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Vinci, Gaspare; Vinci, Gaspare [Ill.]; Tramater, Agnello [Oth.]
Descrizione Delle Ruine Di Pompei — Napoli: Da' Torchi Del Tramater, 1831

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https://doi.org/10.11588/diglit.73732#0101
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93
Spranga di serro ben confitta a terra nell' esedra,
servir poteva a mantenere qualche macchina mu-
sicale, e forse uno scabillo (i). Due altre pitture
esprimono una scena religiosa, un sacerdote assiso
fra una donna ed un guerriero; e Didone costerà
nata in mezzo alla sua corte. Una cameriera neh
!' atteggiamento della sorpresa e del dolorele reca
la nuova della partenza d' Enea, la cui nave fa-
cendo forza di remi è accennata sull' alto del qua-
dro. Sul pavimento si rinvenne un frammento di
orologio solare, e varii pezzi di ssauti. Nel larario
di questa casa si veggono dipinti due Serpenti av-
viticchiati intorno a una picciol' ara, ed un sacer^
dote , che versa loro le sacre libazioni. Si sono
(1) Tra gli altri strumenti usati dagli antichi per ac-
compagnare i cantici , molti autori parlano dello scabil-
lo. Era questo uno strumento pneumatico , o una specie
de' nostri organi , che i tibicini sonavano co' piedi per
mezzo delle solee o di legno, o di serro. ( vedi alb. Ru-
benio de re vestiar. cap. 17. ) sembra che di quest' istro-
mento musicale parlato avesse il nostro Stazio.
.et ad inspirata rotari
Buxa i. . ..
nelle quali parole il di lui antico scoliaste aggiunge: Ila-
xa, idest tibiae , vel scabillum , quod in sacris tibicines
pede sonare consueverant. I tibicini adunque nello stessè
tempo sonavan colla bocca, la tibia, e toccavan col piedé
lo scabillo, e ne accordavano il tuonm
 
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