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Vasari, Giorgio; Bellotti, Michele [Oth.]
Ragionamenti Del Signor Cavaliere Giorgio Vasari Pittore E Architetto Aretino Sopra Le Invenzioni Da Lui Dipinte In Firenze Nel Palazzo Di Loro Altezze Serenissime: Con Lo Illustriss. Ed Eccellentiss. Signore D. Francesco Medici Allora Principe Di Firenze ... — In Arezzo: Per Michele Bellotti Stampat. Vescov., 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.72028#0078
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60 RAGIONAMENTI
P. Avete fatto bene, ed io, che non lo vidi in piedi murato, ho obbligo a
voi, che me lo fate vedere dipinto; ma ditemi un poco, chi furori coloro,
che furono confinati nel ritorno di Cosimo, oltre a Messer Rinaldo delli
Albizi, Ridolfo Peruzzi, Niccolò Barbadori, Messer Palla Strozzi, e dove
furono confinati?
G. So, che Messer Rinaldo fa confinato dalla Balìa l'anno 1434. per anni
dieci a Trani, e Ormanno suo figliuolo a Gaeta per altri dieci anni, c
ammoniti ì discendenti suoi, e Ridolfo di Bonifazio Peruzzi all'Aquila per
dieci anni, Bartolommeo da Uzzano fuor delle mura per anni quattro, Lui-
gi, Bernardo, Giovanni, Lorenzo, Matteo de' Bindazzi fu ammonito, ec-
cetto li difcendenti di Rinieri, di Luigi, di Giovanni di quel calato.
Altri?
G. Niccolò di Messer Donato Barbadori fu confinato a Verona per anni die-
ci , e ammonito , e Cosimo suo figliuolo a Verona, ovvero a Vinegia , che
rotto i confini gli fu tagliato il capo.
P. Messer Palla di Neri Strozzi?
G. Fu confinato a Padova per dieci anni con Noferi suo figliuolo; così tutti
i Guaseoni, e tutti i Rondinelli, e loro discendenti ammoniti per venti anni.
F. Alla Signorìa, che reggeva quell'anno il Settembre, e l'Ottobre, fu fatto
niente ?
G. Furono ammoniti, eccetto Jacopo Berlinghieri, e Piero Marchi, perchè que-
fli due flettono fermi nella fede. Io non mi ricordo di tutti così partico-
larmente, ma io vi potrei moflrare una lista di quella condennagione , ohe
ascende al numero di novantaquattro, o piu, tutti Cittadini confinati, e
ammoniti.
P. Non si fece però sangue.
G. Signor nò, eccetto, come dissi ,. di Cosimo Barbadori, e poi di Ser Antol
mio di Niccolò Pierozzi, e di Zanobi di Adoardo Befradegli, e di Miche-
le di via Fiesolana, che a tutti e quattro confinati a Venezia fu loro poi
tagliato la testa; e Bartolo di Lorenzo di Cresci, sendo al bargello, si
trovò appiccato in prigione. Signore, andiamo alla Boria; perche non mi
. pare a proposito, poiché son qui per dichiarare le pitture, il ragionar di
quello, che a voi è benissimo noto.
P. Voi dite bene, ma chi cerca la rovina d'altri non si dee dolere quando
ella viene sopra di lui; ma in verità ch'io ho avuto sommo piacere di ve-
der ritratte tante persone grandi in quella camera, e non le ne perde
niente; ma voltiamoci a quella Boria sopra la finestra, dove io veggo
Cosimo a sedere con quel giovanetto in piedi, che parla seco; ditemi che
cosa è?
G. Signor mio , quello su, che levandoli le parti in Bologna sra la casa de'
Bentivogli, e de' Canneschi, Annibale Bentivogli fa da Battista Canneschi
morto, e Battista nel medesimo rumore dalle parti fu ammazzato, Brasci-
nato, e arso, e la parte fu cacciata della Città, e rimase di Annibale un
putto d'anni sei; e dubitando la parte, che in Bologna governava per i
Bentivogli, non avendo loro capi di quella casa, che fussero di qualche
autorità, intendendo che i Cannefchi impedivano il ritorno, Francesco, che

era
 
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