo ; quelle quattro tede in fila sono uno Messer Luigi Mo-
cenigo, Messer Lorenzo Bragadino, Messer Niccolò Tiepolo, e Mesfer Ga-
briello Veniero ; vi sono ancora Messer Antonio Suriano, e Messer Gaspa-
ro Contarino, come distintamente puo vedere.
P. Chi è quello , che apre le braccia con quella veste alla franzese rossa ,
che parla con quel vecchio?
G. E' il Signor Bonifazio Marchese di Monferrato, che porta la corona di
serro a sua Maestà di Lombardia , il quale parla con Paolo Valerio, che
aveva ancor lui portato la corona d' argento della Magna : dietro a loro c
Don Alverio Orsorio Marchese d' Astorga, che portò in quello trionfo lo
seettro d'oro; e accanto a loro è Don Diego Pacecco Duca d' Alcalona ,
che quando sua Maestà andò in Chiesa portò la spada di Cesare in un fo-
dero lavorato d' oro traforato con ornamenti di figure, tutto pien di gio-
je. Io era, Signor Principe, dispoflo di sarvi molti altri ritratti; ma le fi-
gure son tanto alte da terra, e piccole, e difficili a farle, e a guardarle
ancora per essere nel cielo della volta , che non si sarebbe veduto quello ci
avessi fatto; però ho lasciato molte cose indietro.
P. E' ben assai quello si vede: ma seguitate ; chi sono quelli Signori armati
d' arme bianca, che tengono que' sette stendardi?