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Worsley, Richard [Sammler] [Hrsg.]
Museum Worsleyanum: or, a collection of antique basso-relievos, bustos, statues, and gems ; with views of places in the Levant ; taken on the spot in the years MDCCLXXXV. VI. and VII. (Band 1) — London, 1824

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https://doi.org/10.11588/diglit.5309#0168
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sche sono perforate a lungo, e portavansi alle volte come amuleti, ed altre
volte in anelli. Li soli monumenti, che ci rimangono de' Persi, per giu-
dicar dello stile dell' arte nel loro paese, sono alcune gemme, e meda-
glie. " Lo stile Greco," dice l'erudito Abbate Lanzi,2 " non ha bisogno
" di guida per accennarlo ; egli manifestasi, visibilmente nelle raccolte
di statue, e simile alle persone di alto rango in una folla. Il carattere di
questo stile, o di questa scola, consiste in una felice unione del grande,
e del bello. V è una certa grandezza, che conviene ad ogni beltà, ed
una certa beltà, che combagiasi con ogni cosa grande. Gli stessi fanci-
ulli rappresentati sono in una maniera ardita, che sdegna le minuzie,
con tal nobiltà nelle fronti, e negl' occhj, ed il tutto con tale simmetria
di proporzioni da farli comparire qualche cosa più che umana: dall'
altro canto, ne' vecchi le fattezze sono scelte così bene, con tal grazia ne'
contorni, e tale armonia delle parti spicca da per tutto, che una forma
danneggiata dal tempo, ed inclinante alla dissoluzione, ne vien pure
abbellita ; nulla, in breve, sfuggì alla diligenza, ed al giudizio di que'
divini maestri. A tale perfezione però non potevasi arrivare per mezzo
di un sol uomo, nè in un secolo solo : egli fù Y opera d'incirca cento
cinquant' anni ; cioè, dal tempo di Pericle, e di Fidia, a quello di Ales-
sandro Magno, e di Lisippo. Credesi che li migliori pezzi di scultura,
che in oggi esistono, opere furono di quell' era, oppure in imitazione di
qualch' una delle scole, che in que' tempi fiorirono. Winckelmann
osserva, che gli artisti dell' accennato periodo nati erano ingegnosi, ad-
destrati dall' educazione, e di natura inclinati alla filosofia. Videro che
il grido, e la gloria della loro patria erano impareggiabili, e nell' armi, e
nelle scienze; e che, per renderle tali eziandio nelle arti, come pure
alfine di perpetuare la propria loro riputazione, dovessero imitar la Na-
tura, non già come gli antichi statuarj, ma come i poeti, nelle sue parti
migliori, e nelle di lei perfezioni. Fidia fù 1' Omero di tal muta poesia,
ed il principe, e duce della scola Greca. Il di lui Giove Olimpico, e la
sua Minerva Lemnia formavano, per dir così, la sua Iliade, ed Odissea, e
furono gli oggetti di universale ammirazione, e ne' suoi secoli, e ne'
successivi." Le gemme dette abraxas furono generalmente riconosciute
esser opere degl' Ignostici, e de' Basilidiani ne' primi secoli della

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