ANTICA. ri?
chiudevano ne’Comizj una dopo l’altra le Centu-
rie , e le T ribù per dare i suffragj. Dal Campo a
i Septi si pasiava per un Ponte, sui quale risiedeva
il Magifirato, e mi suppongo, che ellèndo quelli
per sicurezza circondati di feda, folte sopra di
quella ilPonte.Lepido,eAgrippa fecero iSepti di
marmo chiamandoli Giulj per onore d’Augusto,
i ed allora su, che celiando i Comizj, principiaro-
no a larvili spettacoli gladiatori, navali, e altri ; e
il comodo de’ Portici fu cagione, che vi concor-
I reitero molti a vendere merci preziose, e così vi
si facesse fiera continua.
Predo i Septi cominciò un’ Anfiteatro Cali-
gola, ma restò imperfetto: Facilmente egli fu do-
' ve gittò a terra grarchi,dell’acquaVergine rifatti
j poi da Claudio, che può edere non folfe molto
lungi dalla Chiesa di S. Ignazio.
Vicino ancora a i Septi fa la Villa pubblica,
Palazzo, in cui gl’Ambasciatoride’Nemici, i
quali non si solevano ammettere in Roma, erano
alloggiati a spese del pubblico:Servì ancora ad al-
tri usi, e fu risarcita, e ampliata da Elio Peto, e
CornelioCeduoCensori.Fu tanto vicino a i Septi,
che avendo Siila fatto trucidare nella Villa pub-
blica quattro Legioni di Soldati Mariani, che di-
sarmati gli si diedero falla fede, diceLucano aver
macchiati i Septi. Ma per trovare il sito giudo
della Villa pubblica, bisogna seguitar Varrone,il
quale non solo la situa nel Cailìpo Marzo ai Septi
vicinissima, ma sopra tutti, a quelli che riguarda-
vano vcrso Roma,onde bisogna,che folte su quel-
la estremità del Campo, che è oggi presso la
Rotonda, tra la Via detta de’Pastini, e l’altra
Tom. I. H del
chiudevano ne’Comizj una dopo l’altra le Centu-
rie , e le T ribù per dare i suffragj. Dal Campo a
i Septi si pasiava per un Ponte, sui quale risiedeva
il Magifirato, e mi suppongo, che ellèndo quelli
per sicurezza circondati di feda, folte sopra di
quella ilPonte.Lepido,eAgrippa fecero iSepti di
marmo chiamandoli Giulj per onore d’Augusto,
i ed allora su, che celiando i Comizj, principiaro-
no a larvili spettacoli gladiatori, navali, e altri ; e
il comodo de’ Portici fu cagione, che vi concor-
I reitero molti a vendere merci preziose, e così vi
si facesse fiera continua.
Predo i Septi cominciò un’ Anfiteatro Cali-
gola, ma restò imperfetto: Facilmente egli fu do-
' ve gittò a terra grarchi,dell’acquaVergine rifatti
j poi da Claudio, che può edere non folfe molto
lungi dalla Chiesa di S. Ignazio.
Vicino ancora a i Septi fa la Villa pubblica,
Palazzo, in cui gl’Ambasciatoride’Nemici, i
quali non si solevano ammettere in Roma, erano
alloggiati a spese del pubblico:Servì ancora ad al-
tri usi, e fu risarcita, e ampliata da Elio Peto, e
CornelioCeduoCensori.Fu tanto vicino a i Septi,
che avendo Siila fatto trucidare nella Villa pub-
blica quattro Legioni di Soldati Mariani, che di-
sarmati gli si diedero falla fede, diceLucano aver
macchiati i Septi. Ma per trovare il sito giudo
della Villa pubblica, bisogna seguitar Varrone,il
quale non solo la situa nel Cailìpo Marzo ai Septi
vicinissima, ma sopra tutti, a quelli che riguarda-
vano vcrso Roma,onde bisogna,che folte su quel-
la estremità del Campo, che è oggi presso la
Rotonda, tra la Via detta de’Pastini, e l’altra
Tom. I. H del