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2^0 LIBRO VIII.
nodo si ponga, in vece del doccione, una pietra di sasso rosso(dforata,
cosicchè T ultimo doccione delìa calata, come anche il primo della ìivel-
ìazione deì ventre , siano commessi in codeste pietre ; e così pnre tanto
f uitimo doccione delia livellazione d^ esso ventre che dirigesi alh altezza
opposta, quanto ii primo d^ essa salita, siano egualmente uniti nelP in-
cavo deì sasso rosso.
In tai guisa regoiatasi la direzione dei doccioni ^ sì neiie caiate che
neiie saiite, questi non si smoveranno: imperocchè suoie negii aquedotti
generarsi un forte impeto d^ aria^ capace da iar iscrepolare hno i sassi^
ove non s^ introduca P acqua per !a prima volta daiia sorgente hen adagio,
ed a poco a poco ; e se a** nodi ed aiie voitate non facciansi iegature,
ovvero non tengansi a heno con peso di savorra. Tutto ii rimanente va
disposto come si è detto delle canne di piomho. Inoitre quando si con-
duce P acqua per la prima volta dalia sorgentc ^ vi si mescoli insieme pria
deiia cenere^ perchè ove non lossero lc congiunzioni hen turate^ coila
cenere si turino.
I doccioni di coccio poi neiia condotta delie acque hanno questi van-
taggi. Prima, quanto al lavoro, poichè accadendovi alcun danno, ognuno
puo ripararlo; poi^ perchè è assai più sana T acqua che si conduce per doc-
cioni^ che non quelia per canne di piomho. Semhra in ehetto che possa
esser dannevole T acqua che passa pel piombo ^ poichè da questo metalio
si cava ia cerussa (^) ^ la quale ^ come si dice, è nociva per i corpi u-
mani: che se dunque eiia è dannosa, poichè nasce dai piombo, non v^ha
dubbio che anch* esso no *1 sia. In fatti possiamo noi trarne argomento
dagli artehci che lavorano ii piombo ^ i quaii iìanno pailida carnagione ;
perdiocchè nei soihar che hmno per iondere ii piombo^ il vapore di esso
che s^insinua neiie membra del corpo^ va ogni dì bruciando ed estraendo
ioro tutto ii vigore dei sangue; onde sembra che per niun modo abbiasi
a condur P acqua con canne di piombo ^ ove si vogiia salubre. Ghe dai
doccioni si abbia anche Pacqua di miglior sapore^ pub ben dedursi dai-
P uso del mangiar quotidiano : imperocchè sebbene tutti abbiano la mensa
ben fornita di vaseliame d^ argento ^ pure ne usano di creta per serbar
inaiterato il sapore.
Se poi non vi siano fonti da poter condurre ie acque , egii è ncces-
sario cavar de** pozzi. Nei profbndar poi questi non è da trascurarsi ogni
riguardo : che anzi con grande acutezza e diiigenza vanno esaminate
le proprietà naturali delie cose ; incontrandosi molte e varie specic di

(1) Di un sasso rosso ne ha parlato Vitruvìo al
eap. 8 del iib. II. Iì Gaiiani dubita cbe possa essere
la 3 che è di color rosso vivo , e
cbe è dura quanto ia pietra detta .Pa/'ugune.
(2) Si è già veduto nei lib. VII. cap. 12 e seg.
phc col piombo posto a macerare ncli' aceto si ot-

ticne ìa cerassa, o biacca. Sembra a prirna vista che
I acqua sola non sia capace di calcinare ii piombo,
ma siccome scmbra impossibile rinvenir acqua cbe
non contcnga alcune particelie o sulfurce, o acide,
o saline, cosi è d uopo uuiformarsi, in pressocbè
tutti i casi, al sentimento cbc qui espone Vitruvio.
 
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